Smart Road Enforcement Esg Legal Infrastrutture di trasporto sostenibili, sicure ed efficienti Silvestro Mar... 08 August 2023 L'UE investe 6.2 miliardi di EUR in infrastrutture di trasporto sostenibili, sicure ed efficienti. Automotive Mobility News&Trend Sostenibilità UE “L’UE investe 6.2 miliardi di EUR in infrastrutture di trasporto sostenibili, sicure ed efficienti”. Questo è il lancio di agenzia che si è avuto lo scorso 22 giugno. Ma quali sono i progetti approvati e come tali investimenti potranno rendere migliore il trasporto anche in Italia? Il contesto di riferimento Lo stesso è la rete Trans-europea dei traporti, quindi l’incremento delle sue performance ma anche il particolare momento bellico che sta vivendo il “vecchio continente”. Infatti, la progettualità in essere andrà a rafforzare i corridoi di solidarietà UE-Ucraina. Gli stessi sono stati istituiti, appunto, per agevolare le esportazioni e le importazioni dal paese in conflitto. Quest’ultima prospettiva appare meritevole di un veloce approfondimento. Bisogna ricordare che la Commissione UE, la Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo, la Banca europea per gli investimenti e la Banca mondiale, già sul finire del 2022, hanno posto a disposizione dei corridoi con l’Ucraina, 1 miliardo di euro. I motivi del cospicuo intervento sono da ricondurre anche alla lotta verso una crescente crisi alimentare. Bastevole ricordare le apprensioni dovute all’esportazione del grano di Kiev. Meccanismo per collegare l’Europa La Commissione ha, quindi, selezionato 107 progetti, nel settore delle infrastrutture di trasporto, per ricevere oltre 6 miliardi di EUR di sovvenzioni dell’UE dal meccanismo per collegare l’Europa (MCE), lo strumento dell’UE per gli investimenti strategici, e sostenibili, nelle infrastrutture di trasporto, e non solo. Oltre il 80 % dei finanziamenti sosterrà progetti che realizzino una rete più efficiente, più verde e più intelligente di ferrovie, vie navigabili interne e rotte marittime lungo la rete transeuropea dei trasporti (TEN-T). Il MCE è il naturale prosieguo del CEF ( 2014 al 2020) e, prim’ancora, di Marco Polo II (2007 al 2013). Questi sono tutti elementi – come i precedenti Marco Polo I (2003-2006) e PACT (1997-2001) – che hanno l’obiettivo, impattando positivamente sull’ambiente, d’incrementare la mobilità umana e delle merci, arrivando realmente a concepire un sistema di infrastrutture di trasporto sostenibili ed efficienti. Si comprenderà, ancora, come il MCE è uno strumento di finanziamento fondamentale del continente per la realizzazione del Green Deal europeo. A quanto precede si aggiunge l’importante fattore abilitante per il conseguimento degli obiettivi di decarbonizzazione dell’Unione per il 2030 e il 2050. Favorendo lo sviluppo di reti transeuropee ad alte prestazioni, sostenibili ed efficacemente interconnesse nei settori dei trasporti, dell’energia e dei servizi digitali. L’Italia Nell’ambito del programma MCE Trasporti (per il periodo 2021-2027), sono disponibili 25.8 miliardi di EUR per sovvenzioni per cofinanziare progetti TEN-T negli Stati membri dell’UE. Tra i progetti, evidentemente considerati prioritari, sono state attenzionate anche i collegamenti ferroviari transfrontalieri. Tra questi ultimi, in particolare, è stata contemplata la galleria di base del Brennero (in tedesco Brenner Basistunnel, collegando Italia e Austria). Questa particolare infrastruttura è un sistema di gallerie che si svilupperà per una lunghezza complessiva di 64 km, portandola a essere il collegamento ferroviario sotterraneo più profondo al mondo, ricollegandosi alla circonvallazione di Innsbruck. L’idea è quella che con la Galleria di Base del Brennero nasce una ferrovia orientata al futuro, che attraversa le Alpi alla base delle montagne. La Galleria assurge a elemento centrale della nuova linea ferroviaria del Brennero, link ideale tra Monaco e Verona, collegando l’Italia ai porti scandinavi, transitando per la Germania e quindi con il Centro Europa. Si aggiunga – riferendosi alla sostenibilità – l’iniziativa che vede protagonisti anche i treni storici, in chiave turistica, significando che uno dei prossimi obiettivi sarà potenzialmente il rendere anche l’eredità storica più sostenibile. All’inizio di Luglio 2023 ha viaggiato, tra Sibari e Reggio Calabria, il primo treno alimentato con HVO in purezza, un olio vegetale idrotrattato. Si tratta di un biocarburante che riesce a ridurre di oltre 80% le emissioni di CO2eq. Dopo il treno Blues, si partirà con utilizzo del HVO con le motrici Aln 663. Sono state già fatte delle prove con esito positivo, questo ha dimostrato l’efficacia di utilizzo anche su mezzi con età più elevata del particolare biocarburante. Ancora, anche il trasporto pubblico locale è materia d’interesse, e di partnership, tra enti locali e gruppo ferrovie dello stato. Un esempio è il protocollo d’intesa siglato a Napoli. L’accordo servirà a definire: il Piano della Mobilità e i suoi obiettivi strategici; le potenzialità connesse alla rigenerazione urbana delle aree ferroviarie dismesse e dismettibili di proprietà del Gruppo FS. Concludendo, si segnala la l’accordo avutosi tra l’Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie e delle infrastrutture stradali e autostradali e il Consorzio Fabre. La collaborazione è finalizzata al censimento, classificazione e gestione dei ponti ferroviari, anche di rilievo culturale. RFI è da tempo impegnata a monitorare, con sistemi intelligenti e poco impattanti, come i droni e rilievi fotogrammetrici, le proprie infrastrutture, anche per ricreare un digital twin, permettendo di pianificare interventi di manutenzione predittiva.