Global Liveability Index, la classifica delle città più vivibili al mondo

Global Liveability Index, la classifica delle città più vivibili al mondo

La città “perfetta” in cui vivere esiste? Il Global Liveability Index, classifica annuale pubblicata dall’Economist Intelligence Unit (società di analisi e consulenza finanziaria del gruppo editoriale omonimo), cerca di rispondere a questa domanda. Secondo il report sarebbe la capitale austriaca Vienna, che ha conquistato il primo posto già nel 2018, 2019 e 2022, a offrire la migliore qualità della vita nel 2023.

I parametri presi in considerazione

L’indice di “liveability” dell’Economist Intelligence Unit ha esaminato e valutato 173 città, basandosi su cinque categorie principali:

  • Stabilità: la categoria include fattori come il tasso di criminalità e i disordini civili. Le città che offrono un ambiente sicuro ottengono un punteggio più alto;
  • Assistenza sanitaria: a essere valutata è la qualità dei servizi sanitari e la disponibilità delle strutture;
  • Cultura e ambiente: include fattori come il clima, il livello di corruzione e le restrizioni sociali o religiose. Le città con una ricca offerta culturale e un ambiente sostenibile vengono valutate positivamente;
  • Istruzione: qualità del sistema educativo e disponibilità di scuole internazionali;
  • Infrastrutture: include fattori come il trasporto pubblico, la disponibilità di alloggi e la qualità delle telecomunicazioni.

Il podio

La prima in classifica, come già anticipato, anche quest’anno è Vienna. Secondo il report, la capitale dell’Austria “offre una combinazione praticamente ideale dei cinque fattori presi in esame”. L’architettura imperiale è l’emblema della città, ma anche le montagne, il Vecchio Danubio, e i siti di balneazione contribuiscono alla qualità della vita.

Al secondo posto (per il secondo anno consecutivo) nella classifica stilata dall’Economist Intelligence Unit c’è la capitale danese Copenaghen: grazie soprattutto alle sua “stabilità”, alle infrastrutture efficienti e all’offerta culturale. Basti pensare agli ottocenteschi Giardini di Tivoli o alla verdeggiante comunità di Christiania. E’ una città è costosa, ma non è necessario spendere per godersela: ci sono molti parchi pubblici e musei con ingresso libero.

Terza Melbourne, mentre appena fuori dal podio, al numero 4 troviamo un’altra città australiana: Sydney, la più grande del Paese.

Altre virtuose

Al quinto posto si attesta la canadese Vancouver, una realtà cosmopolita che combina perfettamente natura ed eleganza. Terza classificata lo scorso anno, al sesto posto c’è  Zurigo, la più grande città della svizzera, che è diventata, negli anni, anche meta artistica di spicco, con le sue numerose gallerie d’arte.

Settima Calgary (Canada), una realtà in cui natura e vita urbana si incastrano alla perfezione. La città è animata da eventi culinari e culturali.

All’ottavo posto troviamo la svizzera “Città della Pace”, Ginevra, che sorge lungo le sponde del Lago Lemano, ed è la seconda città più popolata del paese dopo Zurigo.

Nona la canadese Toronto: pulita, sicura, con delle ottime infrastrutture. Nota per l’efficienza del sistema sanitario e scolastico, fiore all’occhiello della politica canadese. Al decimo posto si attestano invece a pari merito la neozelandese Auckland e la giapponese Osaka.

Le “peggiori” città del 2023

Tra le città meno vivibili al mondo ci sarebbero quelle afflitte da disordini civili e conflitti militari. Secondo la ricerca del gruppo Economist le peggiori sarebbero Algeri (Algeria); Tripoli (Libia); Damasco (Siria) e la ucraina Kyiv.

Le città dell’Europa occidentale sarebbero scese nella classifica, “a causa dell’aumento degli scioperi dei lavoratori e dei disordini civili”. Tuttavia, la regione ha quattro rappresentanti nelle prime dieci posizioni. Come possiamo osservare dal report nella versione pubblicata dall’Economist sul sito ufficiale, l’Italia non figura nella top ten, ne possiamo dedurre che non c’è nulla da festeggiare, soprattutto se pensiamo che nel 2021 Roma si era attestata solamente al 57esimo posto.

Linda Capecci