Creating Green Cities, verso la città del futuro

Creating Green Cities, verso la città del futuro

Tra il 14 e il 15 giugno, a Malmö si è svolta “Creating Green Cities”, una conferenza dedicata alle città del futuro: sostenibili e inclusive. L’incontro è stato organizzato dal Ministero degli affari rurali e delle infrastrutture e gli uffici governativi della Svezia come parte della presidenza svedese del Consiglio dell’UE.

Una città virtuosa

L’incontro in videoconferenza, aperto al pubblico, si è svolto nella svedese di Malmö. La scelta non è casuale: la città si è distinta per essere all’avanguardia dal punto di vista dell’ecosostenibilità. Già a partire dagli anni 90, gli enti pubblici e il Dipartimento dell’ambiente municipale, hanno anticipato le sfide poste dal riscaldamento climatico, ripensando in modo intelligente lo sviluppo urbanistico della città.

Gli edifici a Malmö sono realizzati con materiali prodotti localmente: il tessuto urbano è all’insegna della funzionalità e dell’efficienza energetica, l’elettricità è generata dai pannelli solari e da un parco eolico in mezzo al mare, mentre per gli impianti di riscaldamento si ricorre alle termopompe.

Le case popolari sono immerse nel verde, circondate da giardini e viali alberati; anche i tetti e le facciate sono rivestiti di vegetazione.

Essenziale nella pianificazione urbanistica anche la gestione intelligente dell’acqua piovana attraverso serbatoi che prevengono le alluvioni e allo stesso tempo alimentano la rete idrica cittadina.

Enti pubblici e privati hanno lavorato insieme all’evoluzione sostenibile di Malmö. E’ proprio questa riflessione ad aprire la conferenza “Green Cities”. È urgente e necessaria una transizione verde delle città e delle comunità europee: le comunità, le autorità pubbliche, il settore privato, le istituzioni finanziarie e le università devono e stanno collaborando per sostenere la trasformazione.

Quali strategie, metodi, pratiche e visioni possono ispirare tutte le parti interessate a spingersi ancora oltre? Come si possono immaginare e creare città sostenibili e inclusive per le generazioni del futuro?

A proposito della conferenza

L’agenda urbana dell’UE e le politiche europee “green” hanno costituito il fulcro della conferenza, che ha rappresentato un’opportunità per rafforzare le reti europee del settore pubblico e privato, unite nello sviluppo di città belle, sostenibili e inclusive. Sono stati citati programmi e iniziative come la New European Bauhaus e la Mission 100 Climate-Neutral e Smart Cities 2030, nati per dare vita a nuove modalità di progettazione urbana, sottolineando l’importanza di approcci integrati verso uno sviluppo urbano sostenibile.

Questo può diventare possibile sia promuovendo i nuovi materiali sostenibili che restituendo una nuova vita all’esistente, come ci hanno dimostrato Lacaton & Vassal, vincitori del Premio Pritzker 2021 con un progetto di riuso a Bordeaux del Nuovo Bauhaus.

L’UE attraverso il Green Deal mira alla realizzazione di 100 città climaticamente neutre entro il 2030, e a favorire un’Europa climaticamente neutra entro il 2050.

Nell’ambito della Mission Cities, il Climate City Contract sarà utilizzato come strumento per governance multilivello per accelerare la transizione climatica nella pratica.

Rewilding, una città con soluzioni basate sulla natura

Tra i focus dell’incontro, un approfondimento sul “Rewilding”, e le soluzioni basate sulla natura (NBS). Le soluzioni basate sulla natura possono diventare una componente fondamentale della trasformazione delle città e delle comunità dal punto di vista della sostenibilità. Si tratta di ripristinare l’integrità ecologica dell’ambiente e ridurre l’impatto umano su di esso. L’obiettivo del rewilding è semplice: favorire processi naturali e spontanei, riducendo l’interferenza umana nelle dinamiche dell’ecosistema.

Oltre al ripristino dell’ecosistema, il rewilding mira a favorire la connessione tra uomo e natura, affinché le persone comprendano l’importanza della sua conservazione. Ciò si ottiene attraverso l’educazione ambientale, l’ecoturismo e la partecipazione delle comunità locali a progetti di rinaturalizzazione.

Circolarità e risparmio energetico nella città verde

Alla luce dell’attuale crisi energetica europea, l’energia e le misure di efficienza delle risorse negli edifici esistenti e nell’ambiente costruito possono essere utili alle Green Cities attraverso pratiche di riuso e rinnovamento. Riflessioni sulle possibilità di richiedere finanziamenti per iniziative e progetti riguardanti questo tema in questo programma di partenariato europeo.

La città dei 15 minuti

“La città dei 15 minuti” è un concetto di pianificazione urbana che promuove nuove forme di mobilità per aumentare l’accessibilità della città e la qualità della vita degli abitanti. Secondo questo approccio tutti i principali servizi  sarebbero disponibili in 15 minuti a piedi o in bicicletta da qualsiasi punto del territorio urbano. L’obiettivo è di ridurre la dipendenza dall’auto e promuovere una vita sana e sostenibile. La città di 15 minuti ha guadagnato interesse internazionale, è stata adottata nello stesso piano urbanistico di Malmö e ora anche il comune di Parigi si sta orientando verso questo approccio.

Trasformazione di qualità

Le caratteristiche estetiche dell’ambiente sono una parte importante della progettazione della città verde e dell’agenda urbana europea. L’arte e l’architettura possono potenziare le prospettive dell’ecosostenibilità, aprendosi alla criticità, alla creatività e alla co-creazione che offrono una lunga durata risultati oltre le soluzioni convenzionali.

Le città e le comunità europee offrono un’immensa ricchezza di patrimonio culturale dal punto di vista architettonico. Tuttavia, il tessuto urbano deve essere trasformato per affrontare al meglio le sfide derivanti dal clima cambiamento e perdita di biodiversità, migliorando anche la qualità della vita di tutti.

Nel corso della conferenza si è parlato anche del modello dei superblocchi, il caso del Barcellona. Lo ha fatto Salvador Rueda, ex direttore di l’Agenzia per l’Ecologia Urbana della città. Il progetto, partito dal distretto di Poblenou, punta alla pedonalizzazione di 503 superblocchi, per liberare dalle auto il 60% delle strade, riducendo del 21% la circolazione automobilistica in città, anche grazie alla promozione della mobilità dolce via bici, con l’apertura di 300 chilometri di nuove piste ciclabili, e grazie alla limitazione dei tempi di attesa nel trasporto pubblico a un massimo di 5 minuti.

Impatto della collaborazione tra città verdi

Le sfide sociali che dobbiamo affrontare sono numerose e complesse: non possono essere risolte separatamente senza considerare gli aspetti correlati. Per fare davvero la differenza e avere un impatto, è necessario trasformare politiche, comportamenti, tecnologie e processi, infrastrutture e modelli di business. E perché questo accada, gli attori che possono avere un’influenza devono essere coinvolti e collaborare al processo di trasformazione.

Linda Capecci