Consorzio universitario per l’economia industriale: Twin Transition

Consorzio universitario per l’economia industriale: Twin Transition

Decolla la Twin Transition, un approccio innovativo che combina transizione digitale e verde.

Twin Transition protagonista

La regola numero uno che le imprese devono seguire per sopravvivere e crescere è affidarsi alla Twin Transition, la duplice transizione digitale e verde: evolversi sotto il profilo tecnologico sì, ma nel rispetto dell’ambiente. Società che difficilmente riescono a fare tutto da sé in un contesto così complesso e delicato. Qui entra in gioco il Consorzio universitario per l’economia industriale e manageriale (Cueim), che offre supporto strategico e operativo alle aziende.

Doppio binario

Da una parte, la transizione digitale trasforma la produzione, la distribuzione, i servizi e la vita quotidiana attraverso l’automazione e l’intelligenza artificiale. La digitalizzazione crea nuove opportunità economiche, ma comporta anche sfide in termini di occupazione, privacy e sicurezza dei dati. Dall’altra, la transizione ecologica è alimentata dalla crescente consapevolezza del possibile impatto negativo delle attività umane sull’ambiente. Target, ridurre le emissioni di gas serra, promuovere l’uso di energie rinnovabili, migliorare l’efficienza energetica e adottare pratiche sostenibili in vari settori industriali.

Le due transizioni non camminano parallele, ma si intersecano. La tecnologia digitale è preziosa per ottimizzare l’efficienza energetica in edifici e impianti industriali. Mentre la transizione ecologica può creare nuove opportunità per l’innovazione digitale nel settore delle energie rinnovabili. Un circolo virtuoso. Entrambe vanno sostenute da politiche di incentivi a livello locale e centrale, sia in Italia sia in Europa.

La Terza missione

A livello universitario, esistono la missione tradizionale di insegnamento e la missione di ricerca: il Consorzio universitario per l’economia industriale e manageriale sviluppa la Terza missione: l’insieme delle attività con le quali le università entrano in interazione diretta con la società. Gli atenei favoriscono l’applicazione diretta, la valorizzazione e l’impiego della conoscenza scientifica. Così da contribuire allo sviluppo sociale, culturale ed economico della società attraverso progetti e attività di ricerca e innovazione. Per poi arrivare all’impresa for good: l’azienda che assume il ruolo di attivatore in un territorio per quel che riguarda l’innovazione sostenibile.

Un esempio concreto

E in occasione della Cop28, Huawei e Ae4ria hanno presentato una guida: delinea le azioni chiave per mettere a punto nuove strategie di formazione in materia di digitalizzazione e sostenibilità. Per consentire ad aziende e organizzazioni di raggiungere il target europeo zero emissioni entro il 2050.