NextGenerationEU: rivedere il PNRR e aggiungere un capitolo REPowerEU

NextGenerationEU: rivedere il PNRR e aggiungere un capitolo REPowerEU

Il 7 agosto 2023 l’Italia ha presentato alla Commissione UE una richiesta per modificare il suo piano di ripresa e resilienza (PNRR) a cui si intenderebbe aggiungere anche un capitolo REPowerEU.

Il capitolo REPowerEU

Il capitolo REPowerEU, proposto dall’Italia, comprende varie riforme, tra cui:

  • lo sviluppo delle energie rinnovabili,
  • il potenziamento delle competenze green sia nel settore pubblico che in quello privato,
  • la lotta ai sussidi dannosi per l’ambiente,
  • il miglioramento della produzione di biometano.

Il capitolo comprende anche 3 aree principali comprendenti diversi investimenti, in particolare legati:

  • al potenziamento delle reti energetiche,
  • all’efficienza energetica,
  • alle filiere strategiche.

L’Italia ha proposto di rivedere 144 investimenti e riforme relativi alle 6 aree tematiche del piano (le cosiddette “missioni”), che riguardano:

  • la digitalizzazione e la competitività,
  • la transizione ecologica,
  • la mobilità sostenibile,
  • l’istruzione e la ricerca,
  • l’inclusione e la coesione,
  • la salute.

La richiesta dell’Italia di modificare il PNRR si basa principalmente sulla necessità di tenere conto dei recenti venti contrari globali come:

  • l’elevata inflazione,
  • i vincoli della catena di approvvigionamento.

Lo stanziamento dell’Italia nell’ambito del capitolo REPowerEU in termini di nuove sovvenzioni è di 2,76 miliardi di euro.

L’Italia non ha proposto di trasferire fondi dalla Brexit Adjustment Reserve (BAR) al proprio PNRR.

Il ruolo della Commissione e del Consiglio

La Commissione UE dovrà quindi valutare se il piano modificato soddisfa ancora i criteri di valutazione delineati nel regolamento RRF. Ove la valutazione della Commissione risulti positiva, presenterà una proposta di decisione di esecuzione del Consiglio UE modificata per riflettere le modifiche al piano italiano. Il Consiglio avrà quindi fino a 4 settimane per approvare la valutazione della Commissione.