La dichiarazione di Barcellona richiede il coinvolgimento delle città nelle politiche e nella democrazia UE

La dichiarazione di Barcellona richiede il coinvolgimento delle città nelle politiche e nella democrazia UE

Siglata dichiarazione dei sindaci delle grandi città europee. Al Vertice europeo a Barcellona, i leader delle metropoli UE siglano una rilevante Dichiarazione per chiedere il maggiore coinvolgimento delle amministrazioni locali nelle scelte politiche e nei processi decisionali comunitari.

Riuniti nel summit spagnolo sono trenta leader delle grandi città comunitarie, tra cui Atene, Parigi, Gand, Bilbao, Malaga, Murcia, Milano, Oulu, Tallinn e Tirana, e vice sindaci e consiglieri comunali di Bologna, Bruxelles, Budapest, Helsinki, Porto, Sant Boi, Torino e Vienna.

Il sindaco di Barcellona ​​Jaume Collboni  presiede l’incontro unitamente  al segretario generale di Eurocities, André Sobczak.

Motivazioni della Dichiarazione dei Sindaci

La proposta dei sindaci deriva dal ruolo rivestito dalle istituzioni cittadine, sia come hub di raccordo delle esigenze locali, sia come attore esecutivo principale delle azioni sul territorio, in accordo con le linee di programmazione generale.

Le città infatti, nonostante la scarsità delle risorse, hanno affrontato negli ultimi anni sfide di ampia portata a partire dall’applicazione delle misure anti pandemiche che nell’accoglienza ai rifugiati, non ultimi quelli ucraini. Anche per il futuro, gli spazi urbani continueranno a rivestire un ruolo strategico e al contempo operativo per la gestione degli obiettivi di lungo periodo, comunitari e nazionali, incentrati sulla transizione ecologica e la neutralità climatica delle nuove smart cities.

Proposte  dei leader cittadini

La Dichiarazione siglata è finalizzata ad una maggiore interazione tra città e decisori europei, anche con il coinvolgimento nelle presidenze dell’UE, per tutti i settori che hanno un impatto sulle aree urbane. Un’ulteriore proposta degli amministratori riguarda la riforma del Comitato europeo delle regioni volta a garantire una partecipazione allargata alle amministrazioni comunali.

Cinque punti cardine della Dichiarazione dei Sindaci

La Dichiarazione dei sindaci si incardina su cinque elementi basilari ispirati al principio di sussidiarietà e alla centralità delle città nelle sfide di crescita dei prossima decenni, in tutti i settori : mobilità, edilizia, urbanistica, alimentazione, sicurezza etc..

  1. “Rafforzare la democrazia, promuovere il decentramento, garantire l’autogoverno locale e l’effettiva applicazione del principio di sussidiarietà definito nel Trattato sull’Unione europea e, allo stesso tempo, rafforzare il partenariato con i governi locali”.
  2. “Promuovere il decentramento fiscale e la sostenibilità finanziaria locale, che è fondamentale per dare potere ai governi delle città”.
  3. “Rafforzare la dimensione urbana delle politiche dell’UE. Il rapido sviluppo e la crescente importanza delle città richiedono un approccio alle politiche urbane dell’UE che preveda la partecipazione delle città, cosa che ancora non avviene”.
  4. “Coinvolgere le città nelle presidenze dell’UE e nella composizione del Consiglio. L’inclusione delle città nella progettazione e nell’applicazione del processo decisionale politico e delle priorità politiche non solo migliorerà l’efficacia, ma rafforzerà anche la responsabilità democratica”.
  5. “Riformare il Comitato Europeo delle Regioni per garantire una maggiore partecipazione delle amministrazioni comunali e metropolitane”.

La Dichiarazione dei sindaci è sottoposta alla Presidenza spagnola dell’UE e al Consiglio europeo di dicembre per le relative competenze e valutazioni conseguenti alla proposta. 

Jaume Collboni  sottolinea che l’Unione europea “deve essere più in contatto con il pubblico attraverso le città, poiché sono gli organi amministrativi più accessibili ed efficienti quando si tratta di incanalare politiche che hanno un impatto diretto”.

Roberta Mordini