Smarter Italy, la valorizzazione dei beni culturali passa dalla digitalizzazione

Smarter Italy, la valorizzazione dei beni culturali passa dalla digitalizzazione

Nell’ambito del programma Smarter Italy, l’Agenzia per l’Italia Digitale ha organizzato un incontro di avvio della consultazione preliminare di mercato per l’appalto innovativo “Sviluppo delle comunità territoriali attraverso la valorizzazione dei beni culturali”

Si chiama Smarter Italy il programma del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, del Ministero dell’Università e della Ricerca e del Dipartimento per la Trasformazione Digitale, attuato dall’Agenzia per l’Italia Digitale, che si basa sullo strumento degli appalti innovativi.

Il programma ha preso il via con l’adesione di 23 Comuni selezionati di cui 11 città definite Smart Cities 12 centri definiti “Borghi del futuro” (con almeno 3.000 abitanti, ma al di sotto dei 60.000) e con i comuni del Salento che hanno proposto l’appalto “Realtà virtuale e aumentata per il trattamento dell’autismo”.

Come funziona Smarter Italy

Grazie a Smartert Italy, la pubblica amministrazione non acquista prodotti o servizi standardizzati, ma stimola operatori e imprese a sviluppare nuove soluzioni, basate su tecnologie emergenti, per rispondere concretamente ai fabbisogni espressi dalle realtà territoriali.

Le prime aree di intervento del programma sono: Smart Mobility per il miglioramento dei servizi per la mobilità di persone e merci nelle aree urbane; Valorizzazione dei beni culturali (Cultural Heritage), per la valorizzazione economica e turistica delle aree di rilevanza storica e artistica; Benessere sociale e delle persone (Wellbeing) per il miglioramento dello stato psico-fisico dei cittadini; Protezione dell’ambiente per il miglioramento della situazione ambientale in tutti i suoi aspetti.

L’ambiziosa sfida

Una delle prime sfide che si è posto Smarter Italy è quella di individuare e sviluppare nuove soluzioni per la valorizzazione del patrimonio artistico e culturale che favoriscano la crescita sociale ed economica delle comunità territoriali periferiche, intercettando i flussi turistici che insistono soprattutto sulle grandi città e siti culturali più conosciuti del nostro Paese.

Un’ambiziosa sfida da 10 milioni di euro partita nel settembre 2023 che, nei tre incontri pubblici organizzati da AgID (Agenzia per l’Italia digitale) fino a oggi, ha registrato la partecipazione e l’interesse di oltre 700 soggetti, di cui il 32% PA, 10% grandi imprese, 30% PMI e startup, 12% università e centri di ricerca, oltre ad associazioni, enti culturali ed ecclesiastici.

Creazione di un ecosistema turistico

Tra le soluzioni innovative ricercate da Smarter Italy vi è quella di contribuire alla creazione di un ecosistema turistico in grado di intercettare i grandi flussi turistici (spesso destinati nelle grandi città) e di integrarsi al meglio con la geografia dei territori per favorire la crescita socioeconomica di quest’ultimi tramite la valorizzazione del patrimonio artistico-culturale presente.

Tali soluzioni potrebbero essere utilizzate da istituzioni (ad esempio i Musei), ma anche associazioni culturali, associazioni di commercianti, comunità religiose, iniziative imprenditoriali sul modello delle DMO ES.CO (Destination management Organization) e delle DMC (Destination Management Company) e in generale da chiunque abbia a cuore la valorizzazione dei beni culturali della comunità.

Le tempistiche

Per essere aggiornati sui progressi e sulle consultazioni avvenute inerenti a questa sfida è disponibile un diario.

La pubblicazione dell’appalto Smarter Italy, Sfida sulla valorizzazione dei beni culturali, è previsto ad aprile 2024, con l’aggiudicazione fissata in estate 2024, e una durata esecuzione di 18-24 mesi.

I primi risultati sono attesi entro la primavera del 2025.

La proposta per valorizzare Cosenza

Interessante è risultato essere il progetto presentato da Erminia Giorno, Segretario Generale della Camera di Commercio di Cosenza, per valorizzare la città calabrese attraverso un rinnovato flusso turistico.

Lo stesso progetto prevede l’impiego di un algoritmo di Intelligenza Artificiale in grado di supportare i piccoli enti nella creazione di contenuti promozionali di qualità utilizzando video, immagini e testi provenienti dalla rete.

Emiliano Ragoni