La casa del cittadino, il Report di AGID sulla digitalizzazione PA

La casa del cittadino, il Report di AGID sulla digitalizzazione PA

Si avvicina il finire del 2023, quindi è tutto un susseguirsi di resoconti per le attività svolte, gli obiettivi raggiunti e la conta di quelli, per poco, mancati. Tra questi il Report sulla progressiva digitalizzazione della PA.

Progetto “Italia Login”

“Il progetto “Italia Login – La casa del cittadino” nasce per accompagnare e supportare le Pubbliche Amministrazioni nel processo di trasformazione digitale, in una logica di trasparenza, semplificazione ed efficienza.”

Il disclaimar appena letto proviene dal sito dell’Agenzia per l’Italia Digitale, il fulcro del cambiamento in corsa. I fondi, cui il programma si riferisce, sono afferenti al PON, in linea con i programmi di potenziamento della PA.

Agid, si diceva, è sempre più protagonista, in questo particolare frangente, nell’ottica di sovrintendere e assistere le PA, centrali ma anche, e sopratutto, locali, nella riuscita degli obiettivi previsti in ottica Pnrr.

Il lavoro disimpegnato dall’Agenzia è squisitamente tecnico, stante la tematica sia permeata fortemente, e inevitabilmente, dalle scelte della politica.

Il riferimento, in questo caso, corre alle modifiche intervenute alla legge di bilancio 2024, e alle critiche sollevate, circa i tagli esercitati, da UPI – Unione Provincie d’Italia.

Digitalizzazione della PA

Il Report

Il percorso di digitalizzazione della PA è quindi fotografato nel Report divulgato da AgID.

Da un lato viene rilanciato l’insieme di progetti che sono stati seguiti, oltre 30, interessando una pluralità di amministrazioni e quindi di aree coperte. Si spazia dalla formazione all’interoperabilità dei servizi.

Ancora, altro aspetto da considerare è la creazione di apposite piattaforme telematiche volte a favorire le molteplici attività da disimpegnare.

Si fa riferimento, infatti, al monitoraggio delle statistiche di accesso ai siti web della PA, agli appalti, alla community per i responsabili per la transizione digitale.

I risultati presentati sono considerati tendenzialmente apprezzabili.

L’attività censuaria ha alla base una  popolazione campionaria di 3.300 amministrazioni. Alle stesse  è stato sottoposto un questionario. In un secondo momento, a dieci amministrazioni, scelte a campione, proseguendo con intervista semi-strutturata.

Il 40% dei Comuni ha gradito gli strumenti messi a disposizione da AgID, tra cui le linee guida per i servizi digitali.

Ovviamente la creazione dei portali web rappresenta il primo approdo dell’utente in un ambiente digitale. A questi si aggiunge la valutazione dei rischi cui potrebbe incorrere l’amministrazione assistita.

Non pare abbiano avuto analoga aspettativa le indicazioni circa lo sviluppo di software sicuro. In questo caso bisogna considerare anche la esternalizzazione dei servizi, massicciamente presente nelle PA locali. Meno presente, invece, tale particolare elemento, nella amministrazione centrali, dove si registra la presenza di una nutrita pattuglia di softwarehouse realmente in house,  si pensi a Sogei, a titolo esemplificativo.

Sempre più centrale è la figura del Responsabile per la Transizione Digitale. Nel 62% dei casi rilevati, le amministrazioni hanno provveduto a creare una struttura ad hoc.

Studi paralleli sul punto

Assintel, l’associazione nazionale delle imprese ICT e Digitali di Confocommercio, ha presentato, agli inizi di novembre ’23, un position paper durante un evento al Senato della Repubblica.

La digitalizzazione delle Pubbliche Amministrazioni centrali e delle Pubbliche Amministrazioni locali – sottolinea Assintel – è fondamentale per la trasformazione del Paese. Questo processo comprende tecnologie, regolamenti e soprattutto cambiamenti organizzativi e culturali

Particolare enfasi viene data, nel consesso, agli ecosistemi digitali federati.

L’esempio è quanto realizzato durante Expo Milano 2015, al punto da essere oggi ancora finanziato con Pnrr, perché modello di buone pratiche di interoperabilità, al punto da essere inserito nel progetto nazionale tourism digital hub.

Il messaggio conclusivo è stato infatti il creare solide basi di interoperabilità e collaborazione tra pubblica amministrazione e i privati (aziende locali e pmi).

Silvestro Marascio