Il "conto" dei cambiamenti climatici: in America è quasi impossibile assicurare auto e casa

Il “conto” dei cambiamenti climatici: in America è quasi impossibile assicurare auto e casa

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Le ingenti perdite causate dai disastri nazionali spingono il settore ad aumentare i prezzi e a ritirarsi da alcuni mercati; “il peggior scenario possibile” per i consumatori

I cambiamenti climatici hanno conseguenze dirette e indirette.

Quelle dirette sono i disastri naturali, come le alluvioni e gli incendi, sempre più frequenti e di maggiore entità, e tutta una serie altri eventi correlati con le condizioni meteo avverse.

Eventi che causano distruzione e, purtroppo, anche il decesso di molte persone.

Le conseguenze indirette invece contemplano le società e le aziende che operano nei settori dei rischi, e, nello specifico, le assicurazioni, che sono state messe con le spalle al muro dai maxi-risarcimenti causati dalle calamità naturali a tutte le persone che avevano le vetture o le case assicurate e che hanno subito dei danni.

In America è diventato quasi impossibile assicurare la casa o l’auto

Il WSJ ha recentemente realizzato un dettagliato articolo che fotografa con dovizia di particolari quello che sta succedendo nel settore assicurativo americano.

I proprietari di case e automobilisti si trovano infatti costretti ad affrontare un forte aumento dei premi, una minore copertura e un numero inferiore di compagnie assicurative tra cui scegliere. In alcuni luoghi, le uniche opzioni possibili sono rappresentate da una copertura ridotta all’osso o pressoché nulla.

La conseguenza diretta di questo contesto ha determinato un deprezzamento delle case e auto meno accessibili.

Secondo S&P Global Market Intelligence, l’anno scorso Farmers Insurance Group ha aumentato i tassi di assicurazione sulla casa di oltre il 23% per decine di migliaia di assicurati in Illinois e Texas.

Nationwide Mutual ha dichiarato che non rinnoverà 10.525 polizze di assicurazione sulla casa nelle aree a rischio uragano della Carolina del Nord.

Immagine generata con l’AI

Una situazione insostenibile

Secondo quanto riportato dal WSJ, State Farm, un gruppo di compagnie assicurative americane, nel 2022 ha accumulato 13 miliardi di dollari di perdite nella sottoscrizione di polizze property-casualty (assicurazione contro i danni casual), le peggiori di sempre.

L’anno scorso ha cessato di sottoscrivere nuove polizze assicurative sulla casa in California.

Il mese scorso le autorità di regolamentazione dello Stato hanno approvato un aumento del 20% dei tassi di assicurazione sulla casa.

Timothy Gaspar, responsabile di un’agenzia assicurativa di Los Angeles, ha dichiarato: “Questo è il peggior scenario possibile per i consumatori. Il ritiro in massa degli assicuratori dallo Stato significa che non c’è nulla da offrire a chi cerca una nuova assicurazione per la casa o per l’auto”.

Lo scorso dicembre lo stato del New Jersey ha approvato aumenti delle tariffe auto del colosso assicurativo Allstate del 17% e quello di New York del 15%.

Le autorità di regolamentazione della California stanno permettendo ad Allstate di aumentare le tariffe per assicurare l’auto del 30%, anche se la compagnia ha chiesto un aumento delle tariffe del 40% sull’assicurazione sulla casa.

Barry Gilway, un veterano del settore con 52 anni di esperienza, che nel 2023 andrà in pensione come responsabile della Citizens Property Insurance della Florida, ha dichiarato: “Non ho mai visto un mercato così negativo”.

Le assicurazioni rischiano grosso

Una portavoce di Farmers ha detto che gli aumenti delle tariffe sono stati concepiti per “riflettere meglio l’aumento dei rischi e dei costi dei sinistri che continuiamo ad affrontare”.

Secondo un rapporto di dicembre della società di rating AM Best, gli assicuratori property-casualty statunitensi, che emettono polizze su casa e auto, hanno registrato perdite nette di sottoscrizione per 32,2 miliardi di dollari nei primi nove mesi del 2023, con un peggioramento di 7,6 miliardi di dollari rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

L’industria delle assicurazioni sta quindi attraversando cambiamenti strutturali epocali, con l’innalzamento delle tariffe che supera l’inflazione e molte compagnie che limitano la copertura in aree ad alto rischio, creando delle “zone desertiche assicurative”.

Il cambiamento climatico sta aggiungendo ulteriori complessità al settore assicurativo, rendendo difficile la previsione e la gestione dei rischi connessi a eventi meteorologici estremi.

Emiliano Ragoni