Berlin TXL: obiettivo zero emissioni, in tutti i sensi

Berlin TXL: obiettivo zero emissioni, in tutti i sensi

Una serie di gigantesche X bianche dipinte sull’asfalto nel centro di Berlino segnalano ai piloti che la pista di atterraggio dello storico aeroporto di Tegel, costruito nel 1948, è stata definitivamente chiusa. Ma al suo posto sta prendendo vita un nuovo ambizioso progetto di sviluppo urbano da oltre 8miliardi di euro: si tratta del Berlin TXL. Il nome riprende il codice identificativo di tre lettere del vecchio aeroporto, a soli 5 km dalla capitale tedesca, che ora è già sede di startup e, una volta portati a termine i lavori, ospiterà un campus universitario e alloggi per 10mila persone che non dovranno camminare più di cinque minuti per raggiungere negozi, scuole e strutture sanitarie.

L’obiettivo del progetto è dimostrare che anche la fase di costruzione può essere a emissioni zero, che la tecnologia è fondamentale per migliorare la qualità della vita urbana e che anche gli alloggi ecosostenibili possono essere convenienti.

Città del futuro

Berlino si è prefissa l’obiettivo di essere climaticamente neutra entro il 2045. Per questo Berlin TXL intende aderire alla cosiddetta strategia del triplo zero: costruire edifici che consumano zero energia, emettono zero emissioni di carbonio e producono zero rifiuti.

“Stiamo testando come costruire le città del futuro, sviluppando un quartiere modello che sia sostenibile e inclusivo. Non possiamo continuare a costruire come abbiamo fatto, ed è quello che è TXL: un esempio per dimostrare che si può fare diversamente”, ha dichiarato Gudrun Sack, AD di Tegel Projekt GmbH, l’azienda statale incaricata dalla città di Berlino di sviluppare e gestire Berlin TXL.

Reinterpretare gli spazi

Berlin TXL – the Urban Tech Republic occuperà la parte meridionale del sito, riutilizzando gli spazi dell’ex aerodromo. Saranno realizzati inoltre dei nuovi edifici, destinati ad accogliere circa 1.000 tra imprese e start up attive negli ambiti delle costruzioni sostenibili, della ricerca sui nuovi materiali, della e-mobility, del recupero e del riciclo e delle nuove energie.

I vecchi Terminal B e D ospiteranno lo start up center con gli uffici e i laboratori. Il distretto sarà completato da facilities e servizi, tra cui centri congressi, aree per la ristorazione e alberghi. L’area comprenderà anche un nuovo campus per 2.500 studenti della Berliner Hochschule für Technik University of Applied Sciences e la Berlin Fire and Rescue Service Academy.

Il progetto di rigenerazione dell’aeroporto di Tegel prevede anche la realizzazione di nuove residenze, che occuperanno la parte orientale dell’ex scalo. Lo Schumacher Quartier accoglierà oltre 10mila persone in circa 5mila nuovi appartamenti, serviti da asili e scuole e aree commerciali e di servizio. I nuovi edifici dovranno essere a consumo zero, alimentati da fonti energetiche rinnovabili. Il nuovo distretto dovrà essere anche molto attento alla gestione della mobilità: 100% car free, il modello darà la precedenza a pedoni e biciclette.

La scelta dei materiali

L’obiettivo è ridurre al minimo l’uso di calcestruzzo, acciaio e plastica ad alta intensità energetica. Il quartiere residenziale del progetto sarà costruito principalmente con legname proveniente dalle foreste che circondano la città. I costi potranno inizialmente superare quelli dei materiali convenzionali, in parte perché il processo di produzione è ancora laborioso. L’impiego del legno a livello industriale attraverso processi digitalizzati o standard potrebbe ridurre i costi di circa il 20-25% nel medio termine, secondo uno studio dell’Università tecnica di Berlino e del Fraunhofer Institute for Wood Research. E le costruzioni in legno sono fonti di carbonio altamente efficaci, il che significa che per molti anni trattengono potenziali gas serra che altrimenti verrebbero emessi, se gli alberi si decomponessero naturalmente o bruciassero.

Tempi di realizzazione

Gli obiettivi temporali del progetto, che si avvia con l’acquisizione delle aree nell’agosto 2021, prevedono il completamento della prima fase dei lavori nel 2027. È l’anno in cui si dovrebbero trasferire la Berliner Hochschule für Technik e il Berlin Fire Department and Rescue Services Academy.

Intorno al 2035 dovrebbe essere portato a termine lo Schumacher Quartier. Tutte le fasi realizzative di Tegel Projekt Berlin, ne sono previste quattro, dovrebbero chiudersi entro il 2040.

Linda Capecci