Europa: nel 2023 le vittime della strada sono diminuite dell’1%

Europa: nel 2023 le vittime della strada sono diminuite dell’1%

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Nel 2023 nell’UE sono morte circa 20.400 persone in incidenti stradali, con una diminuzione dell’1% rispetto al 2022. Nonostante i progressi sono pochi gli Stati membri che sono sulla buona strada per raggiungere l’obiettivo di dimezzare il numero di vittime della strada entro il 2030.

La Commissione Europea ha diffuso i dati preliminari che analizzano l’andamento delle vittime della strada nel 2023.

Secondo i dati diffusi, nel 2023 nell’UE sono morte circa 20.400 persone in incidenti stradali, con una lieve diminuzione dell’1% rispetto al 2022.

Nonostante alcuni progressi rispetto all’anno di riferimento 2019, sono pochi gli Stati membri sulla buona strada per raggiungere l’obiettivo del dimezzamento delle vittime della strada entro il 2030.

Come si può vedere dall’infografica qui sotto, dopo gli occupanti di auto (9.210), sono i pedoni quelli maggiormente coinvolti negli incidenti mortali (3.715), seguiti dai motociclisti (3.361) e dai ciclisti (2.009).

Gli utenti vulnerabili della strada (pedoni, ciclisti e motociclisti) costituiscono quasi il 70% di tutte le vittime nelle aree urbane.

Gli stati virtuosi

Analizzando l’andamento delle vittime negli anni, i 20.400 morti del 2023 sono circa il 10% in meno rispetto al 2019, quantificabile in 2.360 vite risparmiate.

Vedendo la situazione negli stati membri dell’UE si può constatare che dal 2019 il numero di vittime della strada è diminuito poco in Spagna, Francia e Italia, mentre è aumentato in Irlanda, Lettonia, Paesi Bassi, Slovacchia e Svezia.

Al contrario, negli ultimi quattro anni, Belgio, Cechia, Danimarca, Ungheria e Polonia sono sulla buona strada per raggiungere l’obiettivo di riduzione del 50% del numero di morti e feriti gravi sulle strade entro il 2030.

La classifica generale dei tassi di mortalità dei paesi non è cambiata in modo significativo: le strade più sicure si trovano ancora in Svezia (22 morti per milione di abitanti) e Danimarca (27 milioni). Bulgaria (82 milioni) e Romania (81 milioni) hanno registrato i tassi di mortalità più elevati nel 2023.

Mentre la media dell’UE è di 46 morti per milione di abitanti.

Le strade più pericolose

Le strade rurali rimangono le più pericolose, rappresentando il 52% delle vittime della strada.

La sicurezza dei ciclisti è una preoccupazione significativa, con più di 2.000 decessi nel 2022, con un tassa di mortalità che non ha visto un miglioramento significativo nell’ultimo decennio.

Tendenza causata da carenze infrastrutturali e dai comportamenti poco rispettosi da parte degli automobilisti.

Analizzando invece le tendenze demografiche, gli uomini rappresentano una maggioranza significativa (77%) delle vittime della strada, mentre le persone anziane (più di 65 anni) e i giovani (età 18-24), hanno rappresentato rispettivamente il 29% di tutti i decessi su strada, e il 21% della popolazione, mentre i giovani sono al 12% dei decessi, e al 7% di quota.

In città

Nelle aree urbane, gli utenti vulnerabili della strada (pedoni, ciclisti e motocicli) rappresentano quasi il 70% del totale degli incidenti mortali.

I decessi in città si verificano soprattutto quando un incidente coinvolge automobili e camion, sottolineando la necessità di migliorare le misure di protezione.

L’infografica sotto è piuttosto esplicativa.

L’andamento delle vittime in città

Emiliano Ragoni