IP e Macquarie per la transizione elettrica delle aree di servizio

IP e Macquarie per la transizione elettrica delle aree di servizio

La transizione elettrica passa anche – o meglio, soprattutto – dalle aree di servizio. In questa direzione si è concretizzato l’accordo tra IP, il primo operatore privato italiano nel settore dei carburanti e della mobilità, e Macquarie Capital, investitore e consulente nel settore delle infrastrutture e delle energie rinnovabili. Nasce IPlanet, una joint venture paritetica per l’elettrificazione dei distributori presenti sulla viabilità urbana ed extraurbana.

Ugo Maria Brachetti Peretti

Rifornimento in 15 minuti

La nuova società inizialmente sarà composta da 510 aree di servizio IP distribuite in tutta Italia. I distributori di carburante tradizionali saranno integrati con stazioni di ricarica elettrica. La trasformazione dell’intero portafoglio dovrebbe essere completata entro il 2032. Lo sviluppo delle infrastrutture di ricarica avverrà su stazioni di servizio posizionate sulla viabilità urbana ed extraurbana, in prossimità di aree commerciali o densamente trafficate. L’obiettivo, attraverso le innovative tecnologie fast+ (150 kW) e ultrafast (di almeno 300 kW) che saranno a disposizione sulle stazioni IPlanet, è quello di consentire ai viaggiatori un rifornimento in circa 15 minuti, riducendo i tempi di attesa e agevolando un maggiore utilizzo dell’auto elettrica.

L’esperienza di ricarica sarà affiancata anche da nuovi servizi per il viaggiatore. Si prevede, inoltre, che in numerose aree di servizio IPlanet l’energia elettrica sarà fornita da pannelli solari installati in loco, e gestita da sistemi di stoccaggio a batteria per consentire un utilizzo ottimale della fonte rinnovabile.

“Con IPlanet – ha commentato Ugo Brachetti Peretti, presidente di IP – prende forma la nostra visione della stazione di servizio come infrastruttura chiave per la sostenibilità: un hub multi-energia e multiservizi pronto a soddisfare le diverse esigenze di mobilità degli italiani. Questo accordo, insieme all’acquisizione degli asset italiani di Esso, conferisce al nostro gruppo la dimensione e la capacità operativa necessarie per diffondere la mobilità sostenibile: dall’elettrico ai carburanti tradizionali sempre più puliti, dai biocarburanti all’idrogeno”.

Carlo Cimini