Il re del Bhutan presenta il progetto per la Mindfulness City di Gelephu

Il re del Bhutan presenta il progetto per la Mindfulness City di Gelephu

Mindfulness City è la nuova area della città di Gelephu progettata dallo studio di architettura danese Big, in collaborazione con Arup e Cistri, e presentata dal re del Bhutan, Jigme Khesar Namgyel Wangchuck.

Il piccolo centro di Gelephu che conta oggi 9mila abitanti ed è sito al confine con l’lndia, ospiterà una nuova area amministrativa – culturale, realizzata nel rispetto dell’ambiente e della biodiversità presente sul territorio.

Il piano architettonico della Mindfulness City celebra lo spirito tradizionale del popolo bhutanese, preserva l’ambiente ed il prezioso e inestimabile habitat asiatico, proponendo soluzioni tecnologiche e innovative d’avanguardia, totalmente green integrate con il paesaggio, la natura e le peculiarità locali attraverso l’impiego di avanzate soluzioni e sistemi moderni e sostenibili. 

La nuova Mindfulness City insisterà su un bacino di mille chilometri quadrati con un aeroporto internazionale, un centro universitario, una rete ferroviaria a beneficio dei flussi turistici ed economici, una diga idroelettrica e numerosi spazi pubblici per favorire la socializzazione, lo scambio culturale ed il benessere delle comunità locali. 

I principi ispiratori del progetto della Mindfulness City

Il Bhutan è oggi il primo Stato al mondo a “emissioni zero” e garantisce  un livello di biodiversità unico, grazie ad una superficie territoriale destinata, per una quota pari al 70%, alle foreste.

La visione di BIG, e del suo fondatore e direttore creativo Bjarkle Ingels abbracciano completamente lo spirito di questo Paese, attraverso la realizzazione di un centro abitativo in linea con il concetto di sostenibilità del bhutanesi.

“Il Masterplan di Gelephu dà forma alla visione di Sua Maestà -re Jigme Khesar Namgyel Wangchuck- nel creare una città che diventi una culla per la crescita e l’innovazione, pur rimanendo fondata sulla natura e sulla cultura bhutanese”, afferma Bjarkle Ingels. “Immaginiamo – prosegue Ingels- la Mindfulness City come un luogo che non potrebbe essere altrove, dove la natura è valorizzata, l’agricoltura è integrata e la tradizione vive e respira, non solo preservata ma anche evoluta. Plasmata dai corsi d’acqua, Gelephu diventa una terra di ponti, che collegano natura e persone, passato e futuro, locale e globale”.

Il progetto della Mindfulness City

La nuova area prevede la realizzazione di 11 distretti che saranno costruiti sulla base dei principi dei Mandala: la densità degli edifici aumenta avvicinandosi al centro.

Il progetto, vista la presenza di corsi d’acqua e fiumi contiene inoltre l’ideazione di numerosi ponti di collegamento, oltreché la realizzazione di risaie e di corridoi di biodiversità per la fauna e la flora che consentano il prosieguo dei tradizionali flussi migratori di elefanti e altri animali acquatici.

Grande attenzione è dedicata alla sicurezza degli edifici, rispetto alle condizioni metereologiche e ai fenomeni alluvionali causati dai monsoni: le strade sono progettate con pavimentazioni permeabili per contribuire alla resilienza del terreno alle piogge.

I materiali utilizzati, provenienti dal territorio e dalla tradizione locale, sono legno, pietra e bambù, e l’architettura è ispirata allo stile tradizionale del Paese.

Roberta Mordini