Una città smart dev’essere inclusiva. Ecco perché le persone con disabilità dovrebbero poter disporre di uno strumento con informazioni specifiche su ogni luogo d’interesse urbano. Aggiornato in tempo reale e con possibilità di feedback degli utenti
Investire nelle politiche inclusive contribuisce a rafforzare il vantaggio competitivo delle città, anche in considerazione del fatto che nelle nostre realtà nazionali emergono numerosi aspetti critici inerenti la progettazione urbana e la fruizione da parte dei cittadini. In questa prospettiva, la creazione di una mappa delle città inclusive potrebbe essere un’ottimo strumento per guidare le persone con disabilità verso luoghi accessibili e per promuovere una maggiore consapevolezza dell’accessibilità urbana.
Servizi e ostacoli, luogo per luogo
Per poter delineare una mappa delle città inclusive risulta essenziale valutare alcuni aspetti, che possono diventare le line guida della mappa. La mappa dovrà indicare i luoghi che sono accessibili fisicamente, come edifici pubblici, parchi, ristoranti, negozi e strutture ricreative. Si potrebbe fornire informazioni specifiche sulle caratteristiche di accessibilità, come la presenza di rampe, ascensori, bagni accessibili e percorsi senza ostacoli. Tali informazioni dovrebbero essere fornite in maniera non formale e utilizzando anche modalità interattive. La mappa dovrebbe poi includere informazioni sui mezzi di trasporto pubblico accessibili, come stazioni della metropolitana con ascensori o bus attrezzati per le persone con disabilità. Si potrebbero anche fornire informazioni su servizi di trasporto accessibile, come taxi o servizi di ridesharing specifici per le persone con disabilità.
Nella stessa mappa dovranno poi comparire evidenziati i servizi di supporto, per esempio i centri di assistenza domiciliare, i centri di riabilitazione, gli ospedali e le farmacie accessibili. Nelle città storiche o nelle cosiddette città d’arte, la mappa dovrebbe evidenziare i luoghi di interesse storico, culturale o turistico che sono accessibili alle persone con disabilità, prevedendo anche le modalità di accesso. Si dovrebbero includere musei, siti storici, teatri, cinema o eventi speciali che offrono accessibilità e servizi inclusivi, così come i ristoranti, bar e alloggi accessibili (presenza di rampe, bagni accessibili o menù in formati alternativi).
Aggiornamenti e feedback
Una mappa dovrebbe poi essere sempre in aggiornamento e interattiva, per questo una fase di monitoraggio e verifica dovrebbe essere sempre prevista, così come previsto dovrebbe essere anche uno specifico spazio per i feedback degli utenti sulla qualità dell’accessibilità dei luoghi elencati. Ciò consentirebbe un continuo miglioramento e aggiornamento delle informazioni sulla mappa. E’ infatti necessario mantenere la mappa aggiornata con le informazioni più recenti per garantire la sua utilità a lungo termine.
È importante che la mappa dell’accessibilità sia, a sua volta, facilmente accessibile a tutti, inclusi coloro che utilizzano tecnologie assistive. Pertanto, dovrebbe essere disponibile online e progettata con un’interfaccia intuitiva e semplificata.
Infine, l’ampia collaborazione tra le autorità locali, le organizzazioni che si occupano di disabilità e i cittadini stessi, senza la quale una mappa delle città inclusive non può essere tracciata.
Damiano Marinelli