Incidenti in aumento sulle strade italiane

Incidenti in aumento sulle strade italiane

La mobilità torna a livelli di normalità pre-Covid sulle nostre strade, ma gli incidenti stradali nel 2022 presentano un conto tragico, in netto peggioramento. Il Rapporto ACI-Istat mostra trend in crescita su tutti i fronti: i sinistri in Italia nel 2022 sono stati 165.889 (+9.2% rispetto all’anno precedente), sono costati la vita a 3.159 persone (+9.9%) ed hanno causato 223.475 feriti (+9.2%).

I numeri sono ancora elevatissimi soprattutto se pensati in termini quotidiani: nel nostro Paese  si registra una media di 454 incidenti al giorno con un costo sociale annuo di 18 miliardi di euro, pari allo 0,9% del PIL nazionale.

Incidenti stradali 2022, perché?

Le prime cause di incidenti si confermano la “guida distratta e andamento indeciso”, che incidono per il 15% sul totale degli scontri con un numero di collisioni pari a 32.701.

Al secondo posto il Rapporto ACI-Istat evidenzia “il mancato rispetto di precedenza o semaforo”, motivo di 29.840 sinistri, pari al 13,7% di quelli complessivi. Ulteriore elemento preponderante è la “velocità troppo elevata” che genera 20.316 incidenti, il 9,3%% rispetto ai 165.889 nazionali.

Al quarto posto della nello studio troviamo le “manovre irregolari”, effettuate dagli conducenti con 16.788 casi, pari al 7,7% del totale e, a seguire, il “mancato rispetto della distanza di sicurezza”, con 15.233 sinistri (i7%).

In coda alla graduatoria, “la mancata precedenza al pedone” che causa 7.185 collisioni pari al 3,3% degli incidenti totali ed il “comportamento scorretto del pedone”, con 5.899 sinistri, il 2,7% dei casi nazionali.

I dati sottolineano l’importanza della consapevolezza alla guida e la necessità di investire in materia di educazione stradale degli utenti della strada.

Incidenti stradali 2022, dove?

Particolarmente gravoso è il dato del tasso di mortalità: 14 Regioni superano  infatti la media nazionale di 5,4 decessi ogni 100.000 abitanti.

La Basilicata fa registrare il dato più alto, pari a 8,5. Seguono Valle d’Aosta con 8,1 e l’Emilia Romagna con 7,0. Sulle strade umbre e piemontesi si contano  5,7 morti ogni 100.000 abitanti. 

La Liguria è più diligente, attestandosi a 3,8, seguita da Lombardia e Calabria (entrambi a 4).

Analizzando la tipologia di strada, la mortalità più elevata si registra sulle extraurbane (4,3 decessi ogni 100 incidenti), mentre le autostrade si attestano a  3,5. Per entrambi il dato è in peggioramento rispetto al 2021. Non meno preoccupanti sono le strade urbane, dove si contano 1,1 morti ogni 100 sinistri (stesso valore per l’anno scorso). 

Incidenti, chi?

I cosiddetti “utenti deboli”, ossia i conducenti di bici (anche elettriche), monopattini, ciclomotori e motocicli, insieme ovviamente ai pedoni, rappresentano il 49,3% delle vittime stradali. E’ di poca consolazione il fatto che il dato sia in lieve diminuzione rispetto al 2021 (50,9%) e al 2020 (51,4%). 

Sanzioni in aumento del 12,3%

Le multe elevate da Polizia Stradale, Arma dei Carabinieri e Polizie Locali dei Comuni capoluogo di provincia sono state 7,9 milioni, il 12,3% in più del 2021. 

Le sanzioni più ricorrenti sono imputabili alla guida veloce (3.042.682 contravvenzioni), al divieto di sosta (2.926.821 multe) e mancato rispetto della segnaletica orizzontale e semaforica (657.764 verbali).