L’aria condizionata non raffredda il pianeta

L’aria condizionata non raffredda il pianeta

La domanda di energia per l’aria condizionata continuerà ad aumentare: l’Agenzia internazionale dell’energia – Aie – stima che nel 2050 la richiesta di elettricità per il raffreddamento degli ambienti triplicherà, con un aumento di 4.000 terawattora arrivando a 6.000 terawattora, su scala mondiale, in soli tre decenni.

In questo scenario, il problema dell’inquinamento e del riscaldamento globale non può che peggiorare. È quindi improrogabile attivarsi. La MIT Technology Review illustra in uno studio le alternative agli attuali sistemi in uso per abbattere le temperature e l’Aie è pronta a sostenere un’azione a favore di modalità più sostenibili per il pianeta. Anche i singoli cittadini possono fare molto, adottando comportamenti green, come ricordano Eni plenitude e Tuttogreen con consigli sul come rinfrescare casa senza condizionatore e, quando indispensabile, come usare gli impianti di raffreddamento in modo efficiente e più compatibile con l’ambiente.

Risvolti importanti riguardano le tasche dei cittadini: Altroconsumo stima un costo mensile di circa € 23 per 4 ore di aria condizionata al giorno, considerando 1 KWh di potenza. L’uso consapevole dei condizionatori contribuisce fortemente al risparmio anche in termini monetari.

MIT Technology Review

Il prestigioso istituto sostiene che una flessione della domanda di energia per l’aria condizionata può essere ottenuta solo attraverso l’intervento dei governi, con politiche di investimento volte a migliorare l’efficienza dei condizionatori e degli edifici. Con nuove normative sull’architettura e aiuti concreti, gli Stati potrebbero infatti favorire un processo di raffreddamento più sostenibile per il pianeta. Ma quali alternative tecnologiche abbiamo?

Tra le soluzioni illustrate dal MIT troviamo l’uso di materiali essiccanti che estraggono l’acqua dall’aria, costituendo un valido aiuto nell’azione di raffreddamento se impiegati nella realizzazione dei condizionatori.

Gli elementi in commercio raffreddano l’aria attraverso un processo di compressione di vapore, in cui un refrigerante e scambiatori di calore  assicurano l’assorbimento del calore dall’interno e il rilascio dello stesso all’esterno. Il pompaggio del refrigerante e la sua compressione per il trasporto del calore all’esterno richiedono molta energia, soprattutto quando le temperature sono elevate. Gli attuali condizionatori gestiscono deumidificazione e raffreddamento allo stesso tempo, ma per estrarre l’umidità dall’ambiente è necessario raffreddare prima l’aria. Ne consegue che gli edifici siano spesso refrigerati eccessivamente. 

Per questo motivo molti studiosi stanno cercando di gestire i due processi separatamente, utilizzando  materiali essiccanti in gradi di abbattere l’umidità.

Diverse start up tecnologiche sono all’opera: la Transaera, una spin-out del MIT sta sperimentando un sistema ibrido che utilizza uno speciale materiale a strutture metalliche organiche nei condizionatori d’aria a compressione di vapore. Il risparmio energetico stimato con l’impiego del prodotto allo studio è pari al 35%.

La società Blue Frontier utilizza invece una tecnologia di raffreddamento evaporativo a due flussi, basata sull’impiego di una soluzione salina che estrae l’umidità dall’aria. In tal caso la domanda di energia si ridurrebbe del 50%-80% rispetto agli attuali condizionatori. La Blue Frontier ha due sistemi di raffreddamento dimostrativi in ​​funzione, uno in Florida e uno in Canada, e l’azienda ha in programma di installarne diverse dozzine in più tra la fine del 2023 e il 2024.

La Zephyr invece, con sede a Boston, sta costruendo un impianto a membrane per filtrare l’acqua con essiccanti liquidi. La realizzazione del prototipo è ancora in corso e prevede un saving di energia del 45%. 

Le proposte allo studio sono molteplici, ma la spinta politica sarà fondamentale per incrementare  l’impiego di strumenti a minor impatto ambientale, educando contestualmente i cittadini ad un uso consapevole dei condizionatori.

Educazione ambientale

Per salvaguardare il pianeta, ogni individuo deve assumersi la responsabilità dei propri comportamenti ed essere protagonista nelle scelte di consumo. Per contrastare il caldo, prima di ricorrere al condizionatore, possono essere adottati una serie di accorgimenti.

Eni Plenitude consiglia dieci soluzioni per mantenere gli ambienti freschi senza adoperare sistemi di aria condizionata, suggerendo inoltre  alcune accortezze in tema di alimentazione per percepire meno caldo  nelle ore e nelle stagioni più calde.

Freschi senza consumo di energia per aria condizionata

Il primo passo, secondo Eni Plenitude, è quello di impedire ai raggi solari di entrare nell’appartamento, mantenendo gli ambienti freschi attraverso l’uso di tende, tapparelle o scuri. Al contrario, la notte le finestre devono essere aperte per consentire la ventilazione. E’ utile poi proteggere la casa dal caldo sfruttando le correnti d’aria e immergendo l’estremità delle tende in bacinelle d’acqua, in modo che la brezza notturna a contatto con il tendaggio bagnato abbassi la temperatura. Anche terrazze e balconi possono essere ripensati in funzione delle alte temperature, creando zone d’ombra naturali con le piante ed utilizzando ombrelloni per schermare il sole. Prima di ricorrere all’aria condizionata, si può ricorrere al ventilatore che consuma meno energia. In tal caso bisogna evitare di puntarlo direttamente sulle persone, posizionandolo invece in modo da mantenere l’ambiente alla stessa temperatura. Il ventilatore deve essere poi spento nelle stanze dove non c’è nessuno. 

Un altro rimedio riguarda l’utilizzo di lampadine fluorescenti o a LED in sostituzione di quelle incandescenti che producono calore. Le luci devono essere inoltre spente ogni volta che si esce: così si consuma meno e l’ambiente rimane più fresco.

Al bando anche asciugacapelli e forno, così come l’alimentazione perenne di device quali pc o televisione, quando non utilizzati. Ultimo consiglio di Eni, che però  richiede investimenti infrastrutturali, è quello di coibentare l’abitazione in modo da neutralizzare le temperature, sia in estate che in inverno.