Smart Road Tech Visiblezone: l'auto vede il pedone nascosto e avvisa il conducente Paolo Odinzoff 23 November 2023 Sicurezza La startup israeliana Visiblezone ha ideato una tecnologia che potrebbe limitare gli incidenti coi pedoni. Un pedone si avvicina a un incrocio nascosto da un edificio, da alberi o da veicoli ingombranti parcheggiati magari in doppia fila, scende dal marciapiede per attraversare la strada e l’autista dell’auto che sopraggiunge non riesce a fermarsi in tempo: è purtroppo una situazione comune soprattutto nelle città più affollate e trafficate. L’ennesima causa di incidenti che ogni anno aggravano il bilancio di morti e feriti sulle strade urbane. Visiblezone, startup israeliana che fa parte dell’incubatore Labs/02 di OurCrowd, fondata e diretta da Gabi Ofir con alle spalle 20 anni di lavoro sui protocolli di comunicazione presso Motorola, ha però ideato una tecnologia che potrebbe limitare, se non evitare del tutto, che si verifichino circostanze del genere. Un software gestito da intelligenza artificiale Funziona attraverso i telefoni cellulari che oggi la maggior parte dei pedoni porta con sé. Sfrutta un’intelligenza artificiale progettata per essere incorporata negli smartphone e nelle automobili e, grazie a un modello matematico residente nel telefono, ha la capacità di analizzare il comportamento umano e prevedere un incidente prima che accada. Se il pedone è in pericolo, il telefono inizia immediatamente a trasmettere un segnale nell’area circostante. L’auto in avvicinamento lo riceve e utilizza il sistema per determinare se è probabile che possa verificarsi un sinistro e nel caso avvisa preventivamente il conducente con diversi tipi di alert sonori e luminosi. Nessuna modifica all’hardware delle vetture Visiblezone ha comunicato l’intenzione di voler donare il software ai produttori di telefoni affinché lo incorporino nel loro firmware in modo che sia disponibile a tutti. I costruttori di automobili dovranno invece pagare per installare il corrispondente programma nel sistema operativo delle loro vetture. La tecnologia non richiede modifiche all’hardware delle automobili e potrebbe quindi di conseguenza essere implementata rapidamente andando a incrementare non poco la sicurezza sulle strade. Paolo Odinzov