Spatium Urbis: “Roma Capitale è meno accogliente per le donne”

Spatium Urbis: “Roma Capitale è meno accogliente per le donne”

Spatium Urbis è l’indagine promossa da Roma Capitale – Commissione Pari Opportunità e l’Università La Sapienza per rivelare la percezione dei cittadini sulla vivibilità degli spazi urbani.  

“I risultati dello studio- afferma il Michela Cicculli, presidente Commissione Pari Opportunità Roma Capitale – rivelano che viviamo in un contesto meno accogliente per chi è donna e si trova spesso a fare i conti con una continua percezione di pericolo. Piazza e centri di ritrovo rendono lo spazio urbano più sicuro mentre i parcheggi e le aree verdi sono percepiti come pericolose dalle donne che prediligono, inoltre , il trasporto privato per sostenere meglio il carico di cura che significa pensare anche agli spostamenti quotidiani di altre persone, di solito anziani e minori. Dopo il tramonto il mezzo pubblico viene accantonato come opzione per muoversi in città, ma nonostante questo le donne dichiarano di partecipare alle attività culturali e sociali di più rispetto agli uomini, che invece prediligono attività quali lo sport e il benessere personale”.

Lo studio Spatium Urbis

Spatium Urbis ha coinvolto un campione di 2.590 persone ed è stata realizzata attraverso la somministrazione di un questionario di 60 domande, mirate a rilevare quali siano gli elementi che influenzano gli abitanti nel modo di vivere la città. 

I temi oggetto di analisi sono quattro e riguardano gli spostamenti nei differenti orari, la percezione del livello di sicurezza, lo spazio urbano dal tramonto all’alba e il grado di socialità nel quartiere di appartenenza.

Il 92,5% degli intervistati sono residenti mentre il 7,5% (corrispondente a 194 persone) frequenta abitualmente per “motivi di lavoro/studio/personali” la città. 

Gli esiti di Spatium Urbis

Tra i numerosi quesiti, nell’ambito della mobilità emerge che il 57,2% effettua un numero di spostamenti giornaliero compreso tra 2-4 mentre solo il 4,5% dei supera i 6. Un elemento di rilievo riguarda la zona di residenza che incide fortemente sulla necessità di muoversi in città: si spostano di meno -tra le 0 e le 2 volte- gli abitanti del centro storico, in cui sono presenti numerosi servizi, sedi di lavoro e istituzioni. Viceversa i Municipi più periferici rivelano spostamenti più elevati (ad es. Municipio X). Dalla rilevazione emerge inoltre che il percorso dalla periferia è effettuato con auto privata, seguita dal trasporto pubblico mentre sono poco utilizzati altri mezzi green o in sharing.

L’analisi mostra inoltre che gli uomini (13,8%) utilizzano maggiormente due ruote o monopattino rispetto alle donne (5,9%) che prediligono mezzi tradizionali quali auto, mezzi pubblici, taxi. 

Trasporto pubblico e adeguatezza dei marciapiedi

Solo una percentuale residuale degli intervistati, pari allo 0,6%, assegna un punteggio medio-alto e alto al trasporto pubblico, il 20% esprime un gradimento medio, mentre la maggioranza il 39,5% e il 35,9% attribuisce rispettivamente ai mezzi pubblici un punteggio basso o medio-basso.

Le criticità maggiori riguardano le aree periferiche.

Il 91,4%, afferma che le infrastrutture di Roma non siano adeguate, il 4,1% esprime un voto sufficiente mentre il 4,5% si astiene. I dati sono disarmanti: nel VI e il X Municipio gli scontenti superano il 90% degli scontenti mentre nei Municipi più “agevoli” l’insoddisfazione si aggira intorno all’80%. L’83,6% dei cittadini riferisce inoltre di essere ricorso a un cambio di percorso o di aver subito un eccessivo ritardo nel raggiungere la destinazione a causa dell’inefficienza delle infrastrutture.

Sicurezza percepita

Stando alle rilevazioni di Spatium Urbis, il 41,4% delle donne e il 42,8% degli uomini ritiene sicuro muoversi con i mezzi durante il giorno, mentre la percezione di sicurezza in orario notturno mostra un disagio che arriva alla sensazione di pericolo, In particolare il 41,6% delle donne manifesta una condizione di pericolo vissuta (41,6%) e una di disagio (31,7%), mentre gli uomini una di leggero disagio (15,1%) se non di sicurezza (28,9%). 

Per chi ha dichiarato un’identità di genere non binaria la sensazione di pericolo  raggiunge il 71,4% e il 28,6% dichiara situazioni di disagio.

Il problema dell’insicurezza/pericolo del viaggio con i mezzi pubblici è piuttosto comune in tutte le aree della città in orario notturno.

Roberta Mordini