Efficienza energetica: il Consiglio UE dà l'ok alla nuova direttiva

Efficienza energetica: il Consiglio UE dà l’ok alla nuova direttiva

Il Consiglio il 25 luglio ha adottato una direttiva per ridurre il consumo di energia finale a livello dell’UE dell’11,7% entro il 2030. Il testo entrerà in vigore 20 giorni dopo la pubblicazione nella G.U. dell’UE.

Goal

Gli Stati membri garantiranno, in modo collettivo, una riduzione del consumo di energia finale di almeno l’11,7% nel 2030 rispetto alle previsioni di consumo energetico per il 2030 formulate nel 2020.

Ciò si traduce in un limite massimo al consumo di energia finale dell’UE pari a:

  • 763 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio,
  • 993 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio per il consumo primario.

Il limite per il consumo finale sarà vincolante per gli Stati UE a livello collettivo, mentre l’obiettivo per il consumo di energia primaria sarà indicativo.

Il consumo di energia:

  • “finale” rappresenta l’energia consumata dagli utilizzatori finali,
  • “primaria” comprende anche ciò che viene utilizzato per la produzione e la fornitura di energia.

Contributi nazionali

Gli Stati UE punteranno al conseguimento dell’obiettivo generale stabilendo:

  • contributi nazionali indicativi,
  • strategie per il conseguimento dell’obiettivo nei rispettivi piani nazionali integrati per l’energia e il clima (PNEC).

I progetti di PNEC aggiornati erano previsti per giugno 2023 e i piani definitivi sono previsti per il 2024.

La formula per il calcolo dei contributi nazionali all’obiettivo (definita nell’allegato I della proposta) sarà indicativa, con la possibilità di discostarsene del 2,5%.

La Commissione calcolerà se tutti i contributi raggiungono l’obiettivo dell’11,7% e, in ipotesi contraria, apporterà correzioni ai contributi nazionali inferiori all’importo che si otterrebbe impiegando la formula (il cd. meccanismo per colmare i divari).

La formula si basa, tra l’altro, su:

  • intensità energetica,
  • PIL pro capite,
  • sviluppo delle energie rinnovabili,
  • potenziale di risparmio energetico.

Risparmio energetico

L’obiettivo di risparmio energetico annuale per il consumo di energia finale verrà implementato in modo graduale.

Gli Stati assicureranno, in media, un nuovo risparmio annuale dell’1,49% sul consumo di energia finale nel corso di tale periodo, fino a raggiungere l’1,9% nel dicembre 2030.

Gli Stati possono contabilizzare nel calcolo, ai fini del conseguimento dell’obiettivo, il risparmio energetico realizzato tramite:

  • politiche nell’ambito della direttiva attuale e della direttiva riveduta sulla prestazione energetica nell’edilizia,
  • misure derivanti dal sistema di scambio di quote di emissione dell’EU (per gli impianti e per l’edilizia e i trasporti),
  • misure di emergenza in materia di energia.

Settore pubblico vincolato

La nuova disciplina prevede l’obbligo per il settore pubblico di conseguire una riduzione annuale del consumo energetico dell’1,9%, che può escludere i trasporti pubblici e le forze armate.

Inoltre, gli Stati membri saranno tenuti a ristrutturare ogni anno almeno il 3% della superficie totale degli immobili di proprietà di enti pubblici.