Tech Esg Usare l'IA per combattere i cambiamenti climatici Linda Capecci 21 March 2024 AI Sostenibilità L’Intelligenza Artificiale si sta affermando come un valido strumento nella lotta ai cambiamenti climatici. Offre infatti soluzioni innovative sia nell’ambito della conservazione della biodiversità che in quello dell’ottimizzazione energetica. Anche attraverso la raccolta, l’analisi dei dati e la previsione di eventi estremi, l’IA si sta configurando come uno strumento fondamentale per poter per comprendere e mitigare gli effetti del cambiamento climatico. Tuttavia, l’applicazione dell’IA nella pianificazione urbana sostenibile pone questioni etiche rilevanti, per questo il suo potenziale è obbligatoriamente soggetto al rispetto di linee guida etiche e normative, come nel caso di quelle delineate dal regolamento europeo sull’IA. Contrasto ai cambiamenti climatici Senza dubbio, i cambiamenti climatici rappresentano una grave crisi, che si estende oltre i confini geografici, mettendo a repentaglio gli equilibri ecologici, economici e sociali del nostro pianeta. L’IA in questo contesto si afferma come una soluzione promettente per affrontare le difficoltà inerenti alla mitigazione della crisi ambientale. L’avanzamento tecnologico ha infatti permesso di elaborare previsioni sempre più precise sui cambiamenti climatici, offrendo strumenti in grado di analizzare i dati con una precisione fino a poco tempo fa inimmaginabile. Le potenzialità nell’analisi dei dati Attraverso l’apprendimento automatico e le tecniche di deep learning, gli algoritmi riescono a identificare pattern nascosti all’interno di flussi di dati; in questo modo forniscono delle basi solide per poter effettuare scelte strategiche più ponderate. L’approccio data-driven apre inoltre nuove prospettive per l’ottimizzazione delle risorse e la gestione efficiente dell’energia. In questo modo si favoriscono le pratiche ecosostenibili e si riducono le emissioni nocive. Mitigazione del cambiamento climatico L’IA offre soluzioni innovative anche per quanto riguarda la conservazione della biodiversità e degli habitat. Bisogna però anche tener conto del fatto che l’adozione di questi strumenti richiede un impegno costante verso la trasparenza e la responsabilità nell’uso delle tecnologie emergenti. La regolamentazione dell’IA deve considerare il ruolo cruciale che questo strumento può ricoprire nel contrastare i cambiamenti climatici. Le tecnologie basate sull’IA offrono strumenti per prevedere dei modelli di cambiamento climatico, aiutando comunità e autorità a sviluppare strategie efficaci di adattamento. L’IA ha le potenzialità per rivoluzionare le condotte energetiche e avviare un’era di sostenibilità intelligente su scala globale. Può infatti avere diverse applicazioni: dall’ottimizzazione delle griglie energetiche per incrementare l’efficienza delle fonti rinnovabili, alla manutenzione predittiva per ridurre i tempi di inattività nella produzione energetica, all’assistenza nella progettazione di materiali per infrastrutture sostenibili. Può essere utilizzata anche nella creazione di sistemi di allerta per mitigare gli effetti degli eventi meteorologici estremi e il supporto alla pianificazione urbana per una maggiore sostenibilità urbana. Per il benessere collettivo L’integrazione dei principi etici e legali negli algoritmi di Intelligenza Artificiale si rivela essenziale nell’orientamento del progresso tecnologico verso il benessere collettivo: questo può far sì che l’uso di questo strumento contribuisca in modo positivo alla società. La formulazione di un impianto normativo adeguato, che possa supportare uno sviluppo responsabile dell’IA nel campo dell’ecosostenibilità, prevede l’incorporazione di principi di sostenibilità e rispetto dell’ecosistema nei criteri valutativi degli algoritmi. Un approccio di questo tipo comporta l’obbligo di ponderare l’impatto ambientale delle tecnologie IA, a partire dal loro sviluppo fino all’effettivo impiego, favorendo in questo modo l’adozione di soluzioni che facilitino la riduzione dell’impronta ecologica e fortifichino la resilienza climatica. Linda Capecci