Identità digitale europea: accordo provvisorio tra Consiglio e Parlamento UE

Identità digitale europea: accordo provvisorio tra Consiglio e Parlamento UE

La presidenza del Consiglio e i rappresentanti dell’Europarlamento l’8 novembre hanno raggiunto un accordo provvisorio in tema di identità digitale europea (eID).

Portafoglio europeo dell’identità digitale

La revisione del regolamento che disciplina l’identità digitale rappresenta un cambio di prospettiva, atto a garantire l’accesso universale, per individui e imprese, all’identificazione e all’autenticazione elettronica.

Secondo la novella normativa, gli Stati membri dovranno offrire a cittadini e aziende portafogli digitali utili a collegare le loro identità digitali nazionali con la prova di ulteriori attributi personali (patente di guida ecc.).

I cittadini potranno, per l’effetto, comprovare la propria identità e condividere documenti elettronici dai loro portafogli digitali attraverso un semplice clic dal proprio smartphone.

I nuovi portafogli europei di identità digitale permetteranno agli europei di accedere ai servizi online tramite la propria identificazione digitale nazionale, che sarà riconosciuta in tutta Europa senza dover utilizzare metodi di identificazione privata né condividere dati personali.

Il controllo utente consente la condivisione delle sole informazioni che devono essere utilizzate.

Accordo provvisorio 

Dall’accordo provvisorio iniziale di giugno scorso hanno fatto seguito una serie di riunioni tecniche.

Le tematiche salienti concordate dai co-legislatori sono le seguenti:

  • le firme elettroniche: l’impiego del portafoglio sarà gratuito per le persone fisiche per impostazione predefinita, ma gli Stati membri possono prevedere misure per garantire che l’utilizzo free risulti limitato a scopi non professionali
  • il modello di business del wallet: l’emissione, l’utilizzo e la revoca saranno gratuiti per tutte le persone fisiche;
  • la convalida dell’attestazione elettronica degli attributi: gli Stati membri devono fornire meccanismi di convalida gratuiti solo per verificare l’autenticità e la validità del portafoglio e dell’identità delle parti interessate;
  • il codice dei portafogli: le componenti del software applicativo saranno open source, tuttavia agli Stati membri viene lasciata la necessaria libertà affinché, per giustificati motivi, specifiche componenti differenti da quelle installate sui dispositivi degli utenti non possano essere divulgate;
  • è stata garantita la coerenza tra il portafoglio come strumento di identificazione elettronica e lo schema su cui si basa il suo rilascio.

QWAC

La revisione normativa chiarisce la portata dei certificati qualificati di autenticazione web (QWAC), i quali garantiscono che gli utenti possano verificare chi si nasconde dietro un website, preservando al contempo le attuali regole e standard di sicurezza del settore.

Next steps

Dopo l’accordo raggiunto l’8 novembre, ulteriori incontri tecnici dovranno completare il testo giuridico conformemente all’accordo provvisorio.

Una volta finalizzato, il testo sarà sottoposto all’approvazione dei rappresentanti degli Stati membri (Coreper).

Previa verifica giuridica e linguistica, il regolamento modificato dovrà essere adottato formalmente dal Parlamento e dal Consiglio prima di poter essere pubblicato nella Gazzetta ufficiale dell’UE, quindi entrare in vigore.