Nuovo Codice della Strada: sette regole per smart cities più sicure

Nuovo Codice della Strada: sette regole per smart cities più sicure

Un centro abitato non può dirsi smart city se non riesce a contenere gli incidenti fra veicoli: il nuovo Codice della Strada italiano, migliorando la sicurezza, è adatto a città intelligenti e sicure.

Nuovo Codice della Strada: passo avanti

Parliamo del disegno legge denominato “Interventi in materia di sicurezza stradale e delega per la revisione del Codice della Strada”: il Consiglio dei ministri ha approvato in via definitiva il il testo. Che in precedenza era stato esaminato dalla Conferenza unificata, dalla quale è arrivato il parere favorevole. La palla passa al Parlamento: a ottobre inizia la discussione.

1) Velocità: recidivi delle città nel mirino

Per iniziare, il tema è la velocità. In fatto di autovelox, nel nuovo Codice della Strada ci sarà una definizione stringente sulle specifiche tecniche degli apparecchi e sul loro posizionamento. Insomma, massima trasparenza a beneficio della riduzione dei sinistri. Inoltre, ci sarà un incremento della sanzione amministrativa pecuniaria fino a € 1.084 più la sospensione della patente di da 15 a 30 giorni, se in città si infrange il limite di velocità per due volte in un anno: recidivi nel mirino.

2) Monopattini elettrici: tre obblighi

In arrivo tre obblighi. Uno: sottoscrivere un’assicurazione Rc Responsabilità civile, come la Rc auto delle vetture. Copre i danni agli altri in caso di sinistro. Due: indossare il casco (oggi solo per i minori). Tre: dotare il mezzo di un codice identificativo, una sorta di targhino. Così, le telecamere delle smart cities potranno individuare chi sgarra su monopattino e multarlo: come avviene per auto e scooter.

3) Alcol e droga: stretta con ergastolo della patente

Col nuovo Codice della Strada, chi prende una multa per stato di ebbrezza non potrà assumere alcolici prima di mettersi alla guida. E dovrà installare a bordo del veicolo l’alcolock, il dispositivo che blocca l’avvio del motore in caso di superamento dei limiti. In caso di drogatest rapido positivo, immediato ritiro della patente, sospensione per tre anni: per i recidivi, ritiro a vita. Ossia l’ergastolo della patente.

4) Smartphone e distrazione: giro di vite

Oggi multa per guida con smartphone in mano nella fascia € 165-660. Domani € 422-1.697. Più la sospensione della patente da 15 giorni a due mesi fin dalla prima violazione: oggi invece per due infrazioni nel biennio. In caso di recidiva nel biennio, sospensione della patente da uno a tre mesi (già prevista), e ammenda da € 644 a 2.588, oltre a una decurtazione dei punti dalla patente. Ossia -8 alla prima violazione e -10 punti alla seconda.

5) Divieto di sosta da combattere

A tutela dei disabili, per i ciclomotori e i motoveicoli a due ruote multe rincarate nella fascia € 165-660, mentre per i restanti veicoli si sale da a € 330-990. Multe più pesanti per il divieto alla fermata di autobus e altri mezzi di trasporto pubblico locale: € 165-660 euro per le auto.

6) Precedenza: infrazioni visionate da remoto

Ci sarà la possibilità di contestare attraverso gli accertamenti da remoto la violazione dell’obbligo di dare precedenza in corrispondenza degli attraversamenti a pedoni e ciclisti. E la violazione del divieto di fermata e della sosta riservata, nei soli casi in cui siano occupati gli stalli riservati a organi di polizia stradale, vigili del fuoco e servizi di soccorso, stalli rosa e stalli riservati a disabili, veicoli elettrici, al carico/scarico delle merci e ai servizi di trasporto pubblico.

7) Neopatentati: lo status si allunga

Oggi, per un anno da quando si è conseguita la patente, divieto di guida di auto con una potenza superiore a 55 kW/t o di veicoli per il trasporto fino a otto persone con potenza massima di almeno 70 kW. Domani per tre anni. Per le vetture elettriche o ibride plug-in non si può invece andare oltre con potenza specifica di 65 kW/t, riferita alla tara, compreso il peso della batteria. Deroghe per il trasporto di disabili.