Esg Legal Caro bollette, gli aiuti dei comuni contro la povertà energetica Eugenio Trevi... 08 September 2023 Energia Sostenibilità UE Nella lotta alla povertà energetica, le città europee stanno esplorando diverse strategie, tra cui quella degli one-stop shops. L’obiettivo immediato è informare e assistere i cittadini in difficoltà, fornendo vari servizi di assistenza tecnica e finanziaria. Il vero cambiamento, però, passerà anche dalla transizione energetica, che l’Europa spera di attuare gradualmente con il supporto delle città. Lo spettro della povertà energetica Già da diversi anni, in Europa ci si sta adoperando per far fronte al problema della povertà energetica. Con questo termine si indica l’impossibilità da parte di individui o famiglie di acquistare la quota minima di servizi energetici per mantenere il proprio benessere. Un comunicato di Eurocities, importante organizzazione che comprende più di 200 città europee, fa il punto sulla risposta al problema da parte delle autorità locali. Come si evince dal report presentato nel comunicato, già nel 2020 circa 36 milioni di cittadini europei si trovavano in condizione di povertà energetica. La situazione è poi peggiorata ulteriormente con la guerra russo-ucraina, che ha comportato un deciso innalzamento dei prezzi dell’energia. La risposta delle città: gli one-stop shops Una delle strategie immediate più diffuse in Europa per far fronte alla crisi energetica è quella degli one-stop shops. In molte città, questi sportelli offrono vari servizi ai cittadini in difficoltà a causa degli elevati costi dell’energia. Tra essi, l’installazione di dispositivi salva energia, l’offerta di assistenza tecnica, consulenza economica e aiuto nel progettare piani di ristrutturazione per la casa. Gli esempi fra le città europee sono molteplici: a Barcellona un team di 40 energy advisors (consulenti energetici) è stato distribuito su 11 punti assistenza secondo le direttive dell’Energy Advisor Point (EAP), che offre aiuto ai cittadini su come migliorare l’efficienza energetica e far valere i propri diritti in questo campo. Amsterdam ha sviluppato il programma Weesp Sustainable, che in collaborazione con FIXbrigade mette a disposizione un team che fornisce assistenza tecnica e informazioni sul risparmio energetico ai residenti. Un lavoro simile è svolto da De Energiecentrale, a Gand, che opera soprattutto nell’assistenza sui contratti per la fornitura di energia e sui piani di rinnovamento o restauro della casa. A Vienna è attivo il progetto RenoBooster, fondato direttamente dall’Ue, che offre servizi analoghi. A Milano, lo Sportello Aiuto Energia fornisce informazioni e supporto nel richiedere bonus e incentivi energetici, consulenza tecnica su eventuali lavori strutturali per migliorare l’efficienza energetica della casa e promozione di pratiche di risparmio. Da citare la Riga Energy Agency (REA) a Riga, anch’essa attiva nel campo della consulenza energetica. Interessante il caso del progetto Sozialpädagogische Energieberatung, a Monaco di Baviera, con cui la città sta sperimentando un approccio socio-educativo: usando un linguaggio poco tecnico e facile da comprendere, le informazioni e i consigli dei consulenti puntano a generare un cambiamento virtuoso nelle abitudini di consumo energetico dei cittadini. La strategia a lungo termine Per il futuro, secondo il report, sarà necessario investire su costruzioni ad alto livello di efficienza energetica e indirizzare i cittadini verso sistemi di energia più sostenibili, anche con piani di ristrutturazione mirati. A livello Ue, si punta a rinnovare il patrimonio edilizio introducendo standard minimi di performance energetica, secondo l’Energy Performance of Buildings Directive (EPBD). Il piano, inoltre, conta di offrire un supporto economico alle iniziative locali in favore della transizione verso sistemi di energia sostenibile, riconoscendo alle città un ruolo cruciale nella lotta alla povertà energetica. Eugenio Trevissoi