Materie prime critiche: la posizione dell’UE

Materie prime critiche: la posizione dell’UE

Giovedì 14 settembre i deputati dell’Europarlamento hanno preso posizione sull’incremento dell’offerta di materie prime strategiche, fondamentali per garantire la transizione dell’UE verso un futuro sostenibile, digitale e sovrano.

Le materie prime critiche

Auto elettriche, pannelli solari e smartphone contengono materie prime fondamentali.

Per ora, l’UE dipende da alcune materie prime.

Le materie prime critiche sono fondamentali per la transizione sia verde che digitale dell’UE, quindi garantirne l’approvvigionamento risulta fondamentale per la resilienza economica, la leadership tecnologica e l’autonomia strategica dell’UE.

A seguito dell’inizio della guerra russa contro l’Ucraina e preso atto di una politica commerciale e industriale cinese sempre più aggressiva, anche il cobalto, il litio e altre materie prime sono diventati un fattore geopolitico.

Con lo spostamento globale verso le energie rinnovabili e la digitalizzazione delle economie e delle società, la domanda di queste materie prime strategiche è destinata ad aumentare rapidamente nei prossimi decenni.

Goals

La legge sulle materie prime critiche, infatti:

  • risulta preordinata a rendere l’UE più competitiva e autonoma,
  • ridurrà la burocrazia,
  • promuoverà l’innovazione lungo l’intera catena del valore,
  • sosterrà le PMI,
  • stimolerà la ricerca e lo sviluppo di materiali alternativi e metodi di estrazione e produzione più rispettosi dell’ambiente.

Partenariati strategici

Nella loro posizione negoziale in vista dei colloqui col Consiglio, gli eurodeputati hanno evidenziato l’importanza di garantire partenariati strategici tra l’UE e i paesi terzi sulle materie prime critiche, per diversificare l’approvvigionamento dell’UE, su un piano di parità, con vantaggi per tutte le parti.

Intendono aprire la strada a partenariati a lungo termine col trasferimento di conoscenze e tecnologie, formazione e miglioramento delle competenze per nuovi posti di lavoro con migliori condizioni di lavoro e di reddito, nonché estrazione e lavorazione secondo i migliori standard ecologici nei paesi partner.

Inoltre, i deputati vogliono intensificare l’attenzione alla ricerca e all’innovazione riguardo ai materiali sostitutivi e ai processi produttivi che potrebbero sostituire le materie prime nelle tecnologie strategiche.

In più, intendono fissare obiettivi di circolarità per favorire l’estrazione di materie prime più strategiche dai prodotti di scarto.

Infine, i deputati insistono sulla necessità di ridurre la burocrazia per le imprese, in particolare per le piccole e medie imprese (PMI).

Dichiarazioni

L’eurodeputato leader Nicola Beer (Renew, DE) ha dichiarato: “Il percorso verso la sovranità e la competitività europea è stato tracciato. Con una maggioranza schiacciante tra i gruppi politici nel voto di oggi, il Parlamento europeo ha reso molto chiara la sua posizione sulla sicurezza dell’approvvigionamento europeo e assume un forte mandato nei negoziati con il Consiglio e la Commissione. Il nostro focus è sulla riduzione della burocrazia, processi di approvazione rapidi e semplici, una spinta alla ricerca e all’innovazione lungo l’intera catena del valore e incentivi economici mirati per gli investitori privati ​​in un’ottica di produzione e riciclaggio europei. Il Parlamento europeo è concentrato sulla costruzione di partenariati strategici e paritari con i paesi terzi.

Il Parlamento spingerà per concludere i negoziati del trilogo entro Natale 2023. Contiamo sul fatto che l’urgenza e l’importanza di un approvvigionamento sicuro e sostenibile di materie prime sia una preoccupazione tanto per gli Stati membri quanto lo è per noi, rappresentanti del popolo.”

Next steps

Il progetto di legge è stato adottato con 515 voti favorevoli, 34 contrari e 28 astensioni. Il Parlamento deve quindi avviare i negoziati con la presidenza spagnola del Consiglio per raggiungere un accordo in prima lettura.