Londra, New York e Parigi al top di Cities in Motion Index di IESE

Londra, New York e Parigi al top di Cities in Motion Index di IESE

Londra, New York e Parigi sono secondo Cities in Motion Index di IESE le prime tre città al mondo più smart e sostenibili.

La nona edizione della classifica globale redatta dalla dell’Università di Navarra (IESE), che mira a valutare lo sviluppo delle città del mondo, ha analizzano 183 città in 92 paesi e premiato le tre metropoli prendendo in considerazione diversi aspetti socioeconomici dello sviluppo.

Il fine, spiegano i professori e curatori dello studio, Pascual Berrone e Joan Enric Ricart, è quello di accertare quali sono i parametri da prendere in considerazione per far si che una città abbia una rilevanza a livello mondiale nello sviluppo economico e nella protezione dell’ambiente, resistendo agli shock finanziari e climatici, attirando allo scopo i migliori talenti ed entità.

Così da fornire uno strumento efficace agli urbanisti, ai politici e ai cittadini con cui monitorare l’incidenza di fattori che rendono le realtà urbane più vivibili sotto molteplici aspetti.

Nove dimensioni chiave analizzate con 114 indicatori

Nel dettaglio Cities in Motion Index di IESE classifica le città in base a 114 indicatori che alimentano nove dimensioni chiave.

Ovvero, il “capitale umano”, che prende in considerazione tra i diversi indici il livello di istruzione della popolazione e il loro accesso alla cultura.

La “coesione sociale”, che analizza indicatori come la protezione per i gruppi vulnerabili, lo sviluppo della comunità e l’assistenza sanitaria.

L’”economia”, dove vengono considerati fattori quali il PIL attuale e stimato, le attività di innovazione e adesso anche il numero di startup e società di quotate nella Fortune Global 500.

La “governance”, che prende a riferimento la qualità degli interventi statali.

Le “condizioni ambientali”, dai livelli di inquinamento, alla qualità dell’acqua e la vulnerabilità climatica.

La “mobilità e i trasporti”, riferendosi non solo alla facilità di movimento e l’accesso ai servizi pubblici, ma anche ad altri indicatori: quali ad esempio il numero di proprietari di biciclette e l’efficienza delle linee della metropolitana.

La “pianificazione urbana”, comprese le infrastrutture sanitarie, i servizi igienico-sanitari e la politica abitativa e l’utilizzo di intelligenza artificiale per promuovere la crescita urbana e il benessere.

Il “profilo internazionale”, guardando tra le varie materie a strategie e strutture per attrare il turismo e conferenze internazionali, incluse le offerte alberghiere e l’indice dei prezzi dei ristoranti.

E infine la “tecnologia”, con particolare riferimento alle soluzioni intelligenti d’informazione e comunicazione ICT, la disponibilità di banda larga e la percentuale di famiglie con computer e telefoni cellulari.

I punti di forza delle prime tre

Londra è in testa alla classifica per l’eccellenza del suo profilo internazionale, del capitale umano e della pianificazione urbana e si colloca tra le prime cinque anche per economia, governance, mobilità e trasporti.

La solida e potente economia e il profilo internazionale sono alla base della forte posizione di New York.

Mentre Parigi primeggia in aree quali l’influenza internazionale, la performance economica e il trasporto pubblico.

5 città europee nella top ten

In tutto la top ten di Cities in Motion Index di IESE conta 5 città europee: Londra (1a), Parigi (3a), Berlino (5a), Oslo (7a) e Amsterdam (8a). Mentre 3 si trovano negli Stati Uniti: New York (2°), San Francisco (9°) e Chicago (10°). Tokyo è al 4° posto e Singapore al 6°.

L’ascesa delle metropoli nei paesi in via di sviluppo

Anche molte città dei paesi in via di sviluppo stanno progredendo per raggiungere le prime posizioni.

Tra quelle dell’America Latina, la prima in classifica è Santiago (91°), seguita da Buenos Aires (115°) e Montevideo (119°). Città del Capo (141°) è invece la metropoli africana che vanta al momento il punteggio più alto.

Paolo Odinzov