Fondo per la Repubblica Digitale, online il report

Fondo per la Repubblica Digitale, online il report

E’ disponibile online il Report del Fondo per la Repubblica Digitale che descrive le linee di indirizzo strategico e le attività svolte da ottobre 2022 a dicembre 2023. 

Il Fondo per la Repubblica Digitale consiste in una partnership tra pubblico e privato sociale (Governo e Associazione di Fondazioni e di Casse di risparmio – Acri) che nasce per raggiungere gli obiettivi di digitalizzazione previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e dal Fondo Nazionale Complementare.

Lo scopo dell’iniziativa è dunque quello di migliorare le competenze digitali dei cittadini, attraverso progetti di formazione e inclusione digitale.

Di cosa si tratta

Per un periodo di cinque anni (fino al 2026) il Fondo stanzia un totale di 350 milioni di euro, alimentato da versamenti provenienti dalle Fondazioni bancarie, che ricevono incentivi sotto forma di credito d’imposta.

Come già detto, l’’obiettivo del Fondo è di sostenere progetti per la formazione e l’inclusione digitale, per accrescere le competenze digitali e contribuire alla transizione digitale del Paese.

La squadra di lavoro del direttore Giorgio Righetti e del Presidente Giovanni Fosti, composta da una maggioranza femminile di under 35, ha pubblicato quattro bandi (Futura, Onlife, Prospettive e In progresso) per un totale di 43 milioni di euro.

Grazie alle risorse del Fondo si mira a raggiungere entro il 2026 un totale di 100mila beneficiari.

Ambiti di intervento

I primi ambiti di intervento del Fondo sono:

  • l’upskilling e il reskilling digitale dei NEET (persone nella fascia di età 15-34 anni che non studiano, non lavorano e non fanno formazione) volto al loro inserimento lavorativo;
  • l’upskilling e il reskilling digitale di donne e ragazze con l’obiettivo di favorire le pari opportunità e la partecipazione femminile al mercato del lavoro;
  • l’upskilling e il reskilling digitale di residenti ai margini del mercato del lavoro (disoccupati ed inattivi sopra i 34 anni) mirato all’aumento della forza lavoro attiva;
  • l’upskilling di lavoratori con mansioni a forte rischio di sostituibilità a causa dell’automazione e dell’innovazione tecnologica, mirato all’acquisizione di competenze digitali e soft skills per reinventarsi nel mondo del lavoro.

Per ognuno di questi target ci si è prefissati l’obiettivo di elaborare dei bandi specifici, da pubblicare entro il 2022 per quanto riguarda i primi due target (Bandi “Futura” e “Onlife”) ed entro il 2023 per i secondi due (“Prospettive” e “In Progresso”).

I quattro principi

Le modalità di costruzione dei bandi e le modalità di finanziamento seguono quattro principi cardine:

  • I beneficiari riceveranno parte delle risorse solo a risultato ottenuto (pay-for performance);
  • L’obiettivo del Fondo è quello di individuare i progetti migliori all’interno di un’offerta di formazione eterogenea;
  • I vincitori dei bandi, al raggiungimento degli obiettivi valutati dal Comitato Scientifico, riceveranno un coefficiente premiale per la partecipazione a bandi successivi nella stessa area di intervento;
  • Le risorse dei bandi sono suddivise nelle aree geografiche Nord, Centro, Sud e Isole in modo tale da poter garantire il rispetto del principio di omogeneità territoriale nazionale previsto dalla legislazione primaria di riferimento.

Processo di valutazione

Le progetti proposti devono includere descrizioni precise ed esaustive:

  • del target di riferimento sul quale il progetto vuole avere un impatto, descrivendo in modo preciso il profilo delle persone che si intende formare dal punto di vista psicosociale e lavorativo;
  • del numero di beneficiari attesi;
  • del bisogno specifico che il progetto ha intenzione di colmare nella popolazione di interesse, sfruttando il più possibile evidenze empiriche che dimostrino l’utilità dell’intervento in questione;
  • dei risultati attesi del progetto dal punto di vista delle conseguenze dirette sulle competenze del target;
  • della capacità organizzativa di offrire servizi di formazione e di poter adattare le proprie attività in modo rapido ed efficace.

Stando al report pubblicato, tutti i progetti sono stati avviati entro i termini previsti con la conseguente liquidazione dell’anticipo del contributo deliberato da parte degli Uffici di Acri.

Linda Capecci