I defibrillatori utili strumenti di arredo urbano

I defibrillatori utili strumenti di arredo urbano

Il d.m. Salute pubblicato sulla G.U. del 24 luglio 2023 definisce criteri e modalità per l’installazione di defibrillatori semiautomatici e automatici esterni, indicando, nei contesti urbani, i luoghi di  aggregazione cittadina  e  di  grande frequentazione o ad alto afflusso turistico, nonché le strutture dove si registra un grande afflusso di pubblico.

Finalità

Il d.m. individua criteri e modalità per l’installazione dei defibrillatori semiautomatici e automatici esterni (DAE) e indica i criteri per l’individuazione dei luoghi, degli eventi, delle strutture e dei  mezzi  di trasporto  dove  deve essere garantita la disponibilità di DAE.

Caratteristiche dei DAE

I DAE sono dispositivi medici che possono essere utilizzati sia in strutture sanitarie sia in qualunque altro tipo di strutture, fisse o mobili, stabili o temporanee (da parte dei soggetti di  cui all’art. 1, c. 1, l. n. 120/2001, come modificato dall’art. 3, c. 1, lettera a), l. n. 116/2021).

Tali dispositivi devono consentire l’esecuzione delle seguenti operazioni:

  • analisi automatica dell’attività elettrica del cuore di una persona vittima di un arresto cardiocircolatorio, al fine di interrompere una fibrillazione o tachicardia ventricolare;
  • ove la predetta analisi sia positiva, caricamento automatico dell’apparecchio volto a ripristinare un ritmo cardiaco efficace attraverso shock  elettrici  esterni transtoracici, d’intensità appropriata, separati da intervalli di analisi. In accordo con le linee guida internazionali, gli intervalli di tempo tra gli eventuali shock sono programmati negli apparecchi e non sono accessibili agli utilizzatori non medici;
  • registrazione dei tratti elettrocardiografici realizzati e dei dati di utilizzazione dell’apparecchio.

Criteri e modalità per l’installazione di defibrillatori semiautomatici e automatici esterni

I defibrillatori semiautomatici e automatici esterni devono essere distribuiti secondo un’ottica capillare e strategica, tale da costituire una rete  di  dispositivi  in  grado  di  favorire,  prima dell’intervento dei mezzi di soccorso  sanitari,  la  defibrillazione entro 4/5 minuti dall’arresto cardiaco.

L’installazione di DAE deve tenere conto del numero delle persone, dei flussi, della superficie (mq), delle difficoltà di accesso al luogo  (presenza,  ad  esempio,  di  porte  tagliafuoco, tornelli, check point di  sicurezza).

E’ inoltre opportuno prevedere un incremento del numero dei defibrillatori disponibili in ipotesi di massiccio aumento dei flussi, ad esempio in ragione di particolari eventi o periodi dell’anno.

Nei centri abitati, la densità ottimale di DAE è non inferiore a 2 DAE/Km². Ai fini della gestione e del corretto funzionamento dei DAE, fermi restando i compiti attribuiti al datore di lavoro dal d.lgs. n. 81/2008, deve essere individuato un soggetto responsabile del corretto funzionamento del DAE  e  dell’informazione all’utenza (ex art. 6, c. 2, l. n. 116/2021) il quale deve assicurare:

  • la presenza di apposita segnaletica;
  • la verifica dello stato di buon   funzionamento   dei defibrillatori, che prevede  l’istituzione  di  un  registro  su  cui annotare, con  frequenza  minima  di  una  volta   a settimana, lo stato attivo del defibrillatore, della batteria e delle piastre.

Connettività

E’  auspicabile  l’utilizzo  di  DAE  di  nuova  generazione provvisti di connettività Wi-Fi/SIM  integrata, che  consentano  la gestione  del  dispositivo  da  remoto   mediante   il   sistema   di telecontrollo, monitorando costantemente, con avvisi  automatici,  il risultato  degli  autotest,  la  scadenza  delle  batterie  e   degli elettrodi.

Ove non provvisti di un sistema di connettività integrata e certificata, i DAE devono essere dotati di sistemi  di  connessione di  terze  parti  conformi,  in  termini  di  sicurezza  elettrica  e compatibilità elettromagnetica, con altri dispositivi elettromedicali e coi defibrillatori medesimi.

Collegamento al 118

I DAE devono essere collegati al sistema di monitoraggio remoto della centrale operativa del sistema di emergenza sanitaria 118 più vicina, per consentire  la  verifica,  in tempo reale, dello stato operativo dei medesimi e la  scadenza  delle parti   deteriorabili, nonché la   segnalazione di eventuali malfunzionamenti.

Segnaletica

Per una corretta installazione e gestione dei DAE, occorre impiegare l’apposita segnaletica individuata dal d.m., tale da garantire:

  • la presenza di segnaletica   posizionata   all’ingresso dell’edificio con indicazione del luogo di posizionamento del DAE;
  • la presenza di segnaletica nelle immediate vicinanze del dispositivo, il quale deve essere posizionato in luoghi visibili e accessibili a tutti gli utenti della struttura, preferibilmente in apposita teca o su staffa di supporto, con il divieto di posizionarlo in luoghi dove non sia visibile (ripostigli,  stanze  non  aperte  al pubblico) e di applicare chiusure di sicurezza.

I DAE installati in luoghi pubblici devono essere indicati, in modo chiaro e visibile, con la segnaletica internazionale che è inoltre utilizzata, in aggiunta ai pittogrammi nazionali per segnalare i DAE nei contesti in cui è ipotizzata la presenza di soggetti stranieri non italofoni.

La presenza di segnaletica deve essere prevista anche sulle planimetrie per emergenza ed evacuazione, ed è necessario  provvedere all’aggiornamento  delle  stesse  ogniqualvolta  venga  acquistato  o riposizionato un defibrillatore.

Criteri per la collocazione di defibrillatori semiautomatici e automatici esterni

La collocazione ottimale dei defibrillatori deve essere determinata in modo che gli stessi siano equidistanti da un punto  di vista temporale rispetto ai luoghi di potenziale utilizzo, al fine di consentire l’utilizzo del DAE prima del quarto  minuto  dal  presunto arresto cardiaco (perdita di coscienza).

I DAE sono da collocare in  luoghi  di  aggregazione  cittadina  e  di  grande frequentazione o ad alto afflusso  turistico,  nonché in  strutture dove si registra un grande afflusso  di  pubblico,  tenendo  comunque conto  della  distanza  dalle  sedi  del  sistema  di  emergenza.

Gli enti territoriali possono incentivare, anche tramite l’individuazione di misure premiali, l’installazione dei  DAE:

  • nei centri commerciali,
  • nei condomini,
  • negli alberghi,
  • nelle strutture aperte al pubblico,

nonché devono essere identificate, all’interno del territorio regionale,   le seguenti aree:

  • aree con particolare afflusso di pubblico;
  • aree con particolari specificità, come luoghi isolati e zone disagiate (montagna, piccole isole), pur se a  bassa  densità di popolazione.

Va valutata, in considerazione dell’afflusso di utenti e dei dati epidemiologici, l’opportunità di dotare di DAE i seguenti luoghi e strutture:

  • luoghi in cui si pratica attività sanitaria e sociosanitaria (strutture sanitarie e sociosanitarie residenziali e semiresidenziali autorizzate, poliambulatori,  ambulatori  dei  medici  di   medicina generale);
  • luoghi in cui si pratica attività ricreativa ludica, sportiva agonistica e non agonistica anche a livello dilettantistico (come auditorium, cinema, teatri,  parchi  divertimento,  discoteche,  sale gioco e strutture ricreative, stadi, centri sportivi);
  • luoghi dove vi è presenza di flussi elevati e continui di persone o attività a rischio, quali grandi e piccoli scali per mezzi di trasporto aerei, ferroviari e marittimi, strutture industriali;
  • luoghi che richiamano un’alta affluenza di persone e sono caratterizzati da  picchi   notevoli   di   frequentazione (centri commerciali, ipermercati,  grandi  magazzini,  alberghi,  ristoranti, stabilimenti balneari e  stazioni  sciistiche,  chiese  e  luoghi  di culto);
  • strutture sede di istituti penitenziari, istituti penali per i minori, centri di permanenza temporanea e assistenza;
  • strutture di enti pubblici: scuole, università, uffici;
  • postazioni temporanee per manifestazioni o eventi artistici, sportivi, civili, religiosi;
  • farmacie, per l’alta affluenza di persone e la capillare diffusione nei centri urbani che le  rendono,  di  fatto,  punti  di riferimento in caso di emergenze sul territorio;
  • luoghi pubblici aperti H24, come stazioni di servizio e autogrill.

Secondo quanto indicato dal d.m. 18 marzo 2011, inoltre, in via prioritaria devono essere dotati di DAE a bordo, durante il servizio attivo, i seguenti mezzi:

  • mezzi di soccorso sanitario a disposizione del sistema di emergenza territoriale 118;
  • mezzi di soccorso sanitario appartenenti alle organizzazioni di volontariato, alla CRI e al Dipartimento della protezione civile;
  • mezzi aerei e navali adibiti al soccorso e al trasporto degli infermi;
  • ambulanze di soggetti pubblici e privati che effettuano servizio di assistenza e trasporto sanitario.

E’ infine opportuno dotare di DAE i mezzi destinati agli interventi di emergenza:

  • della Polizia di Stato,
  • della Polizia penitenziaria,
  • dell’Arma dei Carabinieri,
  • del Corpo nazionale dei vigili del fuoco,
  • del Corpo della Guardia di finanza,
  • della Polizia locale,
  • del Soccorso alpino e speleologico,
  • delle Capitanerie di porto.