IT Alert e Privacy

IT Alert e Privacy

Il sistema IT Alert viene gestito dalla Protezione Civile e serve per informare la collettività nel più breve tempo possibile dell’esistenza di un evento catastrofico imminente, alluvioni, incidenti nucleari, vulcanici, maremoti generati da sisma.

Questi sistemi sono oramai largamente diffusi sia in Europa che nel mondo grazie alla loro potenzialità; infatti si avvisano migliaia di persone in tempi davvero brevissimi. 

L’ultima generazione  di Cell Broadcast Systems (CBS) può inviare a tutta la rete mobile (ad es. 1.000.000 di celle) in meno di 10 secondi un allarme.

Al momento in Italia è ancora in una fase sperimentale che dovrebbe concludersi entro febbraio 2024, appunto diventando un servizio integrato dalla Protezione Civile.

Gli avvisi, ossia dei segnali acustici o SMS, vengono diffusi utilizzando la tecnologia, sopra menzionata, cell-broadcast.

Questa costituisce una modalità di comunicazione unidirezionale e generalizzata di brevi messaggi di testo supportata dalle reti di telefonia cellulare e da tutti i dispositivi (point to multipoint communication).

I messaggi di IT Alert, insieme ad un suono, sono brevi messaggi di testo che possono raggiungere un massimo di 1395 caratteri.

Questi vengono inviati all’interno di un gruppo di celle telefoniche vicine per ubicazione, perimetrando l’area interessata dall’evento catastrofico occorso o ancora in essere (geofence).

Questa tecnologia ha una buona funzionalità anche in caso di basso segnale o di saturazione della rete.

Tuttavia la stessa presenta alcuni limiti.

In primo luogo potrebbe capitare che un messaggio venga veicolato anche a soggetti estranei alla vicenda catastrofica, ma che per ragioni geografiche sono comunque raggiunte dalla comunicazione.

Potrebbe capitare che soggetti potenzialmente interessati, ma senza copertura, non vengano raggiunti dall’alert.

A ciò va aggiunto che il dispositivo di un utente spento o privo di segnale potrebbe non emettere il suono di riconoscimento dell’allerta (diverso dalle normali notifiche).

Anche l’utilizzo di una vecchia versione del sistema operativo può comportare problemi nella ricezione dei messaggi IT-alert.

Il test è ancora in fase di sperimentazione e si precisa che non è necessario scaricare alcuna app né bisogna registrarsi o iscriversi su qualche sito.

Anzi, è opportuno fare attenzione a non cadere in qualche trappola da parte di malintenzionati che chiedono di consegnare i propri dati.

Insomma, malgrado quanto qualcuno possa paventare, non sembra esserci alcuna cospirazione; infatti Alert IT non impatta sulla privacy dei cittadini, tant’è che cell broadcast non chiede il numero di cellulare. 

In alcuni Paesi, al più, può essere previsto una risposta di buon esito del funzionamento dell’allarme.

Comunque è possibile anche disattivare la ricezione di questi messaggi.