Infrastruttura di comunicazione quantistica sicura in UE: work in progress

Infrastruttura di comunicazione quantistica sicura in UE: work in progress

Il progetto EuroQCI consiste in un’infrastruttura di comunicazione quantistica sicura in tutta l’UE, inclusi i suoi territori d’oltremare.

Euro QCI

La Commissione UE sta collaborando con tutti i 27 Stati membri e con l’Agenzia spaziale europea (ESA), nella finalità di:

  • progettare,
  • sviluppare,
  • distribuire,

l’EuroQCI, che sarà composto:

  • da un segmento terrestre basato su reti di comunicazione in fibra ottica che collegano siti strategici a livello nazionale e transfrontaliero,
  • da un segmento spaziale basato sui satelliti.

Sarà parte integrante dell’IRIS, nuovo sistema di comunicazione spaziale sicuro dell’UE.

EuroQCI:

  • proteggerà i dati sensibili e le infrastrutture critiche integrando i sistemi quantistici nelle infrastrutture di comunicazione esistenti, fornendo un ulteriore livello di sicurezza basato sulla fisica quantistica,
  • rafforzerà la protezione delle istituzioni governative europee, dei loro centri dati, ospedali, reti energetiche e altro ancora, diventando uno dei pilastri principali della strategia dell’UE in materia di cibersicurezza per i prossimi decenni,
  • si avvarrà di tecnologie di comunicazione quantistica innovative, come quelle sviluppate dai ricercatori dell’ iniziativa faro Quantum Technologies, finanziata dall’UE, basandosi in particolare sulle attività del progetto OPENQKD di Orizzonte 2020.

Il coinvolgimento dei partner industriali europei e delle PMI risulta fondamentale per garantire che le componenti critiche di EuroQCI si basino su tecnologie europee e, in ultima analisi, per rafforzare le capacità scientifiche, tecnologiche e industriali dell’Europa in materia di cibersicurezza e tecnologie quantistiche.

L’iniziativa contribuirà:

  • alla sovranità digitale europea,
  • alla competitività industriale,
  • a raggiungere l’obiettivo europeo del decennio digitale di essere all’avanguardia delle capacità quantistiche entro il 2030.

Work in progress

L’EuroQCI è stato lanciato nel 2019 con la dichiarazione EuroQCI, inizialmente firmata da 7 Stati membri, successivamente gli altri Stati membri hanno aderito all’iniziativa. Da allora i lavori sono proseguiti, sotto la supervisione della Commissione UE e attuati:

  • dagli Stati membri nel caso del segmento terrestre,
  • dall’ESA nel caso del segmento spaziale.

Segmento terrestre

Per il segmento terrestre, la Commissione UE ha finanziato due consorzi industriali per condurre studi di progettazione dei sistemi che definiscono l’architettura di EuroQCI.

I risultati di questi studi stanno ora spianando la strada al lancio dell’EuroQCI.

La prima fase di attuazione di EuroQCI è principiata nel mese di gennaio 2023 col sostegno del programma Europa digitaleEN della Commissione UE, che ha riservato peculiare attenzione ai seguenti settori:

  • una serie di progetti industriali per sviluppare e maturare i principali elementi tecnologici dell’EuroQCI, per sviluppare l’ecosistema e l’industria della comunicazione quantistica in Europa;
  • progetti nazionali che consentano agli Stati UE di progettare e costruire le reti nazionali di comunicazione quantistica che costituiranno la base del segmento terrestre, testando differenti tecnologie e protocolli e adattandole alle esigenze specifiche di ogni paese;
  • un’azione di coordinamento e sostegno, PETRUS, per fungere da collegamento tra tutti i progetti, facilitare la collaborazione e individuare le esigenze di normazione.

Questi primi progetti Digital Europe consentiranno di compiere i primi passi verso servizi che offrono la distribuzione operativa di chiavi quantistiche (QKD), modalità altamente sicura di fornire materiale chiave di crittografia.

Oltre a ciò, il meccanismo per collegare l’Europa (MCE) fornirà finanziamenti per progetti che sviluppano collegamenti transfrontalieri tra reti nazionali e interconnessioni con la componente spaziale dell’EuroQCI.

Inoltre, col sostegno del programma Europa digitale, la Commissione UE nel 2023 acquisirà un impianto di prova e certificazione che consentirà di valutare e certificare le tecnologie e i servizi basati su QKD, cosicché gli utenti possano essere sicuri di non essere vulnerabili agli attacchi.