Smart Road Emergenze: dal 28 giugno al via i test di IT-alert Redazione 21 June 2023 Sicurezza Start ai test del nuovo sistema di allarme pubblico nazionale per l’informazione diretta alla popolazione in ipotesi di gravi emergenze imminenti o in corso. Esordio in Toscana e Sardegna. A seguire Sicilia, Calabria, Emilia-Romagna. IT-alert In sperimentazione fino a febbraio 2024, quando sarà operativo permetterà di raggiungere chiunque si trovi nella zona interessata dall’emergenza o dall’evento calamitoso, a condizione che abbia il telefono acceso e connesso alla rete di telefonia mobile, fornendo informazioni sulla situazione di pericolo reale o potenziale. IT-alert andrà a integrare le modalità di informazione e comunicazione già previste per informare la popolazione, pertanto, non sostituirà gli ulteriori strumenti di informazione d’emergenza, anche e soprattutto a livello locale, ma vi si affianca, nella convinzione che una comunicazione inclusiva e rivolta a tutti non possa che essere multicanale. Si tratta di uno strumento che consente di diffondere con tempestività le prime informazioni sulle possibili situazioni di pericolo dando l’allarme a chi si trova nella zona interessata, ma non fornisce indicazioni rispetto all’esposizione individuale al rischio. IT-alert risulta infatti compliant allo standard internazionale Common Alerting Protocol (CAP) per assicurare la globale interoperabilità con ulteriori sistemi, nazionali e internazionali, di divulgazione di allerte, allarmi di emergenza e avvisi pubblici. Eventi La Direttiva UE 2018/1972 per i sistemi di allarme pubblico e il Codice delle comunicazioni elettroniche italiano, consentono di attivare il servizio verrà in ipotesi di: gravi emergenze, eventi catastrofici imminenti o in corso. La Direttiva 7 febbraio 2023 del Ministro della protezione civile e delle politiche del mare prevede, nel contesto delle competenze del Servizio nazionale della protezione civile, 6 fattispecie al ricorrere delle quali potrà essere utilizzato conclusa la fase di sperimentazione: maremoto generato da un sisma; collasso di una grande diga; attività vulcanica, relativamente ai vulcani Vesuvio, Campi Flegrei, Vulcano e Stromboli; incidenti nucleari o situazione di emergenza radiologica; incidenti rilevanti in stabilimenti soggetti al decreto legislativo 26 giugno 2015, n. 105 (Direttiva Seveso); precipitazioni intense. Informare e comunicare Il servizio trova fondamenta nella diffusione di una cultura del rischio, tramite la consapevolezza: dell’importanza della prevenzione, della conoscenza delle caratteristiche del proprio territorio, dei comportamenti da adottare, delle buone pratiche di protezione civile. Funzionamento Il sistema dirama un messaggio di testo a tutti i telefoni cellulari presenti e attivi nell’area geografica a rischio, associato a un segnale sonoro differente da quello delle ordinarie notifiche. Nella fase di sperimentazione il Dipartimento della Protezione Civile provvede all’invio dei messaggi IT-alert, tuttavia la Direttiva del Ministro per la protezione civile e le politiche del mare del 7 febbraio 2023 prevede che tutte le componenti del Servizio nazionale di protezione civile potranno progressivamente utilizzare in modo diretto il sistema. Attraverso la tecnologia cell-broadcast i messaggi IT-alert possono essere inviati a un gruppo di celle telefoniche geograficamente vicine, capaci di delimitare un’area il più possibile corrispondente a quella interessata dall’emergenza. Il cell-broadcast funziona pure in ipotesi di: campo limitato, saturazione della banda telefonica. Limiti del cell-broadcast La tecnologia cell-broadcast presenta alcuni limiti: è possibile che un messaggio indirizzato a un’area possa raggiungere anche utenti che si trovano al di fuori dell’area stessa (overshooting) oppure che in aree senza copertura il messaggio non venga recapitato, i dispositivi non ricevono i messaggi IT-alert se sono spenti o privi di campo e potrebbero non suonare se la suoneria è impostata in modalità silenziosa, in taluni casi l’impiego di una vecchia versione del sistema operativo può comportare problemi nella ricezione dei messaggi IT-alert. Nei mesi scorsi è stata realizzata l’infrastruttura tecnologica, la quale permette la connessione tra le CBE (cell broadcast entity), ridondata su due nodi, e i CBC (cell broadcast centre) degli operatori di telefonia. Un notevole sforzo si registra sul fronte della sicurezza dei sistemi e dei processi, i quali saranno ulteriormente controllati e verificati nei prossimi test. Serviranno anche investimenti consistenti per perfezionare le capacità tecnologiche disponibili. Deadline della sperimentazione febbraio 2024 La sperimentazione dovrebbe concludersi nel mese di febbraio 2024. I primi test del sistema di allarme pubblico, che hanno riguardato: l’implementazione tecnologica, l’invio e la ricezione dei messaggi in vari formati, l’analisi dei primi feedback, sono stati condotti già in occasione delle esercitazioni di protezione civile: “Vulcano 2022” (aprile 2022), “Sisma dello Stretto 2022” (novembre 2022). Timeline In raccordo tra Dipartimento della Protezione Civile, Regioni coinvolte, Commissione protezione civile della Conferenza delle Regioni e Province Autonome, ANCI, verranno svolti i primi test regionali di invio del messaggio: 28 giugno Toscana; 30 giugno Sardegna; 5 luglio Sicilia; 7 luglio Calabria; 10 luglio Emilia-Romagna. Entro la fine dell’anno corrente verranno svolti i test nelle ulteriori Regioni e nelle Province Autonome di Bolzano e Trento. Finalità dei test La fase di sperimentazione risulta finalizzata a integrare le modalità di informazione e comunicazione già previste dalla disciplina vigente col sistema IT-alert. I test consentiranno anche di far conoscere IT-alert quale nuovo sistema di allarme pubblico che, in ipotesi di gravi emergenze e catastrofi imminenti, potrebbe raggiungere i territori interessati. Sul website www.it-alert.it sarà possibile compilare un questionario indicando se il messaggio sia stato ricevuto o meno, sul presupposto che il riscontro da parte della popolazione interessata dai test contribuirà: a individuare le eventuali criticità da risolvere, a migliorare il sistema.