AI 4 Italy: l'impatto dell'AI generativa

AI 4 Italy: l’impatto dell’AI generativa

The European House – Ambrosetti e Microsoft Italia il I settembre hanno diffuso uno studio sugli impatti potenziali dell’AI Generativa in Italia, che ne ha analizzato l’impatto economico e sociale, i presupposti tecnologici, le implicazioni etico-sociali e di policy

Quesiti e obiettivi

L’IA Generativa avrà impatti rivoluzionari e trasversali su tutti i settori economici e su tutti gli aspetti della società, cambiando il modo in cui interagiremo con la tecnologia, consumeremo e produrremo informazioni e contenuti.

Il lavoro di ricerca si è posto anche l’obiettivo di censire tutte le ipotesi d’utilizzo di questa tecnologia per le aziende italiane.

Tramite una corposa attività di analisi, sono state censite 23 tipologie diverse di use case, distribuite su 15 diversi settori economici e 8 tipologie di processi aziendali, al contempo quantificando l’impatto che l’AI generativa può avere su produttività e crescita.

Quali, però gli impatti concreti, in chiave economica e strategica, sull’Italia e sulle sue aziende?

Quali i rischi etici e quali invece gli ostacoli che impediscono la piena realizzazione del suo potenziale nel nostro Paese?

Rispondere a tali domande è stato l’obiettivo dello Studio “AI 4 Italy: Impatti e prospettive dell’Intelligenza Artificiale Generativa per l’Italia e il Made in Italy”, elaborato da The European House – Ambrosetti in collaborazione con Microsoft Italia presentato il I settembre nell’ambito del Forum di The European House – Ambrosetti.

La realizzazione dello Studio ha fatto leva sulle robuste evidenze raccolte nelle interlocuzioni dirette che il gruppo di lavoro di The European House – Ambrosetti ha avuto con il proprio network di Capi Azienda, a partire dai membri della Community InnoTech.

A questa attività di dialogo con alcuni stakeholder selezionati, è stata affiancata una survey che ha coinvolto oltre 100 aziende, che ha consentito di evidenziare in chiave quantitativa gli orientamenti del Sistema-Italia circa opportunità, limiti e prospettive dell’IA generativa per l’Italia.

Risultati

Nel comunicato del I settembre è diffusa la sintesi di quanto emerso:

  1. L’Italia ha bisogno dell’IA Generativa per sbloccare la produttività e contrastare gli effetti avversi di una popolazione che invecchia.  In Italia l’IA Generativa può diventare la chiave per mantenere alto il livello di produttività e benessere in un contesto di crescente scarsità del talento e di generale invecchiamento della popolazione. L’Italia entro il 2040 perderà infatti circa 3.7 milioni di occupati: un numero di lavoratori che, con gli attuali livelli di produttività, contribuiscono alla produzione di circa 267,8 miliardi di Valore Aggiunto. Le nuove tecnologie consentiranno di mantenere invariato lo stesso livello di benessere economico.
  2. Le applicazioni concrete dell’IA Generativa sono trasversali a tutti i settori: il punto non è se ci sarà un impatto, bensì quanto sarà importante. Ad oggi il settore finanziario, manifatturiero e sanitario (e scienze della vita) sono i mercati più maturi nell’ambito dell’uso di IA Generativa. I processi aziendali che ne stanno traendo maggiori benefici, grazie a una più efficiente gestione di grandi quantità di dati, sono la R&S, la progettazione e la produzione e supply chain.
  3. La produttività del Sistema-Italia potrà aumentare fino al 18% grazie all’adozione di Intelligenza Artificiale Generativa. L’IA Generativa è una tecnologia dalla portata rivoluzionaria che, nel nostro Paese, può generare, a parità di ore lavorate, fino a 312 miliardi di euro di valore aggiunto annuo, pari al 18% del PIL italiano. A parità invece di Valore Aggiunto generato, l’uso di strumenti di IA Generativa libererà un totale di 5,4 miliardi di ore che corrispondono, per fare esempi concreti, alla totalità delle ore lavorate in un anno da 3,2 milioni di persone.
  4. L’IA generativa pone diversi rischi etico-sociali: per questo è necessario sviluppare un approccio responsabile, caratterizzato da trasparenza, affidabilità, sicurezza ed equità.
  5. Per cogliere tutte le opportunità dell’AI generativa l’Italia deve stimolare la digitalizzazione delle imprese, con particolare attenzione alle medio-piccole, e sviluppare le competenze più adeguate. Secondo la ricerca, per cogliere i benefici stimati dal modello di impatto (18% del PIL), occorre accelerare la digitalizzazione di più di 113mila PMI del Paese: uno sforzo di digitalizzazione senza precedenti. Al contempo, investire nella formazione e nello sviluppo delle competenze appare cruciale per preparare la forza lavoro all’inserimento e utilizzo aziendale di soluzioni di AI Generativa. Infatti, all’Italia mancherebbero 3,7 milioni di occupati con competenze digitali di base e 137mila iscritti in più a corsi di laurea ICT per abilitare l’implementazione di soluzioni di AI Generativa nel tessuto economico italiano.

Imprese

Dalla ricerca emerge come le aziende italiane si stiano avvicinando a queste tecnologie, cogliendone gli immediati benefici: un 1 impresa su 2 ha già provato a utilizzare soluzioni di AI e il 70% di coloro che le hanno testate dichiarano di aver ottenuto vantaggi di produttività.

Ambiti di operatività

Tra i principali ambiti di utilizzo evidenziati: il reperimento di informazioni (55%), assistenza virtuale (48%) ed efficientamento dei processi (47%). Tra le principali barriere per la piena adozione di queste tecnologie vengono evidenziate per il 72% delle imprese quello delle competenze e una preoccupazione sugli aspetti di privacy, sicurezza e affidabilità.

Scenari

In questo nuovo contesto, implementare le digital skills e digitalizzare le aziende appare, secondo la ricerca, la chiave.

Il potenziale stimato dal modello di impatto sviluppato da The European House – Ambrosetti appare, infatti, un limite massimo dell’incremento di produttività che può derivare dall’adozione estensiva di tecnologie di IA Generativa nei prossimi anni.

Prospettive

Gli effetti economici e produttivi reali, e non teorici, saranno invece determinati dall’interazione tra una serie di variabili su cui policy maker e business leader dovranno giocare un ruolo fondamentale.

Cogliere le opportunità dell’IA Generativa non appare solo necessario per sbloccare la produttività e contrastare gli effetti avversi dell’invecchiamento della popolazione, bensì risulta altresì indispensabile per mantenere alta la competitività internazionale.

“Non sfruttarne il potenziale non sarà solo un’opportunità sprecata ma, al contrario, porrà l’Italia in difficoltà in un panorama competitivo globale che sarà sempre più plasmato dalla diffusione pervasiva di questa tecnologia” è l’invito raccolto dal comunicato.