Commissione UE e Cina al secondo dialogo sul tema del digitale

Commissione UE e Cina al secondo dialogo sul tema del digitale

Delegati della Commissione UE il 18 settembre hanno partecipato, a Pechino, al secondo dialogo sulla tematica digitale con la Cina. Tra gli argomenti temi AI e dati. Impegni su scienza, tecnologia, innovazione.

Il secondo incontro sui temi digitali a Pechino

Co-presieduto da Vera Jourova, vicepresidente per i valori e la trasparenza, e vicepremier cinese Zhang Guoqing, il dialogo ospitato a Pechino ha riguardato questioni cruciali quali:

Anche il commissario per la Giustizia e i diritti dei consumatori, Didier Reynders, ha partecipato ai dibattiti tramite videocall.

Entrambe le parti si sono impegnate in una discussione approfondita su aree cruciali della politica e delle tecnologie digitali

L’update dell’UE

La Commissione ha fornito aggiornamenti sull’evoluzione normativa dell’UE, tra cui:

  • la legge sui servizi digitali,
  • la legge sui mercati digitali.

Focus sull’AI

Le due parti hanno scambiato opinioni sull’intelligenza artificiale (AI)

La Commissione ha illustrato gli sviluppi della legge sull’intelligenza artificiale, evidenziando l’importanza di un utilizzo in senso etico di questa tecnologia, nel pieno rispetto dei diritti umani universali, alla luce dei recenti rapporti delle Nazioni Unite.

TIC

La Commissione ha inoltre ribadito il proprio sostegno agli standard globali e interoperabili delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC) e ha esortato le autorità cinesi a garantire un contesto imprenditoriale equo e basato sulla reciprocità nel settore digitale.

Dati industriali

Ha inoltre espresso preoccupazione per le difficoltà incontrate dalle imprese dell’UE in Cina nell’utilizzare i propri dati industriali, a seguito dell’applicazione della recente legislazione. 

Le discussioni su questo argomento proseguiranno nell’ambito del dialogo economico ad alto livello con l’obiettivo di trovare soluzioni concrete.

Riduzione dei rischi

La Commissione ha spiegato il suo approccio di riduzione dei rischi nell’ambito della strategia europea di sicurezza economica, che consiste nel mitigare i rischi per le catene di approvvigionamento, le infrastrutture critiche e la sicurezza tecnologica.

Prodotti venduti online

Per quanto riguarda la sicurezza dei prodotti, la Commissione e la Cina hanno accolto con favore la firma del piano d’azione sulla sicurezza dei prodotti venduti online.

L’obiettivo del piano d’azione è rafforzare ulteriormente il dialogo e la cooperazione tra la Commissione europea e l’Amministrazione generale delle dogane cinesi (GACC). 

Entrambe le parti hanno concordato di scambiare rapidamente informazioni sui prodotti non sicuri venduti online; organizzare workshop periodici per scambiare informazioni e conoscenze su leggi, regolamenti e migliori pratiche e organizzare attività specifiche di sensibilizzazione e formazione sulle norme UE sulla sicurezza dei prodotti per le aziende che vendono online.

La Cina ha condiviso aggiornamenti sulle proprie politiche e pratiche nel dominio digitale. Entrambe le parti hanno concordato di proseguire le discussioni a livello tecnico, riprendendo il dialogo sulle TIC Cina-UE.

Il primo dialogo nel 2020

Il primo dialogo digitale ad alto livello UE-Cina si era svolto nel settembre 2020 e da allora non si era più riunito.

La ripresa di questo dialogo era stata annunciata dalla presidente Ursula von der Leyen durante la sua visita a Pechino il 6 aprile 2023.

Dal 2009 la Commissione porta avanti con la Cina un dialogo sulle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC) a livello tecnico, che comprende:

  • le politiche in materia di TIC e digitali,
  • le questioni normative.

Tuttavia, anche questo dialogo sulle TIC non si teneva dal 2020.

Gli impegni UE-Cina

Inoltre, l’impegno con la Cina in:

  • scienza,
  • tecnologia,
  • innovazione,

si svolge nel quadro della tabella di marcia congiunta per il futuro della cooperazione UE-Cina in scienza, tecnologia e innovazione, in discussione.

L’UE è attivamente impegnata nella governance dell’IA, in particolare attraverso la proposta legislativa di una legge sull’intelligenza artificiale e a livello internazionale attraverso il processo di Hiroshima del G7. 

Contribuirà inoltre alle discussioni sulla governance globale avviate dal Segretario generale delle Nazioni Unite.

Le dichiarazioni in occasione del dialogo del 18 settembre

Oggi abbiamo avuto una discussione franca con la Cina sugli aspetti cruciali delle nostre politiche e tecnologie digitali. Vogliamo cooperare laddove possiamo realizzare progressi sostanziali. Oggi abbiamo compiuto un importante passo avanti anche sul fronte della tutela dei consumatori. E dobbiamo impegnarci nelle aree in cui non siamo d’accordo. Non possiamo risolvere le nostre preoccupazioni e i nostri punti di vista diversi in un giorno, ma manterremo il dialogo sulle questioni digitali, che sono così fondamentali sia per le nostre economie che per le nostre società (Věra Jourová, vicepresidente per i valori e la trasparenza).

Quando si tratta di intelligenza artificiale, dati e altre risorse digitali cruciali, abbiamo approcci e sistemi distinti. L’UE è un continente aperto, ma alle nostre condizioni. La giornata di oggi rappresenta un’opportunità per presentare il nostro regolamento digitale completo. Chiediamo inoltre una maggiore reciprocità per consentire l’accesso delle aziende europee al mercato cinese. In linea con ciò, abbiamo anche deciso di rilanciare il nostro dialogo sulle TIC (Thierry Breton, Commissario per il Mercato interno).

L’era del consumo online senza confini è ormai davvero arrivata, ma ci sono anche nuove sfide globali da affrontare. Ciò significa che la cooperazione multilaterale deve essere ulteriormente rafforzata per garantire la tutela dei consumatori. Il piano d’azione tra UE e Cina sulla sicurezza dei prodotti venduti online renderà gli acquisti online più sicuri non solo per gli europei ma anche per i consumatori cinesi. Ad esempio, aiuterà a identificare in modo più rapido ed efficiente i prodotti pericolosi venduti online e a ritirarli dai mercati. Si tratta di una situazione vantaggiosa per tutti e di un passo importante verso l’innalzamento degli standard di protezione dei consumatori all’interno dell’Unione europea e oltre (Didier Reynders, Commissario alla Giustizia).