Fit for 55: verso la messa a terra della legislazione

Fit for 55: verso la messa a terra della legislazione

La Commissione UE ha accolto con favore l’adozione, avvenuta il 9 ottobre, dei due ultimi pilastri del pacchetto legislativo “Fit for 55”, finalizzato al raggiungimento degli obiettivi climatici dell’UE per il 2030.

Con l’adozione della direttiva sulle energie rinnovabili e del regolamento sull’aviazione ReFuelEU, l’UE ha formalizzato i propri obiettivi climatici, che coprono tutti i settori chiave dell’economia. 

Il pacchetto globale comprende obiettivi di riduzione delle emissioni in un’ampia gamma di settori, un obiettivo per potenziare i pozzi naturali di assorbimento del carbonio e un sistema aggiornato di scambio delle emissioni per limitare le emissioni, assegnare un prezzo all’inquinamento e generare investimenti nella transizione green, ma anche sostegno sociale a cittadini e piccole imprese

Per garantire condizioni di parità alle aziende europee, il meccanismo di adeguamento delle frontiere del carbonio garantisce che le merci importate paghino un prezzo di carbonio equivalente nei settori target. 

L’UE eliminerà, in modo graduale, entro il 2035, i veicoli inquinanti, potenziando al contempo le infrastrutture di ricarica e l’uso di carburanti alternativi nei trasporti stradali, marittimi e aerei.

Il pacchetto “Fit for 55” è stato presentato nel luglio 2021 per rispondere ai requisiti della legge UE sul clima, preordinati a ridurre le emissioni nette di gas a effetto serra in Europa di almeno il 55% entro il 2030.

È stato aggiornato quando la Commissione ha manifestato maggiori ambizioni in materia di energie rinnovabili ed efficienza energetica nel piano REPowerEU, per rispondere all’invasione russa dell’Ucraina e rafforzare la sicurezza energetica dell’Europa. 

Si prevede che il pacchetto legislativo finale ridurrà le emissioni nette di gas serra dell’UE del 57% entro il 2030

Nonostante tale pacchetto legislativo costituisca una parte centrale del Green Deal europeo, continuano i lavori su altri fascicoli e proposte legislative pendenti, ma anche sull’attuazione della legislazione negli Stati membri.

La direttiva sulla tassazione dell’energia, parte integrante del pacchetto Fit for 55, deve ancora essere completata, e la Commissione esorta gli Stati membri a concludere i negoziati il ​​prima possibile.

Ridurre il carbonio, fissare i prezzi alle emissioni, investire nelle persone

La tariffazione del carbonio e un tetto annuale alle emissioni garantiscono che chi inquina paghi, e che gli Stati membri generino entrate che possono investire nella transizione green. 

Il nuovo sistema di scambio delle emissioni dell’UE estende gradualmente la tariffazione del carbonio a nuovi settori dell’economia per sostenerne la riduzione delle emissioni, in particolare i combustibili per trasporti e riscaldamento e il trasporto marittimo.

Attraverso tale riforma, gli Stati membri ora spenderanno il 100% dei proventi derivanti dallo scambio di emissioni in progetti legati al clima e all’energia e alla dimensione sociale della transizione.

Il nuovo Fondo sociale per il clima dedicherà 65 miliardi di euro dal bilancio dell’UE e oltre 86 miliardi di euro in totale per sostenere i cittadini più vulnerabili e le piccole imprese nella transizione green

Il nuovo meccanismo di adeguamento del carbonio alle frontiere garantirà che anche i prodotti importati pagheranno un prezzo del carbonio alla frontiera nei settori coperti. 

Si tratta di uno strumento cruciale per promuovere la riduzione delle emissioni globali e sfruttare il mercato dell’UE per perseguire i nostri obiettivi climatici globali.

In combinazione col sistema di scambio delle quote di emissioni dell’UE, riduce il rischio di “rilocalizzazione delle emissioni di carbonio”, per cui le aziende sposterebbero la loro produzione fuori dall’Europa verso paesi con standard ambientali meno rigorosi.

Promuovere le energie rinnovabili e risparmiare energia

L’accordo sulla revisione della direttiva sulle energie rinnovabili fissa l’obiettivo vincolante dell’UE in materia di energie rinnovabili per il 2030 ad un minimo del 42,5%, rispetto all’attuale obiettivo del 32%. 

Ciò raddoppierebbe quasi la quota esistente di energia rinnovabile nell’UE.

Si concorda inoltre sulla circostanza che l’Europa mirerà a raggiungere il 45% di fonti rinnovabili nel mix energetico dell’UE entro il 2030.

Sulla Direttiva sull’efficienza energetica, i negoziatori hanno concordato un nuovo obiettivo a livello UE per migliorare l’efficienza energetica dell’11,7% entro il 2030

Gli Stati membri dovranno realizzare un risparmio annuo medio dell’1,49% dal 2024 al 2030.

Il settore pubblico aprirà la strada, con un obiettivo di risparmio annuo dell’1,9%. 

L’accordo comprende anche la prima definizione europea di povertà energetica. 

Gli Stati membri dovranno ora attuare miglioramenti dell’efficienza energetica come priorità tra le persone colpite dalla povertà energetica.

Veicoli a emissioni zero

La revisione del regolamento sugli standard di CO2 garantirà che tutte le  auto e furgoni nuovi, immatricolati in Europa, saranno a emissioni “zero” entro il 2035.

Come passo intermedio in vista delle emissioni zero, quelle medie delle nuove auto dovranno diminuire del 55% entro il 2030, e quelle dei nuovi furgoni del 50% entro il 2030.

Il nuovo regolamento per la realizzazione di infrastrutture per i combustibili alternativi (AFIR) stabilisce obiettivi obbligatori di realizzazione delle infrastrutture di ricarica elettrica e di rifornimento di idrogeno lungo le strade europee. 

In tal modo, l’infrastruttura di ricarica accessibile al pubblico per auto e furgoni cresce di pari passo con la flotta di veicoli elettrici.

ReFuelEU Aviation stabilisce norme armonizzate a livello dell’UE per la promozione dei carburanti sostenibili per l’aviazione (SAF), con una quota minima crescente di SAF che deve essere miscelata con cherosene dai fornitori di carburante per l’aviazione e fornita agli aeroporti dell’UE. 

Il regolamento marittimo FuelEU promuoverà l’adozione di combustibili rinnovabili e a basse emissioni di carbonio tramite la definizione di un obiettivo di riduzione graduale dell’intensità media annua di gas serra dell’energia utilizzata a bordo dalle navi.