Dubai Future Foundation, i dieci megatrend globali

Dubai Future Foundation, i dieci megatrend globali

La Dubai Future Foundation ha pubblicato un report che identifica i dieci megatrend globali, che stanno plasmando il vivere quotidiano, influenzando anche scelte future, con uno sguardo alle risorse e alla tecnologia: tutti gli elementi sono concatenati.

I temi: dai materiali alle realtà digitali

Gli argomenti affrontati nel report della Dubai Future Foundation, sono facilmente riassumibili in un elenco numerato, d’altronde sono “solamente” dieci variabili da considerare. Il punto è tutt’altro, come si vedrà a breve. I temi sono tutti tra di loro concatenati e correlati a concetti astratti. Dall’idea di sviluppo (verticalizzando i suoi aspetti: economico, commerciale, tecnologico e della società) alla geopolitica (liquidità della società e implosione/trasformazione delle stesse).

I trend analizzati

Sono dieci, come anticipato, replicando, tra l’altro, alcune delle “Top 10 Emerging Technologies of 2023” del World Economic Forum. Si spazia dalla rivoluzione dei materiali utilizzati, richiamando una sorta di nuova rivoluzione industriale, alla rivalutazione dei dati grezzi, intendendo le informazioni, oggi acquisibili sempre da più fonti ma che necessitano di analisi sempre più performanti.

Ancora, le implicazioni geopolitiche, attuali, e il trascorso pandemico, con massiccia migrazione della società su ecosistemi digitali,  hanno indotto a ripensare alle vulnerabilità tecnologiche, ai nuovi confini energetici ma anche alla salvaguardia degli ecosistemi.

L’ottica emergente è quella di un “mondo senza confini” ma solo dal punto di vista economico e tecnologico. Dall’economia fluida alla realizzazione di spazi virtuali e realtà digitali immersivi.

La società, e quindi i centri urbani, vedranno un maggiore impiego della robotica e dell’IA, modificando stili di vita e mondo del lavoro. Dapprima bisognerebbe rispondere a quesiti come “l’IA è pericolosa?” e per farlo è necessario avere una maggior formazione culturale, non solamente digitale, un maggiore uso di dati da fonti note e impiego di modelli open source. “L’AI è la lente con la quale la nostra intelligenza osserva il mondo, per cambiarlo” (Chiriatti, Incoscienza artificiale)

Continuando, nel report si fa anche riferimento a un nuovo possibile concetto di “umanità” (un po’ spinta, ndr.), legandolo all’avanzamento tecnologico e della bioetica. Infine, salute e nutrizione avanzata. Il riferimento corre al mitigare l’impatto ambientale dell’uomo, utilizzando le alternative offerte dalla progresso tecnologico.

dieci megatrend globali

I megatrend globali e impatto sulle smart cities

Inevitabilmente i punti interessati dal report hanno un impatto globale, quindi sia sul governo delle città che sul vivere quotidiano.

L’importanza del connubio privacy e cyber security sarà ancora più rilevante in un ecosistema digitale. La regolamentazione della privacy, anche a livello transnazionale, sta ridefinendo il modo in cui i dati vengono trattati e di conseguenza condivisi. Anche parallelamente alla circolazione di beni, servizi e anche capitali. Con l’incremento avuto, e che si avrà, delle connessioni dati, il report della Dubai Foundation, il mercato delle assicurazioni cyber raggiungerà un’espansione notevole: si prevede che raggiungerà i 63.62 mld $, entro il 2029.

Infatti, assicurare una continuità operativa e, nel contempo, proteggere la reputazione aziendale, e non solo, rientra nelle politiche di cyber security che dovrebbe essere alla base di una smart city (e dei vari attori lì convergenti), definendo una postura di sicurezza (policy, procedure, processi e linee guida annesse).

Ancora, arrivando verso la conclusione, anche i confini energetici, sono sempre più tangibili, e hanno un riscontro immediato anche sulla città smart.

In un certo qual senso i confinini sono già stati rivisti. Si pensi agli embarghi imposti alla Russia e alla Bielorussia, in occasione del conflitto con Ucraina, con impatto molto più pervasivo rispetto alla chiusura – fisica e recente – della frontiera verso la Slovenia; insieme ai focus dedicati sulla ricerca di energia rinnovabile e decarbonizzazione. A questi si aggiunge la ricerca di materia prima e terre rare per la componentistica tech. Si richiamano i dati Eurostat: la Cina continua a dominare le importazioni UE di terre rare, per il 40%, seguita da Malesia, per il 31% e dalla Russia, 25%.

Nel frattempo i tasselli della politica dati&cyber UE si stanno compattando.

Silvestro Marascio