Monopattini elettrici, un incidente su due causato da stranieri: l’Italia ha il dovere morale di aiutarli

Monopattini elettrici, un incidente su due causato da stranieri: l’Italia ha il dovere morale di aiutarli

Monopattini elettrici coinvolti in incidenti stradali: su 2.681 guidatori, 1.345 sono di nazionalità straniera (50,2% del totale).

Monopattini elettrici: gli obblighi morali del nostro Paese

Allarme in Italia per la sicurezza stradale. I conducenti stranieri coinvolti in incidenti risultano occupanti di auto nel 60,4% dei casi, nel 13,2% alla guida di biciclette o e-bike, nel 9,2% di motocicli, nel 9,7% di mezzi pesanti. Per i conducenti stranieri di autocarri (circa 3.300, il 19% sul totale complessivo), le nazionalità più frequenti sono quelle romena (21,6%), albanese (13,1%) e marocchina (8,3%). Per i monopattini elettrici coinvolti in incidenti, su 2.681 guidatori 1.345 sono di nazionalità straniera (50,2% del totale), percentuale in forte aumento rispetto al 34,2% del 2020 e al 40,9% del 2021 e più elevata anche della quota relativa alle biciclette (28,6%). Sono i numeri Istat del 2022.

In questo caso, i conducenti stranieri provengono in larga parte da Pakistan, Marocco, Albania, Bangladesh e Romania. Perché questa tendenza pericolosa? Gli stranieri usano monopattini elettrici e biciclette per i servizi di delivery, prevalentemente nel settore della ristorazione e legati alla figura del “rider”, soprattutto sulle strade urbane.

Quindi, per muoversi velocemente e guadagnare di più, gli stranieri su monopattini elettrici si espongono a maggiori rischi. Viene a mancare il rispetto del Codice della strada: precedenza agli incroci, passaggio col semaforo rosso, sorpasso a destra. Il tutto all’interno di contesti scottanti, con carreggiate strettissime e corsie ciclabili calpestabili anche dalle betoniere, per legge.

Gli incidenti che avvengono sulle strade urbane si verificano nel 46,8% dei casi su un rettilineo, mentre per le strade extraurbane tale percentuale sale a 57,3%. In ambito urbano gli incidenti che avvengono in corrispondenza degli incroci rappresentano il 39,4% del totale, in curva il 7,2% e nei pressi di una rotatoria il 5,2%.

Come aiutarli

L’Italia ha il dovere morale di aiutare gli stranieri, non solo a integrarsi, ma anche a viaggiare in sicurezza sulle nostre strade. A tutela della loro stessa incolumità e di quella di tutti gli utenti. Inclusi quelli più vulnerabili di chi va su monopattino elettrico: pedoni, anziani, disabili, signore in dolce attesa, bambini, persone che hanno difficoltà a muoversi. Sarebbero adatti corsi specifici sul Codice della strada, una sorta di patentino per guidare il monopattino: questo vale per tutti, italiani inclusi, a maggior ragione per chi è a digiuno del tutto di regole della circolazione. Ideale anche una sensibilizzazione in materia di infortunistica.

Il 14,3% degli incidenti “a due ruote” di Milano avviene a bordo dei monopattini: lo riporta un’analisi dell’ASST Gaetano Pini-CTO di Milano effettuata sugli accessi al Pronto Soccorso dell’ospedale, uno dei più importanti centri ortopedici e traumatologici d’Italia, nel semestre maggio-novembre 2021. Lo studio evidenzia un legame tra i traumi e un uso imprudente o inesperto di questi mezzi: secondo i dati scientifici internazionali il 30% dei traumi da monopattino avviene quando ci si mette alla guida di questi mezzi per la prima volta e il 37% dei casi generali è da attribuire a una velocità eccessiva.

Nei sei mesi osservati, la struttura sanitaria ha preso in carico 1955 pazienti con traumi da incidente su un due ruote (bicicletta, motorini e monopattini) di cui 280 ad appannaggio del monopattino.

Traumi da monopattino: i dati

Gli esperti dell’ospedale, guidati dal direttore del Comitato scientifico dell’ASST Gaetano Pini–CTO Pietro Randelli, hanno anche individuato una frattura tipica, molto frequente in questo genere di traumi e molto rara, invece, in altri incidenti: la rottura bilaterale del gomito, che testimonia la violenza dell’impatto a terra per l’arto superiore nella classica caduta a “catapulta”, in cui il guidatore del monopattino è sbalzato in avanti.

Complessivamente tra maggio e novembre del 2021 il Pini ha registrato 28.169 accessi al Pronto Soccorso, di cui 1955 pazienti riportavano traumi da incidente con bicicletta, motorini e monopattini. Di questi 280 viaggiavano su quest’ultimo mezzo di trasporto. Il 46% di loro ha riportato una frattura e 28 pazienti (10%) sono stati operati. La maggior parte dei traumi, il 52%, ha coinvolto l’arto superiore mentre nel 40% dei casi è stato coinvolto l’arto inferiore. Il segmento più colpito è stato il ginocchio (17,1%), seguito dal gomito (15%), poi il polso (14,3%) caviglia (11,8%) e la mano (9,6%).

Alessandro Ascione