Le imprese di assicurazioni guardano al futuro puntando sulla centralità della sfida ambientale e sulle soluzioni offerte dallo sviluppo tecnologico.

Cambiamento climatico, innovazione ed intelligenza artificiale sono i temi dell’Insurance Summit 2023, organizzato oggi a Roma da ANIA – Associazione Nazionale fra le Imprese Assicuratrici. Anche il mondo delle assicurazioni riconosce la strategicità della sfida ambientale, da vincere – soprattutto in ambito urbano – interpretando correttamente le tendenze socio-economiche in atto. Secondo le stime delle Nazioni Unite, flussi migratori e trend economici spingeranno l’aumento della popolazione delle città fino a raggiungere i 6,3 miliardi di persone entro il 2050 (2 abitanti su 3 dell’intero pianeta). Già oggi, 17 milioni di europei vivono o lavorano fuori il Paese di origine e tutte le istituzioni comunitarie sono chiamate ad operare secondo un approccio sinergico e compatto nella definizione di politiche ed interventi.

Transizione digitale e verde

Come sottolineato dalla presidente dell’associazione delle assicurazioni, Maria Bianca Farina, le risorse per guardare al futuro non mancano, visto che il Next Generation EU e il Quadro finanziario pluriennale dell’Unione mobilitano oltre duemila miliardi di euro per il prossimo quadriennio. “I cittadini vogliono una transizione digitale che metta l’uomo al centro e una transizione verde che non sia percepita come ostile – ha sottolineato Farina – ma è indispensabile l’implementazione di partnership finanziarie pubblico-private. Di fronte ai rischi legati al cambiamento climatico, il potenziamento del sistema di protezione dei cittadini, delle imprese e dei territori dovrebbe far leva anche sulla mutualizzazione assicurativa dei rischi”.

Meno del 10% del patrimonio immobiliare è assicurato

“A fronte di un patrimonio immobiliare che in Italia vale circa 8.000 miliardi di euro – ha sottolineato il ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti – la quota coperta da assicurazioni è pari a solo 675 miliardi di euro: appena il 9%, contro una media che, in Francia e in Germania è intorno al 60%.  Vanno poste le condizioni affinché le imprese e le famiglie sviluppino la consapevolezza della necessità di schemi assicurativi di protezione dai rischi naturali”.

La spinta dell’IA anche nelle assicurazioni

Guardando al domani, l’ANIA riconosce il ruolo chiave dell’intelligenza artificiale nello sviluppo dell’economia e del tessuto sociale. Richiamando uno studio di Bloomberg, la presidente Farina ha evidenziato che “il mercato dell’IA generativa potrebbe raggiungere un valore di 1.300 miliardi di dollari entro il 2032 nel mondo, creando già nei prossimi cinque anni 69 milioni di nuovi posti di lavoro. Il Sistema Paese potrà beneficiare dell’intelligenza artificiale anche nel settore assicurativo, ad esempio in ambito Healt, innovando le modalità di assistenza continuativa alle persone, o sul fronte della previsione di eventi metereologici estremi”.

Marco Perugini