La cabina telefonica si trasforma in hub di servizi digitali

La cabina telefonica si trasforma in hub di servizi digitali

Cabina telefonica addio. Anzi, no. TIM annuncia 2.500 nuovi punti di servizio digitale in 13 città, riqualificando il 17% delle 15.000 vecchie installazioni in disuso che saranno dismesse entro l’anno. Vantaggi per il turismo, l’accessibilità, la sicurezza urbana e l’inclusione sociale.

Dovevano essere dismesse e nell’attesa della loro rimozione si è sbizzarrita la fantasia dei cittadini: alcune sono state trasformate in librerie di strada per lo scambio gratuito di testi e romanzi; altre sono diventate fioriere; le meno fortunate appaiono ormai come deposito di stracci o rifiuti. Le cabine telefoniche sono ora al centro di un piano di rilancio da parte di TIM, che mira a trasformarle in punti di servizio e presidio inclusivo, con applicazioni che consentiranno anche alle persone con disabilità motorie, barriere linguistiche o visive di accedere alle informazioni e ai servizi digitali.

Chiamate gratuite, info e biglietti online

Le nuove cabine telefoniche saranno anche punti di contatto strategici per il turismo, la cultura e i servizi pubblici locali, dove trovare informazioni sulla programmazione degli eventi ed acquistare biglietti di cinema, teatri, musei e concerti, oltre a prenotare un ristorante o un taxi. Sul monitor touch-screen all’interno non mancheranno news sempre aggiornate sul meteo, sulla viabilità e sugli orari del trasporto pubblico.

Cabina telefonica presidio antiviolenza

TIM ha pensato anche alla sicurezza. Sul dispositivo all’interno spiccherà infatti il tasto “Women+” per accedere in tempo reale ad un servizio di assistenza con operatore, per segnalare e gestire emergenze sociali come fenomeni di microcriminalità ed episodi di violenza nei confronti delle donne.

Milano apripista

Come nel 1952, quando in piazza San Babila a Milano apparve la prima cabina telefonica pubblica italiana, il capoluogo lombardo sarà apripista nel programma di installazione con 450 delle 2.500 nuove postazioni che con il loro design contribuiranno alla riqualificazione urbana di 13 città italiane. Le rimanenti 12.500 cabine “vecchie” saranno invece rimosse entro quest’anno, con tre anni di anticipo rispetto al piano originario e in osservanza della delibera AGCOM 98/23/CONS.

Smart city più inclusive

“Con questo progetto trasformiamo la cabina tradizionale in uno sportello multiservizi di nuova generazione – dichiara Pietro Labriola, Amministratore Delegato di TIM – che contribuirà a rendere le nostre città più sostenibili. Una parte del nostro patrimonio avrà una seconda vita, trasformandosi in uno strumento a disposizione dei cittadini, a conferma del nostro impegno per l’inclusione di genere e sociale nell’era delle smart city”.

Marco Perugini