Smart Road Esg BiodiverCity: una città a forma di fiore in Malesia Linda Capecci 15 March 2024 Citizen Sostenibilità Sulle coste della Malesia sta nascendo una città all’avanguardia: si tratta di BiodiverCity, una smart city a forma di fiore al largo dello stato di Penang che potrà unire tecnologia e sostenibilità. Il progetto urbanistico realizzato dallo studio d’architettura BIG (Bjarke Ingels Group) si ispira alla natura, in particolare ai fiori di ninfea, e nasce con l’obiettivo di trasformare il concetto di vita cittadina. Attirare l’attenzione La realizzazione di questo progetto è programmata per il 2030, ma già a partire dalla sua ideazione è riuscita ad attirare l’attenzione a livello internazionale. Questo senza dubbio per via della visione avveniristica degli spazi abitativi, ma soprattutto perché si propone di trasformare in modo radicale un’area destinata a diventare un polo d’attrazione per turisti e cittadini. L’idea di base è quella di creare un ambiente artificiale che sia in totale sintonia con la natura. La realizzazione del progetto A George Town, la capitale del Penang, presto saranno avviati i lavori per realizzare Biodivercity. Il progetto di questa città intelligente nasce dallo studio d’architettura BIG (Bjarke Ingels Group), che ha ideato delle ninfee abitabili completamente immerse nella natura della Malesia. L’ecosistema galleggiante sarà in grado di ospitare oltre 50mila abitanti, e offrirà dei nuovi spazi artificiali per poter fronteggiare l’aumento demografico e rispondere a tutte le esigenze dei cittadini del futuro. Tre isole Il progetto prevede la realizzazione di tre isole, ognuna delle quali sarà collegata ad altre aree più piccole, che unite tra loro formeranno una forma a fiore. The Channels, la prima grande isola, farà da cardine a tutta la città: qui si troveranno strutture dedicate alla ricerca e allo sviluppo, ma allo stesso tempo sarà una destinazione perfetta per i turisti grazie alla presenza di parchi e aree dedicate al divertimento e all’intrattenimento. The Mangroves sarà invece dedicata alle attività legate al business e al commercio, con strutture dedicate a riunioni e conferenze. The Laguna, infine, area residenziale, accoglierà abitazioni che si integreranno armoniosamente con il paesaggio, in questo modo gli abitanti potranno trovare un luogo in cui vivere immersi nella natura. Diverse fasi Questo progetto dovrebbe essere portato a termine entro 6 anni: comprenderà diverse fasi di realizzazione, a partire dalla bonifica dell’area marina fino allo sviluppo e alla vera e propria realizzazione delle isole a forma di fiore. Solo in una fase successiva ci si dedicherà alla realizzazione dei parchi, delle infrastrutture e degli edifici. Quali valori Alla base di questo progetto troviamo diversi valori: Biodiversità: si potrà vivere in aree verdi in modo da convivere con fauna e flora locale, in modo da preservare speci animali e vegetali; Ecocompatibilità: i materiali utilizzati per la costruzione delle strutture e delle stesse isole sono sostenibili, riciclati e riciclabili. Tra questi troviamo il cemento green, il bambù e il legno locale; Trasporto sostenibile: all’interno di questa città ci si potrà spostare su bici, a piedi o grazie al trasporto pubblico intelligente a guida autonoma. Soluzioni che ridurranno notevolmente le emissioni di CO2; Energia pulita: pannelli solari e turbine eoliche renderanno quest’oasi totalmente indipendente dai combustibili fossili, sfruttando a pieno la potenza del sole e del vento. Perché proprio lì? Lo stato di Penang non è stato scelto casualmente. Negli ultimi anni questa area geografica si è distinta come la Silicon Valley del sudest asiatico, centro di ricerca per lo sviluppo di nuove tecnologie, in grado di attrarre tecnici e talenti da tutto il mondo. Questo porterà a una crescita demografica, con conseguenze negative come inquinamento, peggioramento della qualità della vita e maggiori disparità sociali. BiodiverCity è stata concepita proprio per rispondere a queste sfide e dare vita a uno spazio urbano che sia accogliente, ecologico e inclusivo. Linda Capecci