Alla Camera nasce un intergruppo per lo sviluppo dei borghi

Alla Camera nasce un intergruppo per lo sviluppo dei borghi

“Valorizziamo i Borghi più belli d’Italia” è il nuovo intergruppo parlamentare fondato dal deputato Guerino Testa (Fratelli d’Italia), presentato in conferenza stampa alla Camera insieme al presidente dell’omonima associazione, Fiorello Primi. All’evento hanno partecipato tanti sindaci e assessori, soprattutto di Comuni laziali, umbri e abruzzesi. 

Il nuovo gruppo costituisce un tavolo di lavoro permanente, finalizzato a tutelare e promuovere i borghi che, per peculiarità e storia, costituiscono un patrimonio inestimabile per il nostro Paese, sia per il portato culturale che per l’attrattività turistica.

Turismo e servizi nei borghi

“Negli ultimi anni, soprattutto in seguito alla pandemia, c’è stata una riscoperta del turismo lento ed eco-sostenibile – ha dichiarato l’on. Testa – e il borgo è sinonimo di storia, tradizione, cultura, enogastronomia. Da tutta Europa, i turisti vengono in Italia per vivere la ricchezza dei piccoli borghi. Ad oggi sono 334 i Comuni che fanno parte dell’Associazione dei Borghi più belli d’Italia, ma il loro numero è destinato a crescere viste le tante candidature già inviate”.

Il Presidente Fiorello Primi ha sottolineato “l’importanza di servizi di qualità per gli oltre 1,3 milioni di residenti nei nostri borghi, che nel loro insieme costituiscono una “città diffusa”, la cui consistenza in termini di popolazione è paragonabile a quella dei tre più grandi centri urbani italiani. L’accesso ai servizi è un elemento chiave, sul quale bisogna investire per costruire le basi di un tessuto sociale ed economico in grado di garantire la vivibilità e la reale fruibilità del territorio, aumentando i posti di lavoro ed arrestando il fenomeno dell’abbandono delle comunità locali da parte dei giovani”. 

I borghi sono fenomenali catalizzatori turistici che ogni anno arrivano a contare oltre 15 milioni di pernottamenti negli hotel, nei B&B e nelle altre strutture ricettive locali. Solo Roma riesce a fare meglio: tutte le altre grandi città italiane sono dietro. Ma il sistema economico dei borghi non può prescindere dagli abitanti e dalla forza lavoro in loco. Ecco perché è improrogabile ripensare la quotidianità per dare l’opportunità alle persone di rimanere sul proprio territorio. “Promuovere percorsi turistici non basta – ha spiegato Primi – malgrado la visibilità dei borghi registri numeri da capogiro: quello dell’Associazione è primo account turistico in Europa per numero di contatti, superando online l’Enit e ogni altro organismo di promozione turistica internazionale. E’ però necessario rendere omogenei gli standard dei servizi pubblici sull’intero territorio nazionale, garantendone pari accessibilità tra le comunità locali.” 

L’intergruppo parlamentare “Valorizziamo i Borghi più belli d’Italia” opererà in questo paradigma di necessità e di opportunità, affrontando le criticità da gestire nei diversi distretti territoriali e, soprattutto, ideando le soluzioni e le proposte per pensare a un futuro davvero smart per i borghi. Uno strumento strategico verso tali obiettivi sarà la condivisione delle esperienze e la cooperazione nei progetti.

Sotto questo profilo, la deputata Mariangela Matera, componente dell’Intergruppo, ha ribadito l’importanza del “fare rete tra i tanti soggetti pubblici e privati del territorio per rilanciare e valorizzare le tradizioni dei borghi, che sono i custodi di una parte importante della bellezza e della tradizione dell’Italia”.

Prime proposte per i borghi più belli d’Italia

Sono tante le idee e le esperienze già sul tavolo di lavoro del nuovo intergruppo parlamentare. Già nella presentazione alla Camera dei Deputati, i rappresentanti degli enti locali intervenuti hanno illustrato alcune best practices facilmente replicabili in altre realtà comunali. A Castel di Tora, in provincia di Rieti, è stata avviata con successo la sperimentazione nel campo della mobilità di Chiamabus, in collaborazione con Cotral Spa, a tutto vantaggio dei cittadini dei Monti reatini nel Lazio e dei turisti attratti dal lago del Turano. Dall’Umbria, invece, arriva la proposta di un accordo nazionale con la SIAE per i Comuni con un numero di abitanti inferiore a 5.000, in modo da ridurre i corrispettivi dovuti per diritti di autore in occasione di eventi sul territorio. 

L’Associazione dei Borghi più belli d’Italia ha anche avviato un piano sinergico con le Università italiane ed europee per studiare organizzazioni e processi nei borghi, ponendo le basi per la progettazione all’avanguardia di nuove comunità smart e al contempo avere l’occasione di promuovere i Borghi a livello nazionale e all’ estero, investendo gli studenti del ruolo di “ambassador” presso le rispettive comunità di provenienza. 

Roberta Mordini