L’Europa ha ufficialmente una legge sull’intelligenza artificiale

L’Europa ha ufficialmente una legge sull’intelligenza artificiale

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L’Europa approva la prima legge sull’intelligenza artificiale, che prevede delle garanzie per i sistemi di intelligenza artificiale usati per finalità generali. Previsti limiti anche all’uso dei sistemi di identificazione biometrica da parte delle forze dell’ordine

Dopo l’accordo raggiunto lo scorso 11 dicembre 2023, l’Europa approva la legge sull’intelligenza artificiale.

La nuova legge (QUI il testo completo) mira a garantire che i sistemi di intelligenza artificiale immessi sul mercato europeo e utilizzati nell’UE siano sicuri e rispettino i diritti fondamentali e i valori dell’UE.

Esattamente come avevamo anticipato in questo articolo, con la prima legge sull’AI, l’Europa vuole disciplinare la tecnologia più importante degli ultimi anni che viene utilizzata in diversi ambiti.

I divieti

Le nuove disposizioni vietano alcune applicazioni di IA che minacciano i diritti dei cittadini.

Nello specifico, sono vietati i sistemi di categorizzazione biometrica basati su caratteristiche sensibili e l’estrapolazione indiscriminata di immagini facciali da internet o dalle registrazioni dei sistemi di telecamere a circuito chiuso per creare banche dati di riconoscimento facciale.

Saranno vietati anche i sistemi di riconoscimento delle emozioni sul luogo di lavoro e nelle scuole, i sistemi di credito sociale, le pratiche di polizia predittiva (se basate esclusivamente sulla profilazione o sulla valutazione delle caratteristiche di una persona) e i sistemi che manipolano il comportamento umano o sfruttano le vulnerabilità delle persone.

Tra i divieti rientrano anche i sistemi di contrasto, migrazione e gestione delle frontiere, giustizia e processi democratici (i sistemi usati per influenzare le elezioni).

Per questi sistemi vige l’obbligo di valutare i rischi.

Per questi casi è necessario mantenere registri d’uso, essere trasparenti e accurati e garantire la sorveglianza umana.

I cittadini possono presentare reclami sui sistemi di IA utilizzati in tutti quegli ambiti che possono ledere i loro diritti personali.

Sì all’utilizzo intelligente dell’AI da parte delle forze dell’ordine

La nuova legge europea sull’intelligenza artificiale prevede delle eccezioni per le forze dell’ordine, che non potranno fare ricorso ai sistemi di identificazione biometrica.

Questi ultimi  potranno essere utilizzati solo in alcune situazioni specifiche previste dalla legge.

L’identificazione “in tempo reale” potrà essere utilizzata solo se saranno rispettate delle garanzie; l’uso deve essere limitato nel tempo e nello spazio, previa autorizzazione giudiziaria o amministrativa.

Gli usi ammessi includono la ricerca di una persona scomparsa o la prevenzione di un attacco terroristico.

Le opportunità 

L’Unione Europea ha emanato un “pacchetto” di misure atte a sostenere le start-up e le PMI nello sviluppo di soluzioni dedicate all’intelligenza artificiale (IA), in grado di rispettare i valori e le norme del Vecchio Continente.

Il “pacchetto” emanato dell’UE contempla, oltre all’accesso privilegiato ai supercomputer a tutte le startup innovative, anche un sostegno finanziario della Commissione mediante Horizon Europe e il programma Digital Europe dedicato all’Ai generativa, con un investimento di circa 4 miliardi di euro fino al 2027. 

L’Europa vuole diventare leader mondiale nella creazione di modelli, sistemi e applicazioni di IA, avanzati e affidabili.

Emiliano Ragoni