Il decreto energia è legge: novità green per il 2024

Il decreto energia è legge: novità green per il 2024

Focus su sicurezza energetica, miglioramento tecnologico, gas naturale, promozione fonti rinnovabili. 

Legge n. 11/2024. Secondo il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica gli investimenti attivabili con la legge ammontano a 27,4 miliardi di euro.

Si punta alla progressiva autonomia energetica nazionale nel rispetto di clima e ambiente.

Aziende energivore. Le circa 3.800 imprese a forte consumo di energia elettrica possono contare su incentivi per l’installazione di impianti fotovoltaici e eolici per coprire il loro fabbisogno energetico.

in attesa della realizzazione degli impianti possono anche chiedere al GSE una anticipazione di energia elettrica per tre anni dietro idonea garanzia di copertura dei rischi con obbligo di restituzione in 20 anni dalla data di entrata in esercizio degli impianti.

Anche questa una importante agevolazione nell’attesa della messa in servizio dell’impianto.

Gas naturale. GSE o le società da questo controllate avviano su direttiva del Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica procedure per l’approvvigionamento a lungo termine di gas naturale di produzione nazionale a prezzi ragionevoli.

Obiettivo la riduzione delle emissioni di gas climalteranti ma anche offrire un sostegno alle imprese gasivore.

Viene consentita anche la coltivazione del gas naturale sulla base delle concessioni esistenti o nuove per tutta la durata di vita utile del giacimento nel tratto di mare nazionale compreso tra il 45° parallelo nord e il parallelo da questo distante 40 km a sud distante almeno 9 miglia marittime dalla costa.

Regioni.  Attraverso la costituzione di un fondo per la decarbonizzazione e lo sviluppo sostenibile del territorio si incentivano le Regioni a ospitare impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili.

Concessioni geotermoelettriche. In vista del rafforzamento dell’autonomia elettrica nazionale i titolari delle concessioni uscenti possono presentare non oltre il 30.6.2024 un piano pluriennale di investimenti per il miglioramento tecnologico degli impianti esistenti o di costruzione di nuovi.

Questo in deroga al passato quando non si poteva presentare contestualmente richiesta di concessione e istanza di potenziamento.

Viene prorogato anche il termine di durata delle concessioni in essere scadenti il 31.12.2025 al 31.12.2026.

Prevista la coltivazione di risorse geotermiche per uso geotermoelettrico anche in aree termali.

Obiettivo è anche quello di favorire la decarbonizzazione.

Eolico off-shore. Dietro avviso pubblicato dal Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica potranno essere individuati nel mezzogiorno almeno due porti per la realizzazione di piattaforme galleggianti per la produzione di energia eolica in mare.

Con l’obiettivo di raggiungere l’autonomia energetica nazionale ma anche al fine di sostenere gli investimenti al Sud.

Teleriscaldamento e teleraffrescamento. Via libera a 15 progetti ammissibili dal PNRR.

Registro per il fotovoltaico. L’ENEA procedere alla formazione e tenuta di un registro per i moduli fotovoltaici.

Attraverso il suo sito istituzionale sarà possibile procedere alla richiesta di inserimento  nel registro da parte del produttore o distributore del modulo.

Biomasse e biometano. Prezzi minimi garantiti per la produzione di energia da impianti in esercizio alimentati a biogas e biomassa che beneficiano di incentivi in scadenza il 31.12.2027.

Clienti domestici. In vista della cessazione del mercato tutelato per prevenire aumenti ingiustificati dei prezzi e garantire adeguata informazione ai clienti domestici compresi quelli vulnerabili il Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica promuove campagne informative.

Previsto anche un prezzo calmierato per la fornitura di energia elettrica per i clienti vulnerabili, quelli cioè di età superiore a 75 anni, che si trovano in condizioni economicamente svantaggiose, con disabilità oppure l’utenza serve una abitazione di emergenza a seguito di eventi calamitosi.

Fondo per il clima. Rifinanziato per il 2024 con 200 milioni di euro il Fondo italiano per il clima istituito per raggiungere gli obiettivi su clima e ambiente assunti dall’Italia.

Inizia una grande scommessa sul futuro.

Marta Serpolla