Cesena: primo meeting europeo per ripensare gli edifici costruiti in periodi storici difficili

Cesena: primo meeting europeo per ripensare gli edifici costruiti in periodi storici difficili

Cesena ospita il primo meeting europeo per ripensare il patrimonio dissonante attraverso la partecipazione attiva dei cittadini, delle istituzioni pubbliche, delle imprese private e delle associazioni nazionali e locali. Il progetto parte con un finanziamento europeo per Cesena di 180.876,86 euro.

L’iniziativa di co-progettazione degli stabili, finanziata da URBACT IV  “AR.C.H.ETHICS – Architecture, Citizenship, History and Ethics to shape Dissonant Heritage in European cities”, vede la città romagnola  quale capofila di un team composto da altri otto centri urbani dislocati su tutto il territorio europeo.

Aderiscono, infatti, al percorso di rinnovamento, oltre Cesena anche Permet (Albania), Vilanova de Cerveira (Portogallo), Betera (Spagna), Gdansk e Krakow (Polonia), Leros (Grecia), Leipzig (Germania) e Kazanlak (Bulgaria). 

Primo meeting europeo: obiettivi

Rientra nell’iniziativa, secondo le dichiarazioni del Comune di Cesena sul primo meeting europeo, “il patrimonio storico legato ad un passato complesso e controverso, da cui possono scaturire interpretazioni conflittuali – o comunque in contrasto tra loro – da parte di gruppi socio-culturali diversi (es. Architetture dei totalitarismi del ‘900). Il patrimonio dissonante europeo è oggi in molti casi sommerso, non riconosciuto dalla comunità oppure, al contrario, oggetto di contestazioni sociali sui valori che trasmettono e sul passato che li ha prodotti. Questi edifici tuttavia sono forieri di un importante messaggio storico identitario e di pace, perché è da quegli anni duri che sono nati i valori democratici che oggi contraddistinguono il nostro paese”.

L’elemento strategico del progetto è la partecipazione della comunità nella scelte di riqualificazione socio culturale degli stabili. Stakeholder locali sono infatti artefici, unitamente alle amministrazioni competenti in materia della definizione dei programmi da intraprendere per estendere, da un lato, la conoscenza degli asset urbani che sono stati scenario di importanti accadimenti storici e proporre, dall’altro, una gestione innovativa degli immobili che possa rafforzare e promuovere i valori della UE. 

La città di Cesena si concentrerà sulle architetture del ventennio fascista del ‘900, proseguendo il lavoro iniziato dalla rete europea ATRIUM nel 2022 (Architecture of Totalitarian Regimes of the XX century In Europe’s Urban Memory) cui il comune aderisce con l’obiettivo di individuare itinerari storico-culturali per conoscere le architetture d’Europa durante i decenni centrali del XX secolo.

In particolare, l’iniziativa della città romagnola sarà incentrata sulla zona dell’Ex Gil/Tribunale con il coinvolgimento degli istituti didattici, la realizzazione di  visite guidate e la progettazione di nuovi prodotti culturali. Il ripensamento di tale area ha a disposizione un importo di spesa di 180.876,86 euro.

Dimensioni URBACT

URBACT prevede un percorso a tappe di altri due anni, fino al 31 dicembre del 2025 con lo sviluppo di percorsi di rinnovamento degli spazi sulla base di 4 dimensioni: architettura, persone, storia ed etica esplorate. Lo scopo ultimo è lo sviluppo di una nuova gestione sostenibile del patrimonio caratterizzata dalla compartecipazione degli abitanti per definire la fruizione comune di ambienti di grande valore che Per la definizione dei programmi è attivo un Gruppo di Supporto Locale (ULG) che coinvolge stakeholder del territorio.

Il primo meeting europeo costituisce  quindi il primo step di un lungo cammino.

Roberta Mordini