Napoli, una mappa in 3D del sottosuolo per prevenire rischi idrogeologici

Napoli, una mappa in 3D del sottosuolo per prevenire rischi idrogeologici

Diversi fattori, compreso il cambiamento climatico con ondate di caldo e forti piogge, hanno purtroppo generato e stanno tuttora creando in tutto il mondo fenomeni che mettono a rischio la sicurezza delle persone.

Oltre a produrre effetti spesso devastanti anche sul piano economico per le amministrazioni di diverse località che si trovano a dover far fronte alle spese per riparare i danni materiali causati dal maltempo ma anche da usi impropri del territorio che vengono fatti violando leggi e direttive.

Acquedotti, cave e gallerie sotto esame

Proprio per questo motivo il Comune di Napoli ha avviato un progetto che prevede, grazie all’impiego della tecnologia 3D, la creazione di una mappa digitale del sottosuolo della città partenopea che includa tutti i dati sulle cavità, i sondaggi, gli studi e i rilievi effettuati fino ad oggi.

Ciò al fine programmare gli interventi di salvaguardia, con una conoscenza precisa degli aspetti geologici e delle opere realizzate nel corso del tempo, come acquedotti, cave, gallerie e cimiteri, evidenziando anche eventuali attività e strutture abusive non autorizzate.

La piattaforma web Smart City 3D

Il lavoro è stato commissionato alla società Digicartam e permetterà di avere una visione tridimensionale del sottosuolo in rapporto con il soprassuolo tramite la piattaforma web Smart City 3D.

Partendo dalla riproduzione in 3D di circa 800 cavità, visibili al momento in 2D, verranno introdotti ulteriori elementi cruciali utili a valutare, gestire e prevenire prima di tutto eventuali rischi idrogeologici: ad esempio la consistenza e la struttura di muri, versanti e costoni.

I rilievi saranno effettuati in base all’accordo di collaborazione che il Comune sta siglando con il Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile e Ambientale dell’Università Federico II, coinvolgendo nel progetto l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale.

Un sistema intelligente, in evoluzione e interoperante con diversi strati informativi

“La piattaforma è stata concepita come un sistema intelligente, in evoluzione e interoperante con diversi strati informativi che di volta in volta verranno arricchiti in modo da aumentarne la valenza”, spiega l’assessore alle Infrastrutture, Mobilità e Protezione civile Edoardo Cosenza.

“Consentirà di creare una risorsa digitale utile per la conoscenza e salvaguardia del patrimonio ipogeo, e fungerà anche da base per l’accesso condiviso ai gemelli digitali e alle banche dati ad essi collegati: la geologia della città, le infrastrutture, i sottoservizi, i muri, i versanti e i costoni, messi in diretta relazione, al fine di avere una lettura incrociata di tutti i dati utili a fornire le informazioni necessarie alle scelte strategiche per la salvaguardia del territorio in una logica di intervento ordinario e non più straordinario”.

Paolo Odinzov