Esg Schools Reinventing Cities: le scuole progettano le città sostenibili Patrizia Licata 20 November 2023 Sostenibilità Notizie correlate Enforcement Legal Giro di vite del Governo per la sicurezza urbana Smart Road Esg Enforcement Legal L’1,6% del suolo urbano italiano è in abbandono Smart Road Esg L’arte antismog made in Italy La pianificazione urbana sostenibile parte dalle scuole: da questo assunto nasce “Schools Reinventing Cities”, un progetto del network C40 che sfida gli studenti a progettare soluzioni di urbanistica capaci di rendere le nostre città più resistenti ai cambiamenti climatici. Partito a gennaio del 2023, il progetto ha superato quota 100.000 ore passate al computer a elaborare la smart city del futuro con gli strumenti messi a disposizione da Microsoft. Ora la sfida viene rilanciata con la nuova versione del “Schools Reinventing Cities Toolkit”, gli strumenti online con cui gli studenti di tutto il mondo possono disegnare una pianificazione urbana ecologica. C40 è la rete di sindaci di oltre 100 città mondiali impegnati con azioni concrete nel contrasto al cambiamento climatico. Schools Reinventing Cities: c’è in gioco la sostenibilità Per contribuire allo urban planning sostenibile, infatti, ragazze e ragazzi hanno a disposizione gli strumenti di Minecraft Education di Microsoft, una cassetta di attrezzi digitale basata su applicazioni di gaming. ll toolkit aggiornato “Reinventing Cities Minecraft Education” è un mondo virtuale con sette diversi template di biomi e risorse sia per gli studenti che per gli insegnanti. Ad oggi sono sette le città mondiali – New York, Los Angeles, Winnipeg, Calgary, Quezon City, Buenos Aires e Londra – i cui studenti hanno partecipato al progetto. Usando strumenti simili a quelli dei videogame, ragazze e ragazzi hanno progettato innovazioni che provano a risolvere le emergenze ambientali che più impattano le loro città per costruire un futuro più inclusivo e sostenibile: strade ecologiche, sistemi di trasporto a basse emissioni e catene alimentari resilienti. Le idee sono state presentate in una competizione davanti ai sindaci delle sette città, prima a Quezon City, poi a Londra e Buenos Aires e infine a New York, dove sono stati premiati gli studenti di una scuola media di Manila e quelli di un liceo di San Francisco. Nei prossimi mesi la competizione raggiungerà altre città. Le competenze per l’economia zero-net Il recente studio Ocse “Skills Outlook 2023″ ha sottolineato il valore delle competenze e della formazione continua come strumento che aiuta ogni persona a gestire e padroneggiare i cambiamenti del nostro tempo, inclusa la crisi climatica. Lo studio sottolinea il valore delle competenze per sfruttare il potenziale delle tecnologie avanzate, passare a un’economia zero-net e preservare l’occupazione e il benessere delle persone e stimola i Paesi a “intensificare in modo significativo gli sforzi per rafforzare i sistemi di istruzione e fornire migliori opportunità di aggiornamento e riqualificazione”. Per esempio, solo circa un giovane su tre nei paesi dell’Ocse combina i livelli fondamentali di alfabetizzazione scientifica con gli atteggiamenti e i comportamenti che consentono loro di essere consumatori attenti e futuri lavoratori nell’economia verde. D’altro canto, i giovani che si sono dichiarati d’accordo, o fortemente d’accordo, nell’affermare di avere a cuore la tutela dell’ambiente, sono più propensi (con una differenza di 16 punti percentuali in più) a risparmiare energia per motivi ambientali. Il report sottolinea proprio questo legame diretto tra competenze, occupabilità e comportamenti consapevoli in ottica di transizione ecologica e ricorda anche che le disuguaglianze socio-economiche si riflettono fortemente nella capacità di trovare un lavoro in economie che evolvono e di adottare comportamenti a minore impatto ambientale. Patrizia Licata