Connected Car & Mobility, mercato in crescita in attesa delle smart road

Connected Car & Mobility, mercato in crescita in attesa delle smart road

La ricerca dell’Osservatorio Connected Car & Mobility della School of Management del Politecnico di Milano riporta dati incoraggianti: 19,7 milioni di auto connesse in Italia, metà di quelle in circolazione.

 

I dati della ricerca dell’Osservatorio Connected Car & Mobility della School of Management del Politecnico di Milano, presentata il 26 maggio 2023 nel corso del convegno “Connected car & Mobility: da grandi poteri, grandi responsabilità” manifestano una visione sempre più smart della mobilità.

Quanto vale il business

Nel 2022 il mercato della Connected Car & Mobility si è spinto, in Italia, verso un valore pari a 2,5 miliardi di euro, registrando un indice pari a +16% rispetto all’anno 2021. L’esito è soprattutto frutto:

  • delle soluzioni per l’auto connessa, che valgono 1,4 miliardi di euro (+10% in un anno),
  • dei sistemi di Advanced Driver Assistance Systems (ADAS) integrati nei nuovi modelli, quali la frenata automatica d’emergenza o il mantenimento del veicolo in corsia, la cui stima è di 740 milioni di euro (+16%),
  • delle soluzioni Smart Mobility nelle città, in primis per la gestione dei parcheggi e la sharing mobility (340 milioni di euro, +48%).

Si eleva anche la diffusione delle auto connesse: a fine 2022 in Italia se ne contavano 19,7 milioni, ovvero un’auto su due del parco circolante (50%), 1 ogni 3 abitanti. In evidenza anche le sperimentazioni di smart road: dal 2015 si contano 190 progetti a livello mondiale, di cui 63 principiati nel 2022 (+43% sul 2021), mentre in Italia si sono registrate 15 iniziative già intraprese, e concentrate nel biennio 2021-2022.

Smart Mobility

Il tema Smart Mobility è considerato cruciale da oltre 4 comuni italiani su 5 (83%) con popolazione maggiore di 15.000 abitanti. In modo coerente, il report registra un leggero implemento delle relative iniziative, ovvero i comuni che hanno avviato progetti risultano:

  • il 27% nel 2020,
  • il 46% nel 2021,
  • il 47% nel 2022.

In merito ai progetti che saranno attivati dall’anno corrente, il documento fotografa un robusto interesse da parte dei comuni:

  • verso la mobilità elettrica (81%),
  • verso la sharing mobility (60%),
  • per le applicazioni per la gestione del traffico (39%) attraverso, ad esempio, l’impiego di semafori intelligenti e l’attivazione di servizi di infomobilità.

Si osserva, inoltre, che i nuovi fondi previsti dal PNRR rappresenteranno un notevole incentivo al mercato della Smart Mobility: nel 2022, a livello nazionale, risultano stanziati 14 miliardi di euro per progetti collegati alla mobilità sostenibile e intelligente, e tra questi vi rientrano:

  • il rinnovo delle flotte di treni e bus verdi,
  • l’adozione di soluzioni di mobilità a idrogeno,
  • lo sviluppo di infrastrutture di ricarica elettrica,
  • il rafforzamento della mobilità ciclistica,
  • il MaaS (Mobility as a Service).

Malgrado i fondi del PNRR, alcuni comuni, in specie di piccole e medie dimensioni, si trovano ancora a fare i conti con la carenza di disponibilità economiche (64% dei Comuni rispondenti), mentre, al contrario, risulta migliorato l’indice per le competenze, pari al 62%, registrando -7% rispetto all’anno 2021.

smart road
Il settore delle auto connesse e della mobilità smart continua a crescere, secondo il report dell’Osservatorio Connected Car & Mobility della School of Management del Politecnico di Milano

Smart Road

Il 2022 si è rilevato un anno molto importante anche per lo sviluppo delle Smart Road a livello nazionale e internazionale: 190 i progetti identificati a livello mondiale a partire dal 2015, di cui ben 63 nel 2022 (+43% sul 2021). I principali obiettivi delle iniziative avviate riguardano:

  • la sicurezza stradale,
  • il maggior comfort per chi guida,
  • l’ottimizzazione dei flussi di traffico,
  • la riduzione dell’inquinamento,
  • la possibilità di ottimizzare la manutenzione dell’infrastruttura stradale.

In Italia sono 15 le iniziative attivate nel solo biennio 2021-2022, dalla A35 BreBeMi alla A4 Torino-Milano fino alla A2 Salerno-Reggio Calabria, a riprova dell’impegno e dell’interesse del Paese su questo fronte.

Al momento, sono iniziative di preparazione delle infrastrutture tecnologiche necessarie: quasi sempre i sistemi installati non sono ancora completi per assolvere a tutte le loro funzioni (rilevazione delle situazioni a rischio per comunicarle ai veicoli che sopraggiungono e sanzionamento delle infrazioni, in particolare sulla velocità).

In ogni caso, sono ancora pochi i veicoli completamente connessi e quindi in grado di sfruttare appieno le potenzialità che avrebbe una smart road che fosse già funzionale al 100%.

La prospettiva del consumatore

Si è elevata la percentuale di consumatori italiani che possiede un’auto con almeno una funzionalità smart:

  • +43% nel 2022,
  • +40% rispetto al 2021.

Le attuali soluzioni, tuttavia:

  • sono considerate ancora complesse da configurare e gestire (20%, +3% vs 2021),
  • continuano a risultare troppo invasive agli occhi del consumatore (16%, +1%).

Sul fronte dell’invasività va segnalato che mancano ancora regole europee sull’uso commerciale dei dati raccolti dai veicoli connessi e sulla relativa privacy. Non le attendono solo i consumatori, ma anche le aziende, che ovviamente stanno pianificando l’uso di questi dati e gli investimenti necessari per sfruttarli al meglio ma non sanno ancora con quali limiti dovranno fare i conti.

Innanzi alle numerose novità offerte nel mercato, secondo un’indagine CAWI condotta in collaborazione con BVA Doxa, tra i cittadini italiani intervistati:

  • il 71% non è soddisfatto di come il proprio comune affronta i problemi legati alla mobilità urbana, quali il traffico, la carenza di parcheggi e piste ciclabili,
  • il 37% ha effettivamente utilizzato almeno una volta i servizi di mobilità offerti, e tra questi, il 78% ne è rimasto pienamente o parzialmente soddisfatto.

Guardando al futuro, la propensione del consumatore a fruire di nuovi servizi di Smart Mobility risulta elevata, poiché il 72% si è dichiarato interessato alle iniziative in questione. Le soluzioni più desiderate riguardano:

  • il trasporto pubblico locale (24%),
  • la gestione dei parcheggi (22%),
  • la mobilità sostenibile (21%),
  • la mobilità elettrica (18%).

Il 37% dei rispondenti è interessato all’acquisto di auto elettriche o ibride nei prossimi tre anni:

  • in quanto molto attento alle tematiche ambientali (51%),
  • per sfruttare gli incentivi (47%).

Il ruolo dei Dealer

La trasformazione che sta subendo il settore Automotive ha implicazioni su tutti gli attori della filiera, incluso il business dei concessionari / dealer. Tra i consumatori:

  • il 78% risulta complessivamente soddisfatto dell’esperienza di acquisto in concessionaria, anche se più di 1 utente su 3 (35%) vorrebbe ricevere in futuro servizi post-vendita dedicati ai veicoli connessi,
  • il 30% desidera una consulenza dedicata per indirizzare l’acquisto a seconda del proprio specifico stile di vita,
  • il 25% vorrebbe trovare dei punti di ricarica disponibili in prossimità del punto vendita.

Dal lato dealer, dall’indagine condotta dall’Osservatorio emerge che:

  • il 54% dei rispondenti intende affiancare alla vendita di veicoli servizi di noleggio a breve/medio/lungo termine,
  • il 40% vorrebbe offrire servizi di ricarica per veicoli elettrici o ibridi,
  • il 37% intenderebbe giocare un ruolo come fornitore di servizi collegati alla connettività del veicolo.

Auto a guida autonoma

A fine 2022 circa un italiano su due si dice propenso a utilizzare un’auto a guida autonoma in futuro. Lo è principalmente:

  • per motivi legati al comfort (“posso fare altre attività durante il tragitto”, 45%),
  • perché si sente più sicuro (31%),
  • perché l’auto sarebbe in grado di trovare parcheggio autonomamente (30%),
  • perché si avrebbe una riduzione del costo dell’assicurazione (24%).

Al contrario, chi non è propenso a guidarla lo è per:

  • la sensazione di non avere il controllo della vettura (37%),
  • il piacere di guidare in prima persona la propria auto (34%),
  • la sensazione di non sentirsi sicuri (33%).

Player e Contributor

L’edizione 2022-23 dell’Osservatorio Connected Car & Mobility è stata realizzata in collaborazione con il DEIB (Dipartimento di Elettronica, Informazione e Bioingegneria), il MECC (Dipartimento di Meccanica) e l’IoT lab e con il supporto di AlmavivA, BVA Doxa, Concept Reply, Data Reply, GALT. – an ITT Company, Generali jeniot, MOVYON – Gruppo Autostrade per L’Italia, Passway, SINELEC – ASTM GROUP, Storm Reply, Targa Telematics, Telepass, VHIT, Vodafone Automotive; Engineering Ingegneria Informatica, Europ Assistance, ExxonMobil, Huawei Technologies Italia, INWIT, Kia Italia, Lamborghini, Pirelli, Sara Assicurazioni, Siemens, Stellantis, Swiss Re, Toyota, UnipolTech, Volkswagen Group Italia, W.A.Y.; AIAGA, AITMM, ANFIA, ANIASA, AsConAuto, Assilea.