App IO: Genova è la prima a usare una funzione per trovare oggetti smarriti

App IO: Genova è la prima a usare una funzione per trovare oggetti smarriti

Nel momento in cui il proprietario viene identificato con certezza, l’oggetto viene automaticamente abbinato al suo codice fiscale e al cittadino viene inviata una notifica sullo smartphone. Genova è la prima città italiana a utilizzare l’app IO per ritrovare documenti e oggetti smarriti.

Il capoluogo ligure è la prima città in Italia a sfruttare l’app IO come strumento per ricevere avvisi su oggetti e ovviamente documenti smarriti: la nuova funzionalità dovrebbe avvertire gli utenti tramite notifica sul proprio dispositivo mobile nel momento in cui viene ritrovato un oggetto di loro proprietà.

Un’idea semplice

A sviluppare questa funzionalità è stato l’Ufficio Informatica della Polizia Locale in collaborazione con l’Ufficio Agenda digitale.

In sostanza, nel momento in cui un oggetto riconducibile con certezza al legittimo proprietario, viene raccolto nel magazzino di via Oristano, a Genova, viene poi inserito e memorizzato in un database e, una volta combinati i dati dei cittadini registrati, l’app invia al cittadino corrispondente una notifica dell’avvenuto ritrovamento.

Il servizio è disponibile sul sito del Fascicolo del Cittadino, non nell’app ma online (nello specifico nella sezione Io Richiedo).

Il grande vantaggio di questo strumento sta nel fatto che, grazie al servizio di notifica, non è più necessario che gli utenti verifichino periodicamente la presenza di oggetti smarriti di proprietà (dunque connessi al proprio codice fiscale).

Un sistema che funziona

Il Comune ha dichiarato che da agosto 2023 a oggi sono stati ritrovati 2384 oggetti, 7310 nei primi 11 mesi dell’anno (dato al 30 novembre), e inviati 1460 messaggi, di cui circa 400 notifiche su app IO, 1045 senza l’app e 16 con l’app ma con la notifica disattivata.

“Abbiamo reso ancora più smart un servizio di utilità per tutti i cittadini nell’ottica di innovare le procedure di riconoscimento e ritiro dei beni smarriti – ha sottolineato l’assessore alla Sicurezza, Sergio Gambino – si tratta di un ulteriore passo in avanti nel percorso di digitalizzazione delle procedure della Polizia Locale e di un modo estremamente concreto per accorciare le distanze tra i genovesi e i nostri agenti”.

Diversi strumenti

Come già accennato, la Polizia Locale di Genova si avvale di due strumenti: App IO e il Fascicolo del Cittadino del Comune di Genova.

Tramite l’App IO, i cittadini ricevono notifiche relative a sanzioni, rimozione veicoli, pagamenti incompleti, stato di avanzamento delle istanze presentate.

I servizi erogati attraverso il Fascicolo del Cittadino sono: consultazione di verbali, pagamento sanzioni, dichiarazione dei dati del conducente, presentazione istanze di rimborso e di annullamento, consultazione dello stato avanzamento delle istanze, consultazione avvisi bonari.

Nel dettaglio

“Abbiamo recentemente rilasciato ulteriori servizi accessibili tramite il Fascicolo del Cittadino – ha dichiarato Gianluca Giurato, comandante della Polizia Locale  – tra questi la presentazione di ricorsi al Prefetto riguardo il Codice della strada o la possibilità di richiedere il permesso di accesso all’area Ztl. Tramite App IO, inoltre, è adesso possibile ricevere la notifica di accesso non autorizzato ai varchi Ztl. Altra novità rappresenta la notifica delle sanzioni al Codice della Strada attraverso la piattaforma nazionale SEND, evitando così i costi di notifica tramite raccomandata”.

Nel 2022 gli utenti che hanno ricevuto notifiche relative ai servizi della Polizia Locale sono stati 64mila e nei primi undici mesi del 2023 hanno superato quota 50mila.

Dal 2021, quando il Fascicolo del Cittadino è entrato in funzione, a oggi, sono stati circa 160mila i cittadini che hanno usufruito di questo strumento.

Linda Capecci