L’Europa chiede alle P.A. di ridurre il consumo di energia: 1,9% all’anno

L’Europa chiede alle P.A. di ridurre il consumo di energia: 1,9% all’anno

Altro step al Parlamento Europeo per “Fit for 55 %”, dove il 12 luglio è stata adottata una nuova direttiva sull’efficienza energetica che fissa i nuovi obiettivi di risparmio per il 2030: a livello UE l’obiettivo di riduzione del consumo energetico è pari all’11,7 %.

Goals

La pubblica amministrazione dovrà ridurre il consumo finale di energia dell’1,9% all’anno. Questo solo uno tra gli ambiziosi obiettivi di risparmio energetico per il 2030, fissati il 12 luglio dal Parlamento UE nell’ambito del Green Deal europeo.

Il nuovo articolato, già concordato dai negoziatori di Parlamento e Consiglio, e adottato con 471 voti a favore, 147 contrari e 17 astensioni, prevede una riduzione del consumo di energia primaria e finale, in tal modo contribuendo a combattere il cambiamento climatico e a rafforzare la sicurezza energetica.

I Paesi UE dovranno garantire, collettivamente, una riduzione del consumo energetico di almeno l’11,7 % entro il 2030, rispetto alle proiezioni dello scenario di riferimento fissato al 2020.

Al fine di raggiugere l’obiettivo, la direttiva prevede l’1,5% di risparmio energetico annuo medio da ora al 2030.

Fino al 2025 si dovrà risparmiare l’1,3% ogni anno, percentuale che verrà progressivamente aumentata arrivando al 1,9% entro la fine del 2030.

Fit For 55 %

La nuova direttiva è stata approvata nell’ambito del pacchetto “Fit for 55”.

Circa due anni prima infatti (il 14 luglio 2021) la Commissione europea aveva adottato il pacchetto di misure “Pronti per il 55 %” (Fit for 55), che adegua la legislazione vigente in materia di clima ed energia per conseguire il nuovo obiettivo dell’UE di una riduzione minima del 55 % delle emissioni di gas a effetto serra entro l’anno 2030.

Il pacchetto comprende appunto la rifusione della direttiva sull’efficienza energetica (EED), allineando le sue disposizioni al nuovo obiettivo.

Ulteriore elemento del pacchetto è la revisione della direttiva sulle energie rinnovabili (RED II).

Nell’ambito della direttiva RED II, attualmente in vigore, l’UE è tenuta a garantire che almeno il 32% del suo consumo energetico provenga da fonti energetiche rinnovabili entro il 2030.

Modalità

Gli obiettivi di risparmio dovranno essere raggiunti tramite misure:

  • locali,
  • regionali,
  • nazionali,

in diversi settori, ad esempio la pubblica amministrazione, gli edifici, le imprese, i centri dati, e via dicendo.

La riduzione riguarderà in particolare il settore pubblico, chiamato a ridurre il consumo finale di energia dell’1,9% ogni anno.

Gli Stati membri dovrebbero inoltre garantire che almeno il 3% degli edifici pubblici sia ristrutturato ogni anno per trasformarli in edifici a energia quasi zero o a emissioni zero.

La direttiva stabilisce anche nuovi requisiti per sistemi di teleriscaldamento efficienti. Un meccanismo di monitoraggio e di applicazione sarà creato per garantire l’applicazione delle norme.

Next step

Il testo della direttiva dovrà ora essere formalmente approvato anche dal Consiglio dei ministri UE prima che possa entrare in vigore.

Conferenza sul futuro dell’Europa

Dando il via a questa direttiva, il Parlamento UE ha dato riscontro alle proposte dei cittadini contenute nelle conclusioni della Conferenza sul futuro dell’Europa.

La direttiva sull’efficienza energetica risponde alla proposta 3(3), preordinata a ridurre la dipendenza dalle importazioni di petrolio e gas attraverso progetti di efficienza energetica e l’espansione della fornitura di energia pulita e rinnovabile.

La direttiva si allinea anche alle proposte:

  • 3(5), che sostiene gli investimenti nelle tecnologie per le energie rinnovabili,
  • 3(6), che promuove l’esplorazione di nuove fonti energetiche ecologiche e di metodi di stoccaggio, a sostegno degli obiettivi climatici dell’UE,
  • 11(1) che promuove processi produttivi più ecologici da parte delle aziende, sostenendole nell’individuazione delle soluzioni migliori.