Ecco la road map verso la città sostenibile

Ecco la road map verso la città sostenibile

La città sostenibile è un nuovo modello urbano in cui gli spazi sono pensati, progettati e organizzati in modo efficiente, accessibili e nel rispetto dell’ambiente. Questo è possibile grazie a una nuova educazione basata sull’economia circolare e il risparmio di risorse, con l’utilizzo del digitale e delle nuove tecnologie hi-tech. Il salto verso la città sostenibile è fortemente legato alla cosiddetta Agenda 2030 dell’Ono e in particolare all’obiettivo n.11 dei Sustainable Development Goals, cui si sono impegnati i 193 Paesi membri delle Nazioni unite già dal 2015 e a cui l’Isat dedica ogni anno uno specifico rapporto. Secondo le previsioni, infatti, 7 persone su 10 vivranno nelle aree urbane nel 2050, pertanto si è reso necessario definire nuovi processi organizzativi e tecnologici che possano garantire insediamenti inclusivi, sicuri, resilienti e sostenibili. Ma che caratteristiche ha, in particolare, la città sostenibile? E come può, una realtà urbana, imboccare la strada della sostenibilità?

Gli indicatori della sostenibilità

Tra i principali indicatori di sostenibilità urbana vi sono la presenza di una rete di trasporto efficiente, economica, sicura, accessibile; una forte attenzione alla sicurezza stradale e all’inclusione delle persone più vulnerabili; la partecipazione dei cittadini alle scelte di pianificazione urbanistica delle pubbliche amministrazioni; la tutela del patrimonio culturale e naturale, prediligendo tecniche di rigenerazione del suolo; la gestione efficiente dei rifiuti e delle risorse idriche e ambientali; edifici sicuri ed efficienti in relazione alle risorse edili e ai consumi.

Gli strumenti a disposizione

Tra gli strumenti che abbiamo a disposizione per ripensare la città in modo sostenibile vi sono l’educazione alla sostenibilità e l’utilizzo di risorse digitali. Spiccano poi i servizi accessibili online e la dematerializzazione, che hanno un impatto positivo sull’ambiente riducendo spostamenti e utilizzo della carta. Analoghi benefici si ottengono con l’utilizzo dello smart working o la creazione di aree di coworking, che consentono di mantenere buoni rapporti sociali riducendo la piaga del traffico cittadino. Contribuisce al raggiungimento degli obiettivi anche l’utilizzo della domotica per attivare gli elettrodomestici, riducendone i consumi.

Territorio e mobilità

Va poi ripensato il territorio, prestando attenzione all’ambiente e agli spazi verdi. Infatti, la diffusione di orti urbani e la valorizzazione dei giardini pubblici può concretamente contrastare le emissioni, con riflessi positivi per l’alimentazione e l’attività sportiva che migliorano il benessere psicofisico della persona.

Grande attenzione deve essere posta, inoltre, sulla gestione dei rifiuti e sul concetto del riuso delle risorse. Ciò implica una trasformazione culturale epocale e un’economia circolare. Non si può poi prescindere da trasporti sicuri, puliti e accessibili, con la pianificazione di spazi per la micromobilità e ingenti investimenti nella educazione stradale, promuovendo la prevenzione e l’attenzione all’altro.

Non può esserci smart city, infine, senza politiche di risparmio energetico e l’utilizzo di energie pulite, con la riprogettazione efficiente della rete infrastrutturale di approvvigionamento e distribuzione, evitando ogni forma di dispersione delle risorse disponibili. Tutto deve essere ripensato nell’ottica di rendere più vivibile lo spazio urbano.

Cittadini sostenibili

Ma il cambiamento è possibile solo se accompagnato da un nuovo approccio culturale: diventare persone sostenibili è il primo passo per creare la città sostenibile. In questa prospettiva, le Nazioni Unite, con ACT NOW, hanno definito dieci azioni attraverso le quali ogni cittadino può contribuire al raggiungimento dell’obiettivo: non sprecare energia; prediligere trasporti non inquinanti o a impatto minimo; avere un’alimentazione ricca di frutta e verdure; viaggiare in modo sostenibile; riutilizzare e riciclare; approvvigionarsi da fonti rinnovabili; preferire veicoli meno inquinanti; spendere in modo responsabile, assicurandosi che i venditori seguano politiche di sostenibilità nei processi produttivi; condividere e replicare le buone prassi. Insomma, la sostenibilità passa, prima di tutto, dai comportamenti di ciascuno. 

Roberta Mordini