Gigabit Infrastructure Act per colmare il divario digitale

Gigabit Infrastructure Act per colmare il divario digitale

Il Gigabit Infrastructure Act, in tema di connettività globale, cerca di affrontare lo squilibrio digitale, garantendo che ogni cittadino europeo, indipendentemente dalla sua ubicazione, possa accedere e beneficiare dei servizi digitali.

Digital divide tra aree urbane e rurali

Le disparità nell’accesso e nell’alfabetizzazione digitale sono diventate sempre più evidenti nell’UE.

Mentre i centri urbani spesso beneficiano dei più recenti progressi tecnologici, le aree rurali e remote possono restare indietro.

Tale divario digitale non solo ostacola le opportunità individuali, ma soffoca anche il potenziale di crescita economica regionale.

Le soluzioni proposte dal Parlamento UE

Per questo l’Europarlamento sta promuovendo procedure più semplici e chiare per la concessione dei permessi infrastrutturali, in modo da affrontare le disparità tra gli Stati membri e le aree urbane e rurali, anche abolendo le tariffe per le chiamate e gli SMS intra-UE.

La commissione dell’industria ha infatti adottato posizione sulla “legge sulle infrastrutture Gigabit”, intesa a ridurre i costi e la burocrazia per lo sviluppo delle reti ad altissima velocità.

Martedì 19 settembre gli eurodeputati della commissione Industria, ricerca ed energia hanno quindi adottato una posizione negoziale sul progetto di legge che ridurrebbe i costi di implementazione di reti con capacità Gigabit (che possono consentire il download di dati alla velocità di 1 gigabit al secondo).

Il progetto di mandato è stato adottato con 48 voti favorevoli, 1 contrario e 5 astensioni.

I deputati hanno inoltre votato per l’apertura dei negoziati con il Consiglio con 45 voti favorevoli, 2 contrari e 4 astensioni, decisione che tuttavia dovrà ricevere il via libera da tutti i deputati nella prossima sessione plenaria.

Goals

Gli obiettivi sono stati così individuati:

  • stimolare gli investimenti nelle infrastrutture digitali,
  • favorire la crescita economica,
  • garantire che le imprese europee rimangano in prima linea nell’innovazione globale.

La legge:

  • semplificherebbe, ridurrebbe i costi e accelererebbe le procedure amministrative per la concessione dei permessi,
  • ridurrebbe gli ostacoli burocratici per gli operatori e le amministrazioni nazionali, rendendo così il processo di implementazione più fluido e veloce.

Nei loro emendamenti, i deputati riducono il tempo a disposizione delle autorità nazionali per decidere se concedere un permesso da quattro a due mesi.

Le misure:

  • faciliterebbero l’accesso alle infrastrutture fisiche come edifici, tetti, facciate e arredo urbano,
  • incoraggerebbero la condivisione delle infrastrutture fisiche esistenti, come condotte, pali, tralicci, installazioni di antenne, torri e altre costruzioni di supporto, per ridurre al minimo i costosi lavori di ingegneria civile e accelerare lo sviluppo delle reti ad alta velocità.

La normativa introdurrebbe inoltre misure di coordinamento delle opere civili eseguite dagli operatori di rete o dalle autorità pubbliche.

Disposizioni specifiche mirano inoltre a incentivare e accelerare l’estensione della copertura alle aree rurali, remote e scarsamente popolate.

Per raggiungere questo obiettivo, in situazioni molto limitate, gli obblighi di accesso verrebbero estesi agli edifici commerciali nelle aree con scarsa copertura e in quelle in cui non sono disponibili edifici pubblici per ospitare le infrastrutture.

Abolizione delle tariffe per le chiamate intra-UE

I deputati hanno inoltre introdotto disposizioni per l’abolizione delle tariffe per gli utenti finali per le chiamate e gli SMS intra-UE.

Per evitare prezzi eccessivi, i deputati hanno ritenuto che dovrebbe essere adottata una legislazione per regolamentare le chiamate intra-UE prima che le attuali disposizioni scadano nel maggio 2024.