Europa poco incisiva sulle frodi dei contachilometri

Europa poco incisiva sulle frodi dei contachilometri

La manomissione del contachilometri nelle auto usate è una frode purtroppo diffusa, ma in Europa manca un quadro normativo univoco che argini il fenomeno. 

Il contrasto alle frodi sui contachilometri delle auto in Europa non è uniforme, né tantomeno coordinato. Lo evidenzia uno studio di CarVertical, condotto in 22 Paesi del Vecchio Continente per confrontare le leggi e le politiche di contrasto adottate dai singoli Governi nazionali contro le truffe automobilistiche. Il quadro che ne è emerge è estremamente variegato: in alcuni Paesi non è prevista alcuna normativa in merito, mentre in altri sono previste sanzioni che arrivano fino a 300.000 euro in Francia. Le pene accessorie raggiungono il massimo in Croazia, dove i truffatori sono puniti con 8 anni di carcere. 

Per contachilometri taroccati in Italia fino a 1.032 euro di multa e 3 anni di arresto 

Alterare il contachilometri in Italia rientra tra i reati di truffa ed è punito con la reclusione da 6 mesi a 3 anni, con una multa da 51 a 1.032 euro. La vittima può presentare denuncia entro 3 mesi dall’accertamento della frode, chiedendo la risoluzione del contratto di acquisto dell’auto con relativo rimborso. Il pronunciamento del giudice dipende però da una pluralità di fattori e, nella maggior parte dei casi, i truffatori riescono ad usufruire di attenuanti che evitano le pene più severe. Denunciando la pratica commerciale scorretta direttamente all’AGCM (Autorità’ Garante della Concorrenza e del Mercato), chi subisce la frode può far scattare verso il colpevole una sanzione che può arrivare fino a 5 milioni di euro.

Multe diverse in Europa per la manomissione dei contachilometri 

L’alterazione del contachilometri in Francia è punibile civilmente con una sanzione fino a 300.000 euro e penalmente con l’arresto fino a 2 anni. In Svizzera il reato non è classificato nel codice penale, anche se gli automobilisti ingannati possono avvalersi di una serie di strumenti normativi a loro tutela. La pena detentiva arriva fino a 5 anni in Polonia, 2 anni in Repubblica Ceca e Lituania, 1 anno in Germania. Il massimo si raggiunge in Croazia, con 8 anni di carcere.

Truffe record in Lettonia

Non è un caso se il maggior numero di truffe si riscontra in Lettonia, dove le multe per la manipolazione del chilometraggio ammontano a soli 100 euro per i cittadini e a 1.000 euro per i soggetti giuridici. Secondo CarVertical, il 13% delle vetture sottoposte a controllo in Lettonia presenta manomissioni nel contachilometri. La percentuale si riduce a 4,8% in Italia, 3,3% in Francia e 2,4% in Svizzera.

Serve una normativa uniforme in Europa

Lo studio sottolinea l’urgenza di  strumenti coerenti e uniformi a livello comunitario per contrastare il fenomeno: le frodi si ridurrebbero così in tutti i Paesi membri, soprattutto in presenza di sanzioni più incisive nei territori che oggi non inquadrano questa tipologia di truffa nell’ottica più opportuna. Molti prevedono sanzioni, ma troppo pochi contrastano penalmente i reati. Tutto ciò deve essere finalizzato non soltanto alla tutela di chi compra un auto usata, ma anche alla salvaguardia di quanti operano correttamente sul mercato.

In Italia il danno supera i 720 milioni di euro

Perché tanti venditori alterano il contachilometri? Una vettura più fresca è più appetibile, vendibile e soprattutto preziosa: il prezzo di vendita di un’auto “taroccata” supera mediamente il 20% del suo valore effettivo. L’esborso indebito ammonta complessivamente ad almeno 723,7 milioni di euro all’anno solo in Italia, stando ai dati dello studio. Se tutti i casi accertati fossero sanzionati nella misura massima di 1.031 euro, lo Stato italiano potrebbe incassare quasi 400 milioni di euro ogni anno. 

Marco Perugini